Mykonos

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Seduta sul divanetto di vimini osservava il mare dal terrazzino della sua stanza d'albergo

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Seduta sul divanetto di vimini osservava il mare dal terrazzino della sua stanza d'albergo. Voleva godersi fino all' ultimo istante di pace prima di fare ritorno alla sua vita vera. Distese il volto in un sorriso al ricordo dei giorni trascorsi insieme alle sue amiche in questa pazza avventura. Perché si, attraversare l'oceano e impiegare quasi un giorno intero di viaggio per arrivare a Mykonos era stata una follia.

Una follia che le aveva consentito di riprendere in mano la sua vita. Nei sei giorni trascorsi non aveva pensato a Steven nemmeno per sbaglio e per questo nutriva verso le sue amiche un senso di gratitudine, non avevano lasciato che si crogiolasse nel dolore della rottura. Quella ferita ancora bruciava al centro del suo petto. Ci sarebbero voluti mesi se non anni prima di chiuderla del tutto, di questo ne era consapevole. Ma nonostante il dolore le sue amiche le avevano dimostrato che valeva ancora la pena vivere e che si è giovani una sola volta nella vita.

Prese il telefono cellulare e si dedicò alla sua chiamata giornaliera più importante. Quando il viso della nonna riempì lo schermo con la sua foto gli occhi le si fecero lucidi per la commozione: ‹‹Ciao nonna, è una videochiamata...›› trattenne una risata dato che in primo piano c'era l'orecchio di sua nonna contornato dai suoi ricci bianchi.

‹‹Non imparerò mai come si usano queste diavolerie›› borbottò inquadrando finalmente il suo viso.

Ecco... se prima si era commossa al solo vedere la sua foto, adesso le fu impossibile trattenersi.

‹‹Perché piangi bambina, è successo qualcosa?››

Brenda scrollò la testa ripulendosi gli occhi con il dorso della mano libera ‹‹oggi mi sento nostalgica, non vedo l'ora che sia dopo domani per riabbracciarti.››

La nonna le rivolse un sorriso e parlarono di tutto ciò che aveva fatto il giorno prima.A Palm Springs era mattina mentre nella piccola isola greca era ora del tramonto.

Per la loro ultima sera in quell'isoletta meravigliosa, le amiche avevano prenotato in un locale sulla spiaggia di cui non ricordava il nome, ma del quale immaginava già l'ambiente. Avevano passato ogni singola sera a bere e a divertirsi con perfetti sconosciuti e lei si era sentita così viva, così spensierata.

‹‹Che fai ancora qui?›› Catrine, una delle sue migliori amiche, si sedette nella poltrona accanto. La fissava pensiorosa come se temesse che da un momento all'altro potesse crollare in un pianto disperato. Brenda le sorrise prima di far scorrere lo sguardo lungo il suo corpo snello e dorato per l'abbronzatura  che era avvolto in un microscopico abito arancione. I capelli biondi erano legati in una coda alta da cui fuorisciva qualche ciuffetto che le incorniciava il viso ben truccato.
‹‹Sei bellissima›› le rivolse un sorriso sincero.
‹‹Beh...tu non lo sarai se non corri a prepararti›› l'afferrò per un braccio e la tirò su stampandole un bacio sulla guancia.

***

Si muoveva con il suo drink in mano tra la folla di persone che occupavano il Tropicana. Insieme a Noel cercava di ritornare al loro tavolo. A furia di spintoni riuscirono a farsi spazio e a raggiungere Catrine e Betty. La musica assordante risuonava nelle loro orecchie e la complicità dell'alcol le aveva rese audaci, il loro tavolo era infatti circondato da una schiera di ragazzi.

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