capitolo 8

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Max prende tra le mani il mio viso e sposta un ciuffo di capelli da esso, per poi avvicinare il suo viso al mio e darmi un lieve bacio, veloce ma che bastasse ad esprimere i nostri sentimenti, appoggiamo le nostre fronti l'una all'altra e rimaniamo con il sorriso per qualche secondo finché non balziamo in aria per un rumore, ci giriamo e troviamo 4 demogorgoni o come li chiama Dustin, democani che stanno per accerchiare steve <<STEVE RITIRATA, SONO TROPPI>> urla Dustin impanicato, Steve si gira e un democane gli corre subito in contro ma per fortuna riesce a schivarlo <<CHE CAZZO SONO QUEI COSI??>> urla max mentre prende la mia mano e mi trascina giù dalle scale, all'interno dell'autobus <<cazzo sono troppi!! Non avevi detto che era solo uno?>> Strillo a Dustin <<IN TEORIA SI>> urla a sua volta lui, sentiamo un rumore provenire dal tetto <<ragazzi cosa é questo rumore? Viene dal tetto>> Lucas riesce a finire in tempo la frase appena in tempo e subito dopo la testa di uno di quei cosi sbuca dalla fessura che porta al tetto dell'autobus e quasi sfiora la testa di max che si trovava proprio lì sotto, <<MAX ATTENTA>> urlo mentre la spingo via da sotto la scala, nel mentre che Lucas prende la scala e la da in testa al democane che salta giù dall'autobus <<OH CAZZO, OH CAZZO STEVE HO DETTO RITIRATA SBRIGATI>> urla Dustin mentre apre la porta costruita da loro con qualche scarto di ferro e metallo, Steve entra velocemente con il fiatone seguito da uno dei mostri, per fortuna riusciamo a chiudere la porta in tempo, ma il democane continua a sbattere contro ad essa, tiriamo un sospiro di sollievo, per qualche minuto saremmo stati al sicuro mi lascio cadere a terra sedendomi per riprendere le forze e il respiro e max fa lo stesso, finendo seduta sulle mie gambe e appoggiando la sua testa sulla mia spalla <<non so quanto...reggerà questa porta>> bisbiglia Steve interrotto dai continui respiri che faceva per riprendere il fiato, <<Hey, guardate, dove stanno andando?!>> Dice Dustin indicando la finestra, io e Max ci alziamo e andiamo a vedere alla finestrella, tutti i democani stavano correndo via, come attirati da qualcosa <<DOBBIAMO SEGUIRLI>> urla Dustin precipitandosi fuori dalla porta, lo seguiamo e tutti insieme corriamo verso il posto dove stavano andando, e dopo poco ci ritroviamo davanti al laboratorio, e troviamo davanti al cancello Jonathan e...Nancy? Che ci fanno insieme? É molto strana come cosa, corro verso di loro <<JONATHAN, I DEMOCANI, SONO CORSI NEL LABORATORIO>> gli urlo mentre mi avvicino riprendendo fiato <<i cosa?!?!>> Mi risponde confuso con una faccia che lo faceva comprendere ancora meglio <<i democani, sono come dei demogorgoni, lascia stare, dobbiamo entrare>> dico agitata <<cazzo, il cancello non si apre>> urlano Steve e Dustin <<cazzo, mamma e Will sono lì>> dice Jonathan preoccupato <<e anche Mike>> dice Nancy a sua volta con un tono ansioso, vedo Steve avvicinarsi confuso <<aspetta... Nancy? Che ci fai qui?>> Si chiede al quanto scioccato <<potrei farti la stessa domanda Steve Harrington>> dice altrettanto confusa, dopo qualche minuto di chiacchiere vediamo le luci accendersi nell'edificio e il cancello si apre, corriamo all'interno e troviamo Hopper che deposita in macchina Will, sdraiato ed addormentato e mamma che piange davanti alla porta, ma che viene subito trascinata via da Jonathan <<MAMMA, CHE SUCCEDE? PER FAVORE PARLA>> continua a strillare Jonathan cercando di capire la situazione, mi avvicino a loro e do uno sguardo all'interno, sgrano gli occhi, porto una mano alla bocca cercano di non piangere e con l'altra indico il cadavere di bob senza vita sul pavimento pieno di sangue, Jonathan si gira <<oh cazzo....>> Dice scioccato e nel panico, vogliamo bene a bob e la sua perdita sarà difficile da dimenticare ma soprattutto per mamma che lo amava e dopo tanti anni era finalmente riuscita a trovare qualcuno che la amasse, nel mentre Hopper é venuto in nostro soccorso e aiuta mamma a salire in macchina, nel mentre gli altri si dividono tra le macchine, alcuni in quella di Hopper e altri in quella di Jonathan, io e Jonathan ci dirigiamo verso la sua e tutti guidiamo verso casa nostra, arrivati mamma parla con Hopper ed entrano della casetta degli attrezzi <<mi spiegate che succede?>> Chiedo intrufolandomi in essa <<yn, Will é una spia, ora é sedato ma presto si sveglierà, dobbiamo trasformare questo posto, così che non lo riconosca, puoi aiutarci?>> Risponde Hopper con tono serio annuisco e corro a chiamare gli altri che in pochi secondi ci raggiungono e tutti iniziamo a sistemare la casetta degli attrezzi che entro una mezz'ora diventa perfetta, mamma e Hopper legano Will ad un palo con una corda e fanno uscire tutti, tranne me Jonathan Mike e ovviamente loro due, Jonathan bagna con del cotone e disinfettante il naso di Will, per farlo svegliare, é confuso, strano ma di sicuro non spaventato, continua ad urlare "lasciatemi stare, fatemi uscire" mentre mamma cerca di trattenere le lacrime.
Tutti raccontiamo dei nostri ricordi con lui e molto presto ci accorgiamo che le sue dita si muovono, <<sta cercando di comunicare con il codice morse>> dice Hopper sottovoce al walkie talkie e nel mentre con una macchinetta manda i segnali agli altri che in casa li traducevano.
Dopo una mezz'ora sentiamo un telefono suonare, quello di casa nostra e gli occhi di Will si illuminano, il telefono suona una seconda volta e questa volta gli occhi di Will si chiudono e continuano a girare come se si stessero guardando intorno <<CAPISCE DOVE SIAMO, DOBBIAMO SEDARLO PRESTO>> urla Mike correndo verso una siringa piena di tranquillizzante, sono scioccata, non capisco che stesse succedendo, Will poteva vederci? Cosa? passa la siringa a Hopper che lui a sua volta la inietta nel braccio di Will <<non può aver capito dove siamo, é solo un telefono, é dappertutto>> balbetta mia mamma <<Joyce e meglio così, per sicurezza>> dice Hopper mentre solleva Will dalla sedia e apre la porta, lo seguiamo e ci dirigiamo tutti all'interno di casa, chiudiamo a chiave ogni serratura spaventati che qualcosa potesse succedere, vedo max corrermi incontro <<yn! Stai bene? É successo qualcosa?>> Chiede preoccupata mentre tiene il mio viso tra le sue mani e con i pollici gira il mio viso per vedere se ho graffi o ferite <<no no, stai tranquilla, non é successo niente>> le sorrido e solo vedendola mi sento più tranquilla e felice, tira un sospiro di sollievo per poi abbracciarmi, stringendomi in un abbraccio caldo e confortante e subito mi sento più tranquilla e al sicuro.

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Angolo delle minchiate]

Hey spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, penso che dopo aver finito questa storia ne faró un sequel collegato con un altra stagione o la terza o saltare direttamente alla quarta, fatemi sapere quale preferireste

Max Mayfield x F readerWhere stories live. Discover now