18 - Hot N Cold

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⚠️ Piccolo messaggio pre-capitolo:

Ciao lettori❤️‍🩹, mi dispiace se questo capitolo non sarà dei migliori, ma ho veramente sclerato per scriverlo in una maniera decente.
Mi scuso anche se da oggi in avanti ci saranno dei ritardi, ma ho ricominciato l'università e sto vivendo da sola quindi ho sempre meno tempo.
Cercherò di mettermi avanti e di non lasciarvi senza capitoli. Ci proverò.
Ora godetevi la storia, fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo presto💖.
- Chiara❤️‍🔥
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Sam POV

-Questo è in assoluto il miglior imbocca al lupo pre partita.- Presi fiato tra i baci di Jas.

Mi strinse forte a se ancora una volta prima di lasciarmi andare e lasciarmi ubriacare del suo sorriso.

-Falli neri!- Mi scompigliò i capelli.

Jas si era sciolto parecchio dalla giornata di ieri a casa mia.

Era tornato ad essere se stesso. Spontaneo e scherzoso, esattamente come piaceva a me.

Forse iniziava a superare quella fase d'imbarazzo che lo rendeva così teso.

Avevo ben capito che non era pronto a fare altri passi insieme a me.

Non era pronto a dichiararci a tutti ed aveva ancora bisogno di tempo per capirsi, ma per adesso mi bastava vederlo tranquillo con me.

Volevo vederlo stare bene, ovunque fosse.

-Vado prima che il coach mi venga a cercare.- Sbuffai raccogliendo il casco che avevo lasciato a terra dietro gli spogliatoi.

-Ci vediamo a fine partita e...- Si mordicchiò l'interno della guancia. -Non farti male, per favore.-

Il suo sguardo preoccupato era la cosa più tenera che avessi mai visto.

Gli presi il viso tra le mani guastate e lo baciai ancora.

-Tranquillo.- Un ultimo bacio e scappai via lasciandomi il suo sorriso alle spalle.

Lo spogliatoio era già pieno, ma per fortuna il coach non si era ancora fatto vivo per il discorso d'incoraggiamento.

Ma io avevo già avuto il mio.

-Finito di succhiare cazzi Torres?- Mi urlò dietro uno dei miei compagni di squadra.

-Io almeno ho già perso la verginità Rover.- Risposi con calma.

Non avevo problemi con la squadra. Ero abituato alle loro battute e, sinceramente, non mi toccavano per nulla.

Erano tutti a conoscenza della mia sessualità e, nonostante qualcuno avesse storto il naso all'inizio, le cose andavano bene da molto.

Rover era semplicemente un pirla.

-Squadra!- Il coach entrò nello spogliatoio sbattendo la porta e trascinandosi dietro quella terribile lavagna bianca.

Solo lui riusciva a capire i suoi disegni, per il resto della squadra erano geroglifici.

-Siete pronti a fare il culo Bulldog della stracazzo di Georgia?!- Urlò.

Grida di battaglia risuonarono tra gli armadietti. La squadra era carica e pronta a prendersi la vittoria.

-Capitano.- Chiamò avanti Mason, nominato da pochissimo capitano della squadra.

Era oggettivamente il più esperto ed il più bravo sul campo. Nessuno aveva obbiettato alla sua nomina.

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