capitolo 88

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(punto di vista di Simon)
Sono orgoglioso di Naomi, è così forte, cavolo.
I miei genitori sono morti quando io ero piccolo, non ero in grado di comprendere ciò che accadeva.
E forse, pensandoci, è stato meglio così.
Non penso sarei riuscito ad affrontare tutto quello che sta affrontando Naomi.
La morte di Deanna e di Aaron hanno distrutto pure me, erano come dei genitori. Mi hanno voluto bene e si sono occupati di me sin da subito.
Persone magnifiche che hanno cresciuto una ragazza splendida.
Jane pagherà per quello che ha fatto.
Deanna non lo meritava.
Aaron non lo meritava.
Diego non lo meritava.
E Naomi non lo merita.
<<non vi ho detto una cosa ragazzi>> Naomi guarda me e Percy con un senso di colpa quasi nei nostri confronti.
<<cosa?>> chiede Percy
<<c'è una profezia che mi riguarda>>
<<un'altra?>>
<<già>>
<<cosa dice?>>
Lei la recita.
"acqua e terra moriranno ma le sorti del mondo non cambieranno: se la scelta giusta lei farà, il male non incomberà; malamente sceglierà e la fine del mondo avverrà"
mi vengono i brividi.
<<me ne sono resa conto solo ora, ma "acqua e terra" sono i miei genitori, acqua e terra corrispondono ai loro poteri, era già scritto che dovessero morire>>
io e Percy non sapevamo cosa dire.
<<a quale scelta si riferisce?>> chiedo
<<non lo so, ma dipende tutto da questo a quanto pare>>
<<cavolo>> dice Percy con un filo di voce <<la fine del mondo avverrà...>> ripete
<<che si fa?>> chiedo
<<penso mi resti solo aspettare e attendere il mio destino>>
<<la Naomi Evans che conosco io sarebbe a cercare in ogni biblioteca del regno un qualsiasi indizio>> dice Percy con un tono quasi di rimprovero.
<<ho già cercato in tutti i libri nel castello ma niente,  e comunque quella Naomi non credo tornerà più>> <<...se n'è andata via con i suoi genitori>>
dice praticamente sottovoce.
Mi alzo in piedi e porgo la mano ai miei due amici.
Loro mi guardano con un espressione confusa.
<<andiamo a tirare qualche pugno?>> propongo, è un buon metodo per sfogarsi.
Naomi si tira su aiutandosi con la mia mano e lo stesso fa Percy con l'altra mano.
<<andiamo>> dice Naomi con un mezzo sorriso.
Ci rechiamo in palestra e cominciamo a prendere a pugni e a calci tutti i sacchi da boxe che ci sono.
Naomi sfoga tutta la sua rabbia su di essi e la vedo in viso più rilassata. Percy si prende una pausa per andare a bere e io mi concentro su Naomi.
<<ma i guanti?>> le chiedo, me ne sono accorto solo ora cazzo.
<<non mi servono>>
<<hai le mani piene di sangue, cazzo>>
<<non è nulla tranquillo>> e continua a prendere a pugni il sacco.
<<Naomi fermati>>  ad ogni mia parola lei sferra pugni sempre più forti.
Le prendo il polso e la blocco.
<<Lasciami>> dice
<<no>> <<sei ferita, smettila>>
Cerca di dimenarsi e io mollo la presa.
<<perché fa tutto così schifo? cazzo>> grida; cerco di avvicinarmi e abbracciarla ma mi spinge via, continuo ad avvicinarmi e lei si agita, comincia a tirarmi piccoli pugni e schiaffi addosso.
La prendo e la stringo forte a me, continua a colpirmi le spalle ma non mollo la presa.
Poi si arrende dopo qualche secondo e finisce in un pianto disperato.
<<non ce la faccio più>> dice in un pianto rotto
<<piangi, urla, strattonami quanto vuoi ma non farti del male Naomi, ti prego>>
<<se ne sono andati tutti>> <<sono rimasta da sola>>
<<non sei sola, sei piena di persone che ti amano>>
Stringo il nostro abbraccio, i suoi capelli profumano di buono, glieli accarezzo.
Si tranquillizza e ricambia l'abbraccio.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang