capitolo 8

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(punto di vista Simon)
Era davvero lei, era sveglia.
Aveva gli occhi mezzi chiusi ma mi aveva parlato, e mi continuava a stringere la mano. Non stavo immaginando tutto.
<<ei ei sono qui>> dico con le lacrime agli occhi; Lei continua a ripetere il mio nome con un filo sottile di voce.
Sono così felice che non voglio lasciarla neanche per un secondo ma devo chiamare Aaron, e non vedo l'ora di dirlo a Percy.
<<cerca di stare sveglia ok? arrivo subito>> le do un bacio sulla mano e corro come mai ho fatto prima al quartier generale, erano tutti lì a discutere di cose riguardanti il regno da tutta la mattina.
Entro senza bussare, col fiatone e le lacrime agli occhi. Non serva che dica mezza parola, cerco subito Aaron con lo sguardo che appena mi vede si alza di fretta e mi viene in contro.
C'erano anche Daniel e Diego che sobbalzano dalle sedie per venire con noi.
Dopo neanche un minuto sono di nuovo nella camera di Naomi, i capelli scompigliati le cadono dolcemente sul viso, è praticamente sveglia e si guarda intorno confusa.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora