17. Ti cercavo

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Oh simple thing, where have you gone?
I'm getting old and I need something to rely on
So tell me when you're gonna let me in
I'm getting tired and I need somewhere to begin
-Keane

Audrey

Emma è praticamente scappata subito dopo essersi liberata delle api, e ammetto che questa cosa non mi dispiace per niente.
Ho provato a sopportarla, ma lei di certo non mi ha reso le cose più facili. 

Non so neanche di preciso perché abbia risposto così impulsivamente, lavorando nell'FBI mi è stato insegnato a trattenermi e a non reagire alle provocazioni. Ma oggi non sono riuscita a farlo, non mi sono trattenuta e per qualche strano motivo non mi sento neanche in colpa.

Il pranzo è proceduto molto più tranquillamente rispetto alle ore precedenti, in cui c'è stato il panico per le api.
E Lorelay mi ha anche proposto di rimanere a cena da loro, dato che era avanzata un po' di carne ancora da cuocere. Ho accettato, perché devo conoscerli meglio e devo raccogliere informazioni.

Perciò ora siamo in giardino ad aspettare che sia pronto.
Con "siamo" intendo io, Luke, Peter, Liam, Noah, James, Max, Will e Millie. Mancano Asher e Nathan, ma nessuno sa dove si trovino.

Credo che Asher sia in casa da qualche parte, ma Nathan dovrebbe essere uscito. Non ha detto dove sarebbe andato, solo che sarebbe stato fuori massimo mezz'ora.

<< Alicia mi stai ascoltando? >> chiede Peter notando che i miei pensieri erano rivolti altrove.

<< no, scusami. Stavi dicendo? >> dico riportando l'attenzione sui fratelli.

<< stavo dicendo che Nathan sta arrivando >> risponde sventolandomi davanti il suo telefono in cui c'è il messaggio di Nathan.

<< e sta portando Caitlyn >> continua.

Sposto lo sguardo su Noah, che sembra aver avuto il mio stesso pensiero, e quando incontro i suoi occhi ne ho la conferma.
Abbiamo pensato alla stessa cosa.

<< almeno lei ti sta simpatica >> commenta Aaron sorridendo.

<< mi spieghi a cosa stai pensando? È tutto il pomeriggio che sei distratta >> dice Will, sembra preoccupato, mentre al suo fianco Luke mi sorride come se conoscesse i miei pensieri.

<< nulla. Devo andare in bagno >> mi alzo dalla sdraio di scatto.

<< riesci a trovare il bagno? >> chiede Noah urlando leggermente dato che mi sono già allontanata.

<< certo >> urlo anch'io.

Non mi servirà neanche trovare il bagno, dato che non è li che sto andando.

Entrando noto che la casa è immersa nell'oscurità, per questo ho un po' di difficoltà a salire le scale.
Studio l'ambiente che ho intorno, per quanto mi sia possibile considerando che è buio pesto.

Ma poi noto una luce fioca provenire dal fondo del corridoio, e una porta socchiusa.

Bingo.

Mi avvicino lentamente, e apro leggermente la porta per vedere se ci sia qualcuno dentro.

È vuota.

Sto per fare dietrofront, pensando di essermi sbagliata, ma poi noto del fumo fuori dalla finestra, e sono quasi sicura che non sia quello del barbecue.

Esco in balcone, cercando di capire da dove provenga il fumo.

<< cosa ci fai qui? >> mi volto di scatto verso la sua voce.

𝙻𝚒𝚎 Where stories live. Discover now