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il giorno dopo, luna si svegliò di buonumore.
era domenica, il che significava niente scuola per la ragazza, così decise di rilassarsi.

si alzò dal letto, e dopo aver fatto una doccia ed essersi vestita con qualcosa di comodo, scese al piano di sotto per fare colazione.

sorrise scendendo le scale mentre i pensieri della scorsa notte, riaffiorarono nella sua mente.

aveva baciato eddie, ed era stato assolutamente perfetto.

i due ragazzi avevano giocato a d&d tutta la notte, ma non solo.
eddie le aveva suonato qualcosa con la chitarra, e luna si era offerta di aiutarlo con i suoi studi, poiché il ragazzo non possedeva ancora il diploma.

dopo qualche ora, il moro l'accompagnò a casa, e si salutarono con un bacio a stampo.

la corvina arrivò al piano di sotto salterellando, ma non appena arrivò in cucina si bloccò.
seduti a tavola c'erano i suoi genitori con un'espressione seria in viso.

suo padre, un uomo di mezza età, si rigirava fra le mani la sua tazza di caffè.
mentre sua madre, picchiettava le unghie tinte di smalto rosso sul tavolo.

appena luna entrò nella stanza, i due alzarono immediatamente lo sguardo senza però, cambiare espressione.

"che succede?"
chiese luna notando l'evidente disagio nella stanza.
la corvina si sedette di fronte a loro in attesa di una risposta.

sua madre fissò prima suo marito, che non proferì parola, ma si limitò a sorseggiare il suo caffè in silenzio.

"ieri sei tornata tardi, in quanto tuoi genitori abbiamo il diritto di sapere la verità"
la donna fissò intensamente luna, che cominciò a sudare per poi stringere la stoffa del tessuto dei suoi pantaloncini.

"quale verità? ero da mike, come vi ho detto"
la ragazza cercò di sembrare più convincente possibile, ma la frase che suo padre pronunciò la pietrificò.

"abbiamo chiamato a casa wheeler, e mike ci ha detto che a casa sua c'era solo dustin"

luna spalancò gli occhi come se avesse appena visto uno spettro.
non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, soprattutto dai suoi migliori amici.

strinse la mascella, realizzando che non aveva più scuse e che non sapeva cosa dire ai suoi genitori.

"adesso dicci la verità luna, meritiamo di saperlo"
la donna la fissò intensamente e la ragazza si sentì tremendamente in colpa.

era sul filo del rasoio, e questa volta nessuno l'avrebbe salvata.

"con chi ti stai vedendo? è un delinquente?"
il tono della donna non ammetteva scuse, mentre luna sentii gli occhi pizzicare.

abbassò lo sguardo sulle sue mani chiuse in due pugni.
"non posso dirvelo, non perché non voglia. ma perché voi lo giudichereste male"

immediatamente la donna si alzò dalla sedia portandosi le mani alla bocca, mentre suo marito spalancò gli occhi.

"che ti dicevo? è lui. è eddie munson!"

luna si alzò velocemente dalla sedia, mentre tratteneva a stento le lacrime.
"mamma non è come credete voi!" la corvina sentì il suo battito cardiaco accelerare, sapendo già come sarebbe andata a finire quella conversazione.

sua madre la guardava pietrificata, come se quella davanti a lei non fosse più sua figlia.

si avvicinò immediatamente a lei, prendendole il viso fra le mani.
luna odiava quelle attenzioni dai suoi genitori. odiava qualsiasi cosa la facesse sentire ancora una bambina.

𝖜𝖊𝖑𝖈𝖔𝖒𝖊 𝖙𝖔 𝖍𝖊𝖑𝖑𝖋𝖎𝖗𝖊 | eddie munsonWhere stories live. Discover now