Il ruscello del tempo

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25/02/2022

Lucente davanti ai miei occhi è il ruscello,

scorre tranquillo con il corso snello.

Scorre. Sempre lo stesso continua ad apparire,

eppure scorre e scorre a non finire.



Agli occhi appare come un'unica massa,

sembra fermo, eppure passa,

passa, passa, perché fermo non può restare,

è in continuo movimento, non si può fermare.



Ma gli occhi certo non guardan le goccioline,

appaion invisibili tanto son piccoline,

di certo nulla, appare la loro rilevanza,

sono solo piccole gocce in mezzo alla danza.

Le une sulle altre, particelle senza identità,

passano in un secondo mantenendo la continuità.

Sono tutte importanti, ognuna ha una storia,

eppure nulla è la loro gloria,

di loro nullo è il ricordo,

solo dello scorrere il suono sordo.




Immergo una mano dentro al ruscello,

il corso continua deviandola snello.

Scorre. Sempre lo stesso continua ad apparire,

in alcun modo la mano ha potuto influire.



Ma la mano non ha sfiorato un'unica massa,

ma qualche goccia che di lì più non passa,

non passa, ma questo il corso non può arrestare,

è in continuo movimento, non si può fermare.



E quelle gocce, deviate, disperse, sconvolte!

Appaion invisibili in mezzo alle molte.

Alcune il corso hanno ripreso con difficoltà,

ma questo non rimane nell'eternità.

Altre son state strappate dal corso,

la mano ha dato fine al loro percorso.

Guardo la mano bagnata esitante,

perché le gocce son così tante?

Ho sconvolto la loro esistenza,

eppure il corso continua con insistenza.



Anche io però sono trasportata dal ruscello,

seguo impotente il suo corso snello.

Scorro. Con il tempo che fermo continua ad apparire,

eppure scorre e scorre a non finire.



Non appare come il ruscello un'unica massa,

eppure invisibile il tempo passa,

passa, passa, perché fermo non può restare,

qualunque sforzo è vano, non si può fermare.



Sono solo una goccia, non posso cambiare il corso,

è già stato segnato il mio percorso.

E il tempo, mio ruscello tiranno,

mi guida, mi spinge, mi trae in inganno;

appare lento, appare veloce,

ma il destino è quello, si raggiungerà la foce.

E mentre noi gocce mortali svaniamo nell'indefinito

il ruscello del tempo scorrerà all'infinito:

vite su vite, in un ciclo senza fine,

scorre, scorre il ruscello, tra le immobili colline.

Nedelia Forgelli

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