Capitolo 21

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Ho sempre dato valore a tutto quello che mi circondava, anche la cosa più piccola. Con gli anni ho anche imparato a non aspettarmi troppo dalle persone o dal corso degli eventi, perché imprevedibilità è la parola chiave per non rimanere fregati.

La fiducia invece è qualcosa che ho presto imparato a centellinare come un'avara patologica. C'è chi mi reputa troppo razionale, io preferisco definirmi coscienziosa e non incline a farmi prendere per i fondelli. Ci sono sempre riuscita? No, ovviamente. Mi impegno ogni giorno affinché ci riesca? Si, assolutamente.

La serenità invece credo non mi sia mai appartenuta, non prima e dopo di Dave almeno. C'è stato quel momento centrale, tra il prima e il dopo, che mi ha fatto assaggiare un barlume di serenità, come un raggio di sole che ti attraversa prima di venir oscurato da una nube grigia, poi il nulla.

Non ne ho mai sentito la mancanza però, tantomeno ne ho percepito la nostalgia; questo finché nella mia vita non è arrivato Aston Miller in tutto il suo metro e novantadue, con il suo sguardo freddo e profondo, i suoi capelli corvini e sbarazzini e il sorriso unico, raro e devastante.

Se mi venisse chiesto quando ho iniziato a vedere oltre all'apparenza, risponderei che è semplicemente capitato. L'ho guardato negli occhi e ho visto riflessa la mia stessa pena e la mia stessa sofferenza. Ci siamo riconosciuti e come due leoni ci siamo sfidati tentando di braccare l'altro, finendo nella stessa trappola.

Aston è come una tazza di tè bollente: all'inizio la eviti per paura di rimanere scottato, perché ne avverti la pericolosità delle conseguenze che ne potrebbero derivare da un semplice assaggio. Poi ti fai prendere dalla brama di sentirne l'aroma e di disidratarti; sai che solo bevendolo caldo potrai assaporarne l'effettiva essenza; così finisci per berlo bollente, lo senti scorrere in gola, fino allo stomaco percependo entrambi andare a fuoco. Eppure l'aroma invade le papille gustative e ne saggi la delicatezza quanto la ruvidezza e impari ad apprezzarne ogni aspetto. Finisci per diventarne dipendente e ogni giorno desideri concederti quel piccolo angolo di paradiso in cui vi trovate solo tu e quella tazza rovente che sa mettere a tacere i pensieri per il breve tempo del suo sorseggiarlo.

Non è mai facile tornare alla realtà quando Aston mi lascia sola. Proprio come è successo questa mattina quando ci siamo svegliati nello stesso letto incastrati l'un l'altro. Lui aveva delle questioni urgenti da sbrigare al quartier generale, per cui dopo avermi ricoperta di baci e carezze, si è separato da me con la medesima riluttanza che mi caratterizzava.

Osservo la mia tazza di tè con un sorriso leggero a incresparmi le labbra al solo pensare il suo nome.

Non so che incantesimo mi abbia fatto, ma di qualunque cosa si tratti spero non abbia mai fine.

Sussulto quando sento il campanello di casa suonare. Abbandono la mia postazione con poca enfasi e raggiungo l'ingresso per aprire ad un ospite di cui conosco già l'identità

Non mi stupisco, infatti, quando aprendo la porta di casa scorgo dei capelli corvini e due occhi limpidi come due lapislazzuli che avevo quasi scordato

Rilascio un sospiro e piego la testa di lato osservando il mio migliore amico fissarmi con il terrore di ricevere un rifiuto

La sera della festa di Dylan, Aston è venuto dritto da me e dopo qualche insistenza mi ha raccontato nei particolari ciò che è successo quella sera.

Sapere di Dylan e delle sue parole mi ha fatto infuriare ancora di più. Per l'ennesima volta ha dimostrato di vedermi solo come un oggetto da contendersi per arricchire il suo orgoglio ferito. Beh maggiore Bay, non sei l'unico a saper andare avanti nella vita e mettere in un ripostiglio il passato.

Per quanto riguarda Kimberly e la sua dichiarazione ormai di dominio pubblico...ho ben poco da dire. Che fosse una pazza in libertà ne avevo già avuto il sospetto. Con quest'ultima grande idea che ha avuto a poca distanza dal processo direi che ha vinto una medaglia per la più astuta del paese. Come diavolo le è saltato in mente? È già con un piede nella fossa per il semplice fatto di aver dato ad Aiden il cognome di mio padre privandolo della sua reale famiglia. Ora vorrebbe riprendersi Aston con cui doveva sposarsi e che ha tradito per Jason, suo fratello, da cui ha avuto Aiden? È pura follia già la storia di per sé. Quel bambino crescerà nella confusione più totale se non trovo una soluzione al più presto.

Through the water Where stories live. Discover now