Yakuza | KTH |

Epilogo

⚠️ questo è uno dei capitoli più lunghi,conta 6000 parole perciò mettetevi comodi. Buona lettura💗

"Mi dispiace così tanto..." singhiozzai nel suo petto mentre le lacrime scorrevano sul mio viso e trovavo difficile respirare.

"Non essere dispiaciuta." Taehyung si staccò, la sua mano accarezzò delicatamente la mia guancia, attento a non toccare nessuna delle mie ferite.

"Sapete, non preoccupatevi per me, non è che l'ho appena salvata dal diventare un'ala di pollo bruciata." Risi mentre guardavo Namjoon che si alzò in piedi, scrocchiando il collo da un lato all'altro mentre si spazzolava i vestiti, senza mostrare segni di dolore o agonia.

"Grazie." Gli sorrisi mentre mi asciugavo gli occhi e tornavo a guardare Taehyung. Sembrava strano, non ero sicura di come descriverlo, ma mi sentivo come se tutte le torture che ho subito fossero state completamente cancellate, tutto ciò su cui potevo concentrarmi era l'uomo di fronte a me e nient'altro aveva importanza. Non le ossa rotte sulla mia faccia, non le lacrime che mi scendevano lungo le guance e non il forte dolore che provava il mio corpo.

"Ti portiamo in un posto sicuro." Taehyung mi mormorò tra i capelli mentre mi baciava sulla fronte e mi conduceva a una macchina.

"Stai bene? Sembri ferito." chiesi, un tono preoccupato nella mia voce.

"Finché rimani al mio fianco, starò sempre bene." Il mio cuore si è trasformato in una poltiglia alle sue parole e nonostante quanto mi facesse male la faccia, non riuscivo a smettere di sorridere. Ogni parte di me era felice, anche se ero seduta in macchina mentre Taehyung mi portava chissà dove, ho sentito un'ondata di ricordi tornare nella mia mente, i ricordi di lui che mi portava in posti e quei ricordi sembravano così lontani e eppure così vicini.

"Dove stiamo andando?"

"Speravo che saresti tornata così ho comprato un appartamento in cui potremmo vivere... sai... ehm, una vita insieme... forse... dopo il viaggio..." guardai l'uomo nervoso e balbettante accanto a me e le sue parole non corrispondevano al suo aspetto. Era coperto di sangue, la sua faccia aveva lividi dappertutto, eppure eccolo qui, a borbottare piano e distogliere lo sguardo da me.

"Mi piacerebbe andare li." Lo rassicurai e continuai a sorridere.

"Ho pensato che sarebbe stato meglio portarti cure mediche e poi una volta che sarai guarita, possiamo andarcene e fare quello che hai detto, andare con lo zaino in spalla". Taehyung finalmente si voltò a guardarmi mentre ci fermavamo a un semaforo, c'era un'espressione dolce e premurosa sul suo viso mentre mi stringeva delicatamente la mano.

"Ok." Siamo tornati indietro in silenzio e ne sono stata piuttosto grata perché sembrava che tutto il dolore e l'agonia che stavo reprimendo mi avessero appena colpito e tutto il mio viso mi faceva male, anche muovere leggermente la mascella era incredibilmente doloroso. Una volta arrivati ​​in ospedale, sono stata portata d'urgenza al pronto soccorso, ma nel momento in cui tutti hanno visto Taehyung accanto a me, i suoi tatuaggi in mostra, tutti si sono tirati indietro, uno sguardo spaventato nei loro occhi.

"Fighe del cazzo." Ho sentito Taehyung borbottare e non ho potuto fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

"Sei un po' intimidatorio."

"Immagino che dovrò farlo io stesso." L'ho visto scomparire, entrare in quello che pensavo fosse uno studio medico prima di uscire, facendomi segno di seguirlo. "Ti vedranno adesso."

"Che cosa hai fatto?" Alzai un sopracciglio verso di lui prima di andare avanti con riluttanza, ignorando gli sguardi terrorizzati.

"Niente." Mi sorrise e io non mi fidavo di quel sorrisetto. "Andiamo, qualcuno ha bisogno di guardare quelle ferite." Ho sentito la sua mano afferrare delicatamente la mia prima di tirarmi verso di lui e nella stanza dove sedeva un dottore, la sua postura era gelida e mi sentivo così male che Taehyung stava spaventando tutti. Mi sono seduta goffamente di fronte al dottore i cui occhi sfrecciavano avanti e indietro tra me e Taehyung.