Capitolo 17

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Nella mia giovane vita e nella mia breve carriera ho avuto modo di interfacciarmi a stati d'animo di vario tipo. Penso di aver visto cose che molti non riusciranno a vedere neppure se dovessero vivere due vite

Eppure non c'è alcuna università e alcuna esperienza di vita che ti prepari a dover affrontare il ragazzo che ti ha ridato una seconda vita, che nonostante tutti gli errori ti ha dimostrato che amare fosse ancora possibile e che fosse la cosa più bella del mondo. Dylan è stato l'unico ragazzo a cui io abbia concesso tutta me stessa dopo Dave e nonostante non sia finita come pensavo, rimane una delle persone più importanti della mia vita. Lui mi ha salvata a suo modo, lo ha fatto nonostante le bugie, le omissioni e il suo esagerato senso di protezione che in realtà ci ha portato alla distruzione

"Siete carini insieme"

Sicuramente quando l'ho visto entrare nel mio ufficio non mi aspettavo che se ne uscisse così

Per l'ennesima volta, anziché incentrare il nostro incontro su di lui, su di noi, approccia parlando di altro

Sorrido arcigna e mi faccio più vicina alla scrivania con la sedia

"Perché sei venuto qui?"

Il mio cambio di argomento è voluto: non gli darò la soddisfazione di dargli risposte a suoi quesiti quando lui non ne concede a me

Il maggiore stringe gli occhi e mi fissa compiaciuto

"Sei bellissima e impertinente come quando ti ho lasciato"

"Non siamo in un romanzo rosa, Dylan. I complimenti alla ragazza che hai mollato in mezzo ad un aeroporto non mi faranno addolcire e sciogliere. I cliché non sono mai stati una mia prerogativa"

Ed è vero, lo penso. Perché i suoi complimenti non mi fanno sentire assolutamente niente di positivo. Provo solo un'immensa rabbia repressa che è proprio il motivo per cui ho iniziato a fare boxe con Aston.

Ho subìto uno stato di abbandono, un senso di solitudine e perdita che mi ha riportato al periodo adolescenziale con mio padre e a quello successivo al suicidio di Dave

E il tempo perso a dannarmi per lui non me lo riporterà indietro nessuno

"Interessante..." commenta pensieroso sporgendosi sulla mia scrivania e posandoci i gomiti sopra

"Da quando ti conosco hai solo dato vita a cliché"

Mi irrigidisco e non dico niente vedendolo intento a elencare con l'ausilio delle dita

"Ti sei innamorata del tuo primo paziente" solleva il primo dito

"Ti sei innamorata di uno che doveva esserlo" secondo dito

"Ed ora ti scopi il suo migliore amico. Quindi direi che di cliché ne abbiamo in abbondanza per scrivere almeno una trilogia che sono certo diventerebbe un best seller. Pensa riesco persino ad immaginarmi il titolo"

"Ora basta!" Sbatto violentemente le mani sulla scrivania sollevandomi con una veemenza tale da spingere la sedia contro la parete alle mie spalle

Dylan che dapprima teneva un angolo delle labbra sollevato, si fa serio e digrigna i denti. Posa poi la schiena contro la sedia per nulla turbato dal mio scatto irruente

"Ma come cazzo ti permetti di presentarti qui, nel mio ufficio e sputare sentenze sulla mia persona usando per altro situazioni che ti ho rivolto in confidenza quando stavamo insieme?! E soprattutto come osi pronunciare illazioni senza fondamento? In che razza di mostro ti sei trasformato?" do una manata ai fogli sul tavolo facendoli volare in aria e poi a terra

"Quindi vorresti negare che ci sia qualcosa tra te e Aston? Perché la tua reazione rende il tutto ancora più reale" solleva un sopracciglio con aria di sfida

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