Capitolo 10.

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Quando Aria fu abbastanza soddisfatta del sangue bevuto e della reazione provocata alla piccola, leccò il punto appena morso e si allontanò per guardare Julie in volto.
Aveva il respiro irregolare e un forte rossore al viso e inoltre i suoi occhi erano più chiari e lucidi.
La vampira sorrise soddisfatta.

«Allora? Ti è piaciuto?» continuò a provocarla, le sembrava troppo divertente, soprattutto sapendo quanto fosse scontrosa la piccola.
Julie negò con la testa. Mentì. Le era piaciuto al tal punto che non avrebbe rifiutato se Aria glielo avesse chiesto una seconda volta. Ma non voleva darle soddisfazioni, si stava già vantando abbastanza.

«Ah no? Il tuo respiro e il tuo corpo rivelano il contrario»
«Smettila di avere questa presunzione! È la prima volta che vengo morsa, è normale che il mio corpo reagisca in questo modo» la grande non smetteva di sorridere, la lupa si stava contraddicendo da sola. Sapeva che la piccola non avrebbe mai ammesso la verità con lei, che non voleva darle soddisfazioni. Ma era convinta che sarebbe riuscita a provocarle così tanto piacere da far ammettere così il piacere che la piccola poteva provare e che lei stessa poteva provocarle.

Aria non smetteva di sorridere, la ragazza di fronte a lei continuava ad avere ancora il respiro irregolare e sentiva che il suo cuore in quel momento stesse battendo all'impazzata.
La sua mano destra che fin dall'inizio del morso era posizionata sulla coscia della piccola, salì lentamente verso il fianco, mentre con l'altra mano prese il volto della lupa e lo alzò per far combaciare i loro sguardi, visto che la differenza di altezza tra le due era notevole.

Julie non sapeva reggere lo sguardo di Aria, si ritrovava spesso a distogliere lo sguardo perché si imbarazzava anche a guardarla, in quel momento.

«Guardami negli occhi Julie» disse seria Aria, la piccola provò a guardarla negli occhi ma senza successo, non riusciva più di qualche secondo.
«Ti faccio davvero uno strano effetto allora» ridacchiò mentre Julie negò con la testa.
«Non è quello...penso sia l'alcol..»
«Vuoi dare colpa all'alcol? Che tenera» disse la vampira avvicinando il proprio viso a quello dell'altra.

Il battito di Julie aumentò, non sapeva cosa fare in quel momento. Non poteva scappare.
Aria l'aveva bloccata al muro e a se, e iniziò a tremare.

«Mi lascerai fare anche questo senza opporti? Oppure, in realtà, è quello che vuoi?» disse Aria mordendosi forte il labbro, in quel momento sentiva di avere un forte potere sulla piccola.

Stava desiderando di dominarla, convinta che la lupa glielo avrebbe permesso e che avrebbe perfino acconsentito.
Si stava trattenendo con tutte le sue forze. Avrebbe voluto buttarla sul letto e farle tutto quello che voleva, desiderava averla sua, sotto ai propri piedi e voleri.
Ma non l'avrebbe costretta in nessun modo se non avesse voluto veramente.
Voleva provocarle tanto di quel piacere che la piccola stessa non poteva nemmeno immaginare, ma l'ultima cosa che voleva era quella di farla piangere.

Con un'altra ragazza non si sarebbe posta tanti pensieri e problemi, l'avrebbe già fottuta convincendosi che alla fine avrebbe provato comunque piacere e pure tanto. Si trovava in dubbio sul perché fosse frenata nel non costringere la lupa: cosa aveva di diverso Julie dalle altre ragazze?. Era troppo attratta da lei sin da quando la vide per la prima volta e da lì, subito, desiderò portarla, o meglio, trasportarla nel suo circolo di dominazione e sesso.

Strinse con la mano il fianco di Julie, non riusciva a smettere di pensare a quanto sarebbe stato bello vedere la piccola godere sotto di lei, ad ogni suo tocco. Desiderava farla impazzire per poi farle chiedere di darle sempre più piacere, anche di farla pregare di farla sua ogni qual volta si sarebbero viste, o chissà, addirittura, che lei sarebbe venuta nel suo palazzo perché desiderasse che la scopasse e dominasse, forte.

A questo forte pensiero le venne più difficile controllarsi e i suoi occhi color ghiaccio divennero più intensi e con delle sfumature di un azzurro acceso, che normalmente non possedeva. Questo fu un cambiamento tale che portò Julie ad accorgersene.

«I tuoi occhi hanno cambiato colore..perché?» chiese la lupa curiosa ma quasi spaventata dalla risposta, temeva che quel cambiamento fosse dovuto a causa sua o ai pensieri di Aria su di lei.
«Perchè ti voglio Julie...»
«Mi...vuoi?» chiese esitante la piccola.

Se non fosse stata bloccata al muro sicuramente si sarebbe allontanata in fretta, ma sembrava che il suo corpo non le permettesse di muovere un singolo muscolo in quel momento.
Stava tremando e non riusciva a smettere, si stava maledicendo per essere così debole per causa della vampira, non sapeva cosa fare trovandosi in grossa difficoltà.

Lei che non si era mai sentita in quel modo con nessuno, nemmeno con suo nonno che tanto temeva, aveva ora la mente piena di dubbi e pensieri misti a curiosità e paure.

«Si, ti voglio» disse Aria eliminando la distanza tra le due baciando la lupa.

Non era un bacio in cui vi erano dei sentimenti, ma era comunque dolce perché non voleva spaventare la piccola con un bacio avventato e troppo passionale.

Julie rimase sorpresa, se lo aspettava ma non in quel momento, perciò non ricambiò e cercò di allontanare Aria da lei. I suoi sentimenti erano un miscuglio di dubbi e rabbia. Esatto, rabbia.
La vampira le aveva appena rubato il suo primo bacio e non si era nemmeno fatta scrupoli, non le aveva neanche chiesto se potesse farlo e se lei potesse essere d'accordo.

La grande si staccò dalle labbra della piccola e la guardò, voleva vedere ogni sua reazione ad ogni proprio gesto o parola. Il volto di Julie esprimeva imbarazzo e rabbia, tanta rabbia, ma questo non la lasciò intimidire o cambiare idea.

«Perchè mi hai baciata?» il tono della lupa era tra il confuso e l'irritato.
Aria alzò un sopracciglio, era divertente tanto quanto insopportabile il tono usato dalla piccola, aveva anche alzato un pò la voce.
«Non ti è piaciuto?» era sicura che in fondo le fosse piaciuto il bacio e se così non era stato, sarebbe stata pronta a rifarlo affinché la piccola potesse cambiare idea.

«Hai appena rubato il mio primo bacio, è ingiusto da parte tua e non mi hai nemmeno chiesto se volessi» disse arrabbiata la lupa mentre Aria cercò di trattenersi dal scoppiare a ridere.

Se le aveva rubato il primo bacio significava che probabilmente la piccola non fosse mai stata con nessuno e la probabilità che fosse ancora pura saliva di molto.

«Il tuo primo bacio, eh? Quindi sei vergine? E poi, se te lo avessi chiesto mi avresti risposto di no» la lupa si irritò ancora di più, odiava la sua presunzione.
«Rispondimi, sei vergine?» Aria le prese il volto costringendola a guardarla negli occhi.
«Cosa ti cambia saperlo?» questa volta il tono della piccola vigeva sull'imbarazzato.
Perché voleva saperlo?
«Tu rispondimi» insistette Aria.
«Si, lo sono» disse Julie distogliendo lo sguardo subito dopo, con le guance rosse.

La grande sorrise soddisfatta dalla scoperta. Così era tutto perfetto.

«Perchè hai voluto saperlo?» questa volta insistette la lupa con la propria domanda, la quale le sembrava strana e inopportuna, perciò la guardò negli occhi sperando che la grande rispondesse.
«Penso che ormai l'avrai capito. Julie, io voglio farti mia e soprattutto voglio che tu ti sottometta a me».

La piccola non ebbe nemmeno il tempo di rispondere perché la vampira la baciò, questa volta il bacio di Aria era passionale e non dolce come il primo.
Julie rimase nuovamente sorpresa, sia per il bacio che per le parole della grande.
Cosa intendeva Aria con "sottomettersi a lei?", cosa voleva veramente Aria da lei?.

La lupa smise di pensare quando la mano di Aria, che prima si trovava sul suo fianco, si posò delicatamente sul suo seno insieme all'altra mano.
Sgranò gli occhi, nessuno l'aveva mai toccata e in quel momento sentì una strana sensazione allo stomaco che mai aveva provato prima e un forte calore provenire dal basso ventre.

Notò come Aria stesse sorridendo in quell'istante, probabilmente perché la lupa aveva le mani libere e poteva benissimo farla smettere ed allontanarle le mani dal proprio corpo e invece non stava facendo praticamente nulla e stava permettendo ad Aria di toccarla, anche se provava un pò di paura in tutto ciò.

The Vampire Princess Where stories live. Discover now