capitolo 67

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(punto di vista di Naomi)
É arrivato il momento. Ho un'ansia che mi opprime da tutto il giorno, un peso al petto che mi tortura da quando mio padre stamattina mi ha spiegato la situazione.
Ho promesso a papà di non fare cazzate, ma ho promesso altro a me stessa.
Simon è appena arrivato al quartier generale, c'è un'aria tesa.
<<ei tutto ok?>> mi chiede sottovoce, scuoto la testa.
<<che è successo?>> chiede ancora
<<Jane ha preso mia madre e mio fratello>> dico rapida, non voglio pensarci troppo.
Simon stava per dire qualcosa ma viene interrotto da Cisco che dice a mio padre "è il momento", Jane era sul ponte, il luogo dell'incontro.
Cisco stava monitorando tutto dall'alto e aveva dato a mio padre e mio nonno delle cuffie così da poter comunicare.
Mio padre manda il messaggio a mio nonno di cominciare a uscire con l'esercito del regno.
Mio padre e Dan fanno segno a me e a Simon di andare; l'ansia è assurda.
Mio padre fa strada e io sto dietro di lui, come mi ha ordinato lui stesso, l'esercito si apre per farci passare e farci arrivare avanti. Percy è in prima fila pronto a combattere e Simon si è unito a lui.
Guardo finalmente davanti a me, Jane è lì con un sorriso malefico stampato in faccia, accanto a lui c'è il suo perfido fratello gemello. E dietro di loro due guardie tengono mia madre e Diego, quest'ultimo fa fatica a reggersi in piedi, riesco a vederlo a malapena ma ha un brutto aspetto direi.
<<papà>> dico sottovoce, lui mi accarezza i capelli e fa dei passi avanti seguito da Daniel e da mio nonno.
<<resta qui>> sussurra
<<buon natale Aaron>> dice Jane con una tranquillità agghiacciante, considerata la situazione.
<<non era necessario disturbare l'intero esercito Aaron, ero stata abbastanza chiara o sbaglio?>> continua, anche lei aveva il suo esercito pronto a farci fuori.
<<anche tu hai disturbato il tuo esercito, Jane>> interviene mio nonno
<<sua maestà, era da molto che non vi vedevo, pensavo foste morto sinceramente>> mio nonno rispose con una risata sarcastica <<passiamo al da farsi>> disse Jane scorgendosi per guardarmi bene.
<<lasciali andare>> dice mio padre.
<<sono stata chiara>> <<dammi Naomi e avrai tuo figlio e la tua sgualdrina>>
Vedo mio padre stringere i pugni per la rabbia.
Jane fa avvicinare la guardia con i prigionieri e li fa mettere davanti a mio padre che non poteva far nulla se non guardarli. Mio padre stava esitando troppo.
<<scegli Aaron, o Naomi o Diego, e quest'ultimo non ha molto tempo> diceJane premendo sulla ferita di Diego, che fa un lamento di dolore.
Per favore papà.
Mi avvicino, ma mio padre mi blocca.
<<papà per favore, lo ucciderà>>
<<libera uno dei due Jane, non è equo così>> interviene mio nonno, le cose si stanno mettendo male e mio padre non ha intenzione di consegnarmi.
Così Jane libera mia madre, la spinge con forza ma mio padre la prende prontamente.
Mia madre mi dà un bacio in fronte e mi stringe forte a sé.
<<ora tocca a te Aaron>> Jane mi tira occhiate che mettono i brividi.
Io sto per andare ma mio padre mi blocca di nuovo.
<<papà io vado>> sussurro, mio padre continua a tenermi bloccata per non farmi andare, cavolo papà.
Jane si sta visibilmente innervosendo, si avvicina a Diego e lui comincia a gridare dal dolore, aveva appena usato i suoi poteri contro di lui.
Non posso continuare a sentirlo urlare.
<<Sono qui Jane, lascia andare mio fratello>> grido spostando il braccio di mio padre che mi bloccava, lui mi lancia uno sguardo di disperazione ma sento di doverlo fare. Mi dispiace, non ho mantenuto la promessa.
Jane lascia andare Diego e si concentra su di me, una delle sue guardie mi si avventa per tenermi ferma e mi mostra al suo esercito, come se fossi un premio.
<<hai proprio un brutto aspetto cara mia>> dice Jane sollevandomi il viso per costringermi a guardarla; le sue iridi di ghiaccio mi guardano compiaciute, con soddisfazione.
<<hai ottenuto quello che volevi>> dico, voglio andare via il più presto possibile.
<<non proprio>> lei dice e io ingoio un ingroppo di saliva, ho paura di quello che possa accadere.
Jane fa un cenno alla guardia, poi si allontana e prende una pistola, me la punta contro e la guardia mi stringe con forza le braccia.
<<Jane smettila>> mia madre sta piangendo, riesco a sentirla.
<<non puoi>> mio padre è su tutte le furie.
<<non posso?>> chiede Jane ridendo
<<non avrai i suoi poteri se la uccidi>> mio padre era terrorizzato per giocare una delle sue ultime carte: ricordarle dei miei poteri.
<<ho saputo che ora come ora non li ha>> come fa a saperlo? mi giro verso mio padre, lo vedo nel panico più totale.
<<quindi la sto solo aiutando>> continua, puntandomi nuovamente la pistola contro.
Ho una sensazione bruttissima, mi ricordo improvvisamente del sogno che mi perseguita da diverse notti. Qualcuno morirà, o gli accadrà qualcosa di grave.
Jane preme lentamente il grilletto, e io chiudo gli occhi istintivamente aspettando che il proiettile mi trapassi il cuore.
Sento il rumore dello sparo, sento urla, riconosco quello di mia madre "no no".
Un dolore lancinante mi colpisce alla spalla, che comincia a bruciarmi. Una forte adrenalina mi riempie, una strana energia mi inonda la mente, comincio a formicolare in ogni parte del mio corpo.
La guardia che mi stava trattenendo molla la presa, ma qualcuno mi arriva addosso.
Riapro gli occhi e vedo solo la ghiaia, ricoperta della neve del giorno prima, colorarsi di rosso.
Tra le mie braccia c'è mia madre, in un bagno di sangue, con gli occhi persi nel vuoto.
Mio padre si butta su di noi e comincia a piangere e accarezzare mia madre. Diego si avvicina a fatica e comincia anche lui a piangere disperatamente.
Tolgo di scatto le mani dal corpo di mia madre, mi allontano di qualche metro trascinandomi sulla ghiaia ghiacciata.
Mia madre è appena morta tra le mie braccia. Non riesco a parlare. Le mie mani tremano e i miei occhi non riescono a staccarsi da ciò che vi hanno davanti.
Mia madre è appena morta per salvarmi e io non riesco a dire una parola.
Si crea una grande confusione, sento tutto ovattato. Alzo lo sguardo per vedere l'assassina di mia madre, ma mi rendo conto che non c'è più.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Where stories live. Discover now