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"Felix, mi dispiace per tutto. Forse mi piaci... no cioè... non forse, sicuramente... ma non sicuramente..." hyunjin era a casa da solo quella mattina. Stava pensando a cosa dire a felix, a come dirglielo.
Allora si mise davanti allo specchio e iniziò a parlare a se stesso, ma era confuso.
Confuso perché voleva sapere se tutto quello che provava per lui era reale.

Cosa facevano agli appuntamenti, le persone come chiedevano alle altre di uscire?
"Felix, che ne dici di un appuntamento? Che ne dici di uscire assieme?"
No, non andava bene.

Hyunjin era sempre stato un ragazzo amorevole e gentile con gli altri, e questo era il principale motivo del fatto che odiasse l'amore.
Alle superiori non era attraente come è ora - almeno così le ragazze dicevano - e lui non sapeva ancora di essere bisessuale.
Quindi, in terzo superiore, era un ragazzo con tanti dubbi, una grande voglia di innamorarsi e di fare esperienza.
Ma il destino non aveva scritto questo per lui. Anzi, aveva letteralmente scritto il contrario.
Non solo le ragazze non lo calcolavano proprio, ma se mai lo calcolavano, e poi ci si mettavano assieme, lo lasciavano poco dopo. Lo definivano "un passatempo". Non aveva mai fatto nient'altro. Non aveva fatto mai un passo avanti verso qualche sua cotta, quindi in questo momento non sapeva come gestire la situazione.

"Hyunjin, sono a casa!!" Era così impegnato a parlare davanti allo specchio ed era così sovrappensiero che non si era accorto della porta.
Scese di corsa le scale. Non vedeva l'ora di vederlo.
"Ciao felix!" Sorrise quando lo vide. Fu così naturale che felix arrossí quando lo notò.
"Allora? Quanto hai preso all'ultimo esame?" chiese Hyunjin, curioso.
"29...per poco non mi hanno messo trenta. Che palle."
Felix si rimise il giubbotto sconsolato. Il suo stomaco brontolava.
"Hai fame?" Hyunjin gli si avvicinó, cingendogli la vita.
Come una coccola a un gattino, felix ebbe la necessità di guardarlo negli occhi.
"No...cioè, si, ma non posso mangiare. Devo incontrarmi con i ragazzi per fare delle modifiche al powerpoint"
Hyunjin lo strinse a se, facendogli sentire tutto l'amore che in quel momento voleva comunicargli.
"Va beh, io devo andare" e felix cercó, senza risultati, di sciogliere l'abbraccio di Hyunjin.
"Aspetta... prima di uscire..." voleva dirglielo. Voleva parlargli, ma non era ancora convinto.
Gli si avvicinò e gli poggió le sue dolci labbra sulla fronte.
"Buona giornata" disse timido.

Hyunjin uscì con il suo gruppo di amici. Non aveva minimamente pensato a changbin per un po', ma quando vide jeongin, fu la prima cosa che gli venne in mente.
"Jeongin, mi devi raccontare che cazzo hai fatto l'altra sera con Changbin" disse diretto, quando rimasero da soli.
Jeongin rise. "Scusami, quella sera è stato imbarazzante" rispose.
Hyunjin alzò gli occhi al cielo. Gli mise due mani sulle spalle.
"Devi assolutamente dirmi che cosa..."
"Ci siamo baciati per sbaglio. Non era voluto...era solo... un momento così per entrambi. Lui con un ragazzo e io con la ragazza con cui mi sentivo.
Alla fine, dopo un paio di giorni, ho conosciuto una ragazza che mi potrebbe interessare, quindi ci sto provando con lei"
Hyunjin rimase interdetto per un po'.
Il tempo di capire che il suo più grande incubo non era finito, che felix poteva ancora appartenere a Changbin.
E sapeva che changbin si sarebbe fatto avanti, una volta per tutte. Ora che lo aveva visto baciarsi con felix, sapeva che avrebbe chiesto spiegazioni.
E ora sapeva perché changbin aveva chiesto a felix di uscire.

Tornó a casa, ma felix ancora non c'era.
Si stese allora sul divano, aspettandolo. Ma si addormentó prima del tempo.

Felix invece era andato a studiare con gli amici. Quando era tornato a casa, Hyunjin ancora non era tornato.
In quel momento, changbin gli scrisse.
"Felix, sono vicino casa tua. Possiamo vederci per parlare?"
Sentiva la voce di Hyunjin nella sua testa.
Non andare. Non andare. Tu sei mio.
Ma doveva andare. Doveva affrontarlo, dirgli una volta per tutte che non era più giusto.
Allora si dirisse nel posto giusto, e Changbin gli sorrise quando arrivó.
" Ciao felix. Mi... mi volevo scusare per l'altra sera. Sono stato uno sprovveduto."
Felix sorrise imbarazzato.
"Fa nulla, baciarsi non è... non ha per forza un significato. A volte lo facciamo per repressione..."
"lo so" disse changbin interropendolo "ed è quello che è successo. I-io... io ho davvero una cotta per te. Tu mi piaci tanto."
Disse. Felix dovette abbassare lo sguardo.
"Mi dispiace. Lo so che ora stai con Hyunjin, però..."
"Io..." disse felix. Non sto con Hyunjin, ma ci spero. Non mi ama, ma ci spero.
"Tranquillo, capisco. Non c'è bisogno di specificare. Volevo dirti solamente che avrei tanto voluto una possibilità ma non sono il tipo di persona che si mette in mezzo." Gli diede una pacca sulla spalla.
Odiava vedere changbin in quel modo, perché lo conosceva da un po.
Non sopportó quell'espressione, e allora lo abbracciò.
"Mi dispiace. A me piace Hyunjin"
Changbin annuì e basta. "vi auguro il meglio. Davvero." E sorrise.
Stava nascondendo un immenso dolore che lo stava facendo ammalare. Si diffondeva.
Nessuno lo fermava.

Felix Tornó a casa e Hyunjin stava dormendo sul divano, ma si svegliò non appena la porta si aprì.
"Hyunjin... mi dispiace, ti ho svegliato." disse mentre posava il giubbotto.
"No, fa nulla. Sei tornato ora?"
Felix voleva davvero mentirgli, ma gli uscì naturale "No. Changbin e io abbiamo parlato. Abbiamo chiarito"
Hyunjin balzó in piedi. Lo prese per le spalle e lo giró per guardarlo negli occhi.
"Felix... che ti ha detto?"
"ma perché ti interessa così tanto?!" Felix tolse le mani di Hyunjin dalle sue spalle.
"Non prendermi in giro" disse l'altro "è normale che mi interessa, tu sei..."
"No, non sono tuo, hyunjin!" urlò.
Forse stava esagerando.
"Felix, io... io..." non sapeva come dirglielo.
Felix posò l'ennesima volta il giubotto e salì le scale.
Si era davvero scocciato di essere trattato come se fosse l'ultima ruota del carro.
"Felix, io credo che tu mi piaccia!" urlò Hyunjin.
Felix si fermó all'istante e si giró a guardarlo da sopra le scale.
"Eh?" disse. Le sue gambe si fecero gelatina e si mise in ginocchio.
"Felix?" hyunjin lo raggiunse correndo sulle scale.
"Non mentirmi, Hyunjin. Fa così male..." stava piangendo.
"Non sto mentendo..." disse Hyunjin.
"Non ci credo" felix si asciugò le lacrime con la mano.
Hyunjin allora lo guardó negli occhi. Gli alzò il mento e disse "Guardami. Io non sto mentendo"
E allora felix capi che non stava mentendo.
Così una lacrima gli rigó il volto e felix la asciugó.
Sorrise. Non era mai stato così felice.

ᴹʸ ᵈⁱᶜᵏ ⁱˢ ʸᵒᵘʳ ᵖᵃˢˢⁱᵒⁿ || ʰʸᵘⁿˡⁱˣOnde histórias criam vida. Descubra agora