capitolo 45

7 1 0
                                    

(punto di vista di Naomi)
Sono passati ormai diversi giorni da quando siamo riusciti a scappare dalle grinfie di Jane.
Simon fortunatamente si sta riprendendo in fretta, io mi sento un po' strana a dire il vero.
Sono un paio di notti che non riesco a dormire, o se dormo faccio sogni strani; ho un aspetto tremendo infatti.
Mio padre sta insistendo molto sui miei poteri, ma non capisco il perché; prima diceva che sarebbero tornati e di stare tranquilla, ora mi fa esercitare ogni giorno. L'unica cosa che ho capito è che i miei poteri non torneranno facilmente, o non torneranno proprio.
<<Basta papà è inutile>> dico esausta, dopo l'ennesimo tentativo
<<scusa piccola, ma dobbiamo fare qualcosa per farli tornare>>
<<e se li avessi persi?>>
<<è impossibile>> <<non saresti qui>> dice pensieroso <<oggi pomeriggio incontrerai una veggente>>
<<cosa??>> è assurdo, mio padre non sopporta le veggenti, crede siano delle ciarlatane.
<<Incontrerai Maya, la donna che aveva predetto dei tuoi poteri quando eri ancora in grembo>>
<<è proprio necessario?>> <<dovevo vedermi con i ragazzi pomeriggio>>
<<vi vedrete più tardi, non durerà molto>>
<<va bene>>

———————

L'incontro con la veggente avverrà nell'ufficio di mio nonno.
Maya è una donna molto anziana, ha tutti i capelli bianchi, viso dolce e rugoso, occhi azzurri infossati dalle occhiaie.
<<principessa, è un onore incontrarvi>> dice l'anziana prendendomi le mani e avvicinandole a se, ho subito l'istinto di toglierle, non so perché.
<<scusate>> dico, porgendole le mani.
<<non preoccupatevi>> dice con un tono di voce dolce e rassicurante.
Mio padre e mio nonno sono lì seduti assieme a noi, che guardano tutto con attenzione. Mi sembra assurdo tutto questo.
<<i tuoi poteri ragazza, sono di una forza che neanche immaginate>> dice solo; era evidentemente pazza, se era una veggente, sicuramente lo sapeva che li avevo persi, no?
La donna continua a massaggiarmi i palmi delle mani tenendo gli occhi socchiusi.
<<loro sono ancora qui... con te>> mi sa leggere nel pensiero?
<<come posso fare per riaverli?>> chiedo, ma lei non risponde e continua a toccarmi, stavolta i polsi.
<<chiudete gli occhi principessa>> dice; io tiro un'occhiata a mio padre che mi incita a fare quello che mi è appena stato chiesto.
<<i vostri poteri sono dentro di voi, più forti che mai>> <<dovete fare attenzione però, quando si sprigioneranno sarete in grado di controllarli?>>
sinceramente, sono spaventata, non da quello che sta dicendo, ma dalla situazione in se: mio padre crede che queste cose siano ridicole, perché insiste?
<<i poteri riavrai ma per mano di un sacrificio piangerai>>
la donna dice queste ultime parole e io tolgo le mani a causa di una piccola scossa che mi fa sobbalzare.
<<basta, scusatemi, è troppo>> dico alzandomi da quella tavola.
<<Naomi siediti>> mio nonno mi ha appena rivolto la parola
<<perché?>> chiedo
<<siediti>> dice solo;
Mi siedo, e guardo la donna di fronte a me, che è rimasta con gli occhi socchiusi.
<<principessa, dovrete essere molto forte>> <<cose terribili accadranno>>
Mi giro a guardare mio padre, mentre la donna continua a delirare; lui è semplicemente scioccato, ma non so se per le cose che aveva appena sentito o per la scena a cui sta assistendo.
La donna dopodiché si alzò e prende in disparte mio nonno. Mentre i due vanno nella stanza dietro l'ufficio a parlare io rimango con mio padre, che sembra piuttosto scosso.
<<non crederai davvero a ciò che ha detto quella donna, vero?>> mi guarda impassibile senza rispondere.
<<papà? ei!>>
<<scusa amore sono solo un po' confuso, puoi andare dai tuoi amici se ti va>>
<<papà penso di meritarmi delle spiegazioni>>
<<che spiegazioni?>>
<<sei strano ultimamente>>
non risponde subito, e tornarono gli altri due intanto.
Mio nonno ringrazia Maya per essere venuta e mio padre le stringe la mano.
Prima di andare l'anziana si avvicina a me per stringermi la mano e salutarmi.
Quando le stringo la mano sento una strana sensazione, la mano comincia a formicolarmi e il cuore inizia a battermi all'impazzata; provo a far finta di nulla ma mio padre si è accorto del mio
cambio di espressione.
<<arrivederci>> dico, e la donna esce dalla stanza accompagnata da mia madre che abbiamo appena incontrato fuori dalla porta;
<<potete spiegarmi che sta succedendo?>> chiedo
<<niente Naomi, stiamo solo cercando di capire perché i tuoi poteri non tornano>> risponde mio nonno;
<<appena la donna ti ha stretto la mano hai cambiato espressione in viso>> <<perché?>> mi chiede mio padre invece;
<<niente>> dico, ed esco da lì.

Naomi Evans - la profezia del sacrifico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora