1. "Kelly"

447 52 17
                                    

Lo fissò per alcuni istanti con gli occhi spalancati per lo stupore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Lo fissò per alcuni istanti con gli occhi spalancati per lo stupore.
Era incredula!!!
Boccheggiava in cerca d'ossigeno, incapace di pronunciare una sola sillaba.Quella situazione era così ridicola per quanto fosse surreale.Quella sua piccola follia estiva, quel momento di leggerezza, che avrebbe dovuto essere relegato a quell'isola greca, era lì di fronte a lei, in carne ed ossa e la stava guardando con un sorriso sfacciato sul viso.

Sbattè le palpebre più volte prima di trovare il coraggio di dire qualcosa.
Ma cosa avrebbe potuto dire?
Nessun discorso avrebbe potuto salvarla da quel momento imbarazzante. L'aveva riconosciuta e aveva scoperto che il suo nome di certo non era Kelly e peggio ancora lui era il padre di uno dei suoi alunni.

Chissá cosa stava pensando di lei in quel momento: la maestra che se ne va in giro a scopare sconosciuti.
Sentì venire meno la sua professionalità, ci teneva così tanto al suo lavoro e per un momento di debolezza aveva rovinato tutto.

Avrebbe potuto incolpare l'alcol, ma no. Ogni momento di quella notte l'aveva vissuto consapevolmente e con lucidità.

Un brivido le percorse la spina dorsale all'idea che lui potesse ritirare suo figlio o sua figlia da quella scuola perchè la ritenesse poco idonea per la loro istruzione.

Si morse la lingua e raccimolato un briciolo di coraggio, allungò una mano nella sua direzione mantenendo quel minimo di dignità.
‹‹Salve, Brenda Anderson lei è?›› Gli pose quella domanda nel modo più naturale possibile.
Sorrise beffardo facendo scorrere languidamente lo sguardo lungo il suo corpo prima di decidersi a stringerle la mano.
‹‹Aidan Matthew Palmer.››

Con lo sguardo seguì la traettoria della sua mano, ispezionò attentamente le sue dita in cerca della fede nuziale ma non c'era niente, nemmeno il segno sbiadito dell'abbronzatura.

Nulla sul suo anulare lasciava presagire che ci fosse o ci fosse stata una fede.

Sospirò di sollievo al pensiero di non essere stata, seppur inconsapevolmente, una di quelle sfascia famiglie che vanno con gli uomini sposati.

Averlo così vicino gli permise di notare quanto fosse ancora più bello di come se lo ricordava. Perchè doveva ammetterlo, quella breve fuga gli ritornava alla mente di tanto in tanto.

Si guardavano negli occhi senza proferire una sola parola, sentiva le guance andare a fuoco per quanto fosse imbarazzante quella situazione. Desiderò che il pavimento si aprisse e la inghiottisse portandola via da quel posto.

Con la coda dell'occhio intercettò la dirigente scolastica, camminava spedita nella loro direzione. Interruppe il contatto visivo e sfilando via la mano da quelle dita affusolate e possenti che a quel tocco le riempirono la pelle di piccoli brividi. Sorrise alla donna dai capelli rossi che si affiancò alla sua follia di Mykonos.

‹‹Dottor Palmer, noto con piacere che ha conosciuto la più giovane delle nostre insegnanti›› gli appoggiò una mano sul braccio con fare civettuolo.

BrividiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora