Tra sonno e veglia

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20/07/2022

Nero il cielo di fondo di notte,

tranquillo sonno che tutto inghiotte,

l'anima libera supina che vaga,

così ogni sera delle fatiche si appaga,

libera d'esser di sé stessa la forza

senza quel corpo che in tutto la smorza;

pronta a viaggiare con i sogni nel mondo,

ma il sonno tarda di qualche secondo:

attende la sua liberazione,

ma il corpo forse non ne ha l'intenzione,

gira nel letto con angoscia crescente,

troppo consapevole del tempo presente.

S'agita l'anima, tenta il sonno di forzare,

ma non c'è molto che lei possa fare:

l'anima grida, vuol essere liberata,

impazzisce, la mente come indemoniata,

destra e sinistra, il fiato inizia a mancare,

anima e coscienza si sono messe a lottare,

entrambe tra sonno e veglia bloccate

in quella tetra oscurità, abbandonate,

gocce lucenti sulla pelle carceriera,

l'anima sconvolta ancora in preghiera;

strilla, urla, canta, sussurra... bisbiglia,

mentre la coscienza ripresa, apre le ciglia.

Fu delirio, pazzia, ma adesso è finita,

l'ira dell'anima è stata sopita.

Si alza, respira, ora si può addormentare,

cosicché l'anima felice potrà finalmente viaggiare.

Nedelia Forgelli

LE MIE POESIEWhere stories live. Discover now