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luna non avrebbe mai pensato di provare simili sensazioni con un solo abbraccio.
eddie, le accarezzava i capelli dolcemente, mentre il viso della ragazza era nascosto nel suo petto.

in quel momento ogni preoccupazione si era sciolta, lasciando spazio alle loro mani, che si sfioravano di tanto in tanto fino a congiungersi del tutto.

i loro visi si scrutavano a fondo, ammirando i minimi dettagli dell'altro.

eddie sorrise nel vedere la sua mano abbastanza grande, a confronto con quella della ragazza, che invece era molto più piccola e sottile.

luna si perse nei suoi occhi marroni, così dolci e rassicuranti.
avrebbe potuto ammirare i suoi occhi per sempre, senza stancarsi neanche per un'istante.

quel momento sarebbe dovuto durare per sempre, ma non fu così.

"luna, ti stiamo aspettando noi-"

mike entrò di scatto nella sala e i due si staccarono, ma ormai era troppo tardi.

mike aveva visto tutto.

"scusa, arrivo subito"
la ragazza si riprese da quella sorta di trans, mentre eddie prese in fretta e furia la sua roba, per poi avvicinarsi all'orecchio della ragazza.

"vieni a casa mia"
il ragazzo sussurrò, ignorando completamente mike che nel frattempo era confuso da quella situazione.

luna sussultò per la vicinanza, per poi annuire.

aveva bisogno di lui.

la corvina si avvicinò a mike, che era davanti all'entrata fissando un punto indefinito.

"mike, io torno a casa con eddie. ti dispiace coprimi anche stavolta con i miei?"

il moro annuì a braccia conserte.
"c'è qualcosa che dovremmo sapere?"

luna parve confusa all'inizio, ma provò ad essere più convincente possibile.

"no. altrimenti ve l'avrei detto"

mike annuì, e lasciò la stanza per poi sparire fra i corridoi, dopo averla salutata con un gesto della mano.

la ragazza si sentì strana, come se avesse appena mentito ai suoi due migliori amici.

questo non fece che peggiorare le cose quando si ricordò dei suoi genitori.
sua madre aveva già sospettato qualcosa e luna se l'era cavata con poco.

"andiamo?"
eddie comparve dietro alle sue spalle facendo sussultare la ragazza.

luna sorrise e dopo essere usciti dalla struttura, si avviarono.


il viaggio proseguì in modo silenzioso, nessuno dei due aveva anche solo pronunciato una sillaba.

luna aveva le mani in tasca nella giacca di eddie, mentre quest'ultimo camminava di fianco a lei senza proferire parola.

il momento che c'era stato qualche attimo fa, si era improvvisamente sciolto come neve al sole.

i due infatti, dopo quel magico momento, non si erano neanche più sfiorati.

una volta arrivati, eddie aprì la porta facendola entrare, per poi chiudersi la porta alle sue spalle.

gettò via le chiavi da qualche parte, per poi togliersi la giacca.

poggiò la valigetta sul bancone, e luna prese a fissarla torturandosi le mani.

avrebbe voluto dire qualsiasi cosa, ma dalla sua bocca non usciva alcun suono.

il ragazzo, leggermente frustrato si passò una mano fra i capelli e si avvicinò cautamente alla ragazza.

"che succede?"

𝖜𝖊𝖑𝖈𝖔𝖒𝖊 𝖙𝖔 𝖍𝖊𝖑𝖑𝖋𝖎𝖗𝖊 | eddie munsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora