Fiore, per R.

27 5 0
                                    

Eri amata da un fantasma di cenere
Ed io l'ho visto prendersi cura di te
Ti ha insegnato che cosa significa
Trovare un po' di conforto nella malinconia

Ho guardato il sole malato che si spegneva
Ha lasciato solo il freddo e livida caligine
La polvere si è congelata in lame di luce
E lentamente tu, come il sole

Ho visto tutto
E per quel che riesco a ricordare
Non c'è niente di più crudele di ciò che è reale

Eravamo giovani quando ho visto le tue ferite
Quando ti ho sentita dire 'Sono un fiore ormai appassito
Che attende soltanto di essere calpestato'
Ho avuto paura, ho pensato 'Non voglio che tu sia un fiore
Che non è mai sbocciato'

Avrei voluto dirti 'Prendi le mie mani,
Lascia che ti porti ovunque riuscirò ad arrivare
Puoi appoggiarti a me, mi prendo tutto il peso
Ma non lasciarmi qui, con il tempo che si sgretola
E gelida fuliggine soltanto, tra le mie dita'

Anch'io ti ho amata
E so che vorresti lasciarti morire
Gettata in un letto di petali e menta
Ti dirò ancora che la primavera arriva presto
Come tutto il resto delle stagioni
E vedrai che sarà questo l'anno della nostra vita


n.a.
Questa poesia è dedicata alla mia migliore amica. Dopo aver tentato di togliersi la vita, ha chiesto a tutti i suoi cari di scriverle qualcosa per farla sentire attaccata alla vita. Questo è quello che ho scritti io, ma non l'ho mai fatto leggere a lei. Mesi dopo ho scritto un'altra poesia che reputo migliore, sempre per questo scopo - e quella l'ha letta, invece.

it gets hard sometimesWhere stories live. Discover now