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APPUNTAMENTO. APPUNTAMENTO.
Felix riusciva a pensare solamente a quello. Guardava l'orologio e si sfregava le mani nervosamente, aspettando solo l'orario in cui hyunjin e lui si sarebbero visti nel salotto per andare assieme in questo ristorante sofisticato. 

Un locale sofisticato frequentato da qualche celebrità coreana, che ovviamente rendeva il tutto ancora più interessante. E poi, come ciliegina sulla torta, non poteva mancare la discoteca. Le luci stroboscopiche che quasi nuocevano alla vista e la mandria di gente che sollevava le braccia a tempo di musica. L'aveva organizzata il locale dove andavano a mangiare.

Felix, dopo aver finalmente guardato l'orologio, forse per la ventesima volta, vide l'orario 19:30 e scese di corsa le scale. 
Hyunjin era ben vestito, una camicia e dei pantaloni comodi ma abbastanza eleganti. Un sorriso sul volto, come se fosse convinto di qualcosa, anche se felix non sapeva di cosa. 

Hyunjin aveva pensato molto a ciò che avevano fatto nel corso degli anni, ma non aveva mai pensato alle conseguenze, fino a quel giorno. Fino al giorno in cui, per la sua immaturità, si era ritrovato a provare dei sentimenti per il ragazzo, che ora era di fronte a lui, con un completo nero.
Era succulento ai suoi occhi, un bocconcino saporito, ma si doveva trattenere, o meglio, doveva trattenere l'impulso di fare quello che faceva sempre. Saltargli addosso fino a fargli gemere il suo nome.

"allora, andiamo?" disse, scendendo gli ultimi gradini. Hyunjin ci mise qualche secondo a rispondere, forse perché ammaliato dalla vista di felix vestito completamente in nero, con solo una giacca, e sotto la giacca una maglia fatta come una rete, ma completamente brillantinata ovunque.
"certo, andiamo. Guido io." disse, prendendo le chiavi della moto. 
Perché si, Hyunjin aveva una bellissima Ducati Monster nera, opaca. 
Se ne vantava con tutti, non solo per via del prezzo esorbitante che aveva pagato, ma anche per la presenza che dava. 
"vuoi prendere davvero la moto? Io non ci salgo da un bel po' " disse felix, timoroso. 
hyunjin sorrise e gli passò il casco "mettitelo e basta, andrò più piano del solito, così non ti spaventi" 
Felix sorrise. Forse non gli dispiaceva arrivare fino al locale con un bel ragazzo seduti, o meglio, abbracciati sulla moto.
Felix la considerava come una proposta sconcia, ma non perché pensasse male, ma perché la moto rende sexy anche il più brutto di tutti. Sotto il casco, sicuramente.
Ma a parte quello, su quella Ducati Monster nera opaca c'era Hwang Hyunjin, dio del sesso - almeno per felix - e bellissimo da far svenire.

Si sedettero al locale con la prenotazione, e Felix dovette ammettere a se stesso che sentire il nome di Hyunjin da quella donna lo aveva fatto quasi eccitare. 
"lei è...?"
"hwang hyunjin"
"oh...eccovi Hyunjin e Felix, giusto?"
L'aveva detto con così tanta convinzione che la voce gli parve velata, come quando lui lo chiamava al suo orecchio mentre lo facevano. 
Si sedettero poco dopo, e mangiarono del buon cibo, conversando poco e niente. 
C'erano più sguardi, più contatti fisici come una buona mano sulla coscia, l'altra intrecciata a quella dell'altro sul tavolo, sorrisi condivisi e punte dei piedi che si divertivano a toccarsi a vicenda. 

La serata vera e propria iniziò quando felix  e hyunjin iniziarono a ballare per via della musica della discoteca. Non c'era un tema preciso, non c'erano limiti ai drink che potevi ordinare. 
insomma, stavano praticamente urlandogli di fare ciò che volevano, e l'atmosfera era perfetta, quasi come se fosse adatta a loro due. 
Luci che facevano male alla cornea, movimenti visti a scatti o addirittura a stento, ma una cosa sicura c'era: le mani di hyunjin sui fianchi di felix. 
Bellissimi, come li conosceva già. 
Sapeva già quanto fossero sinuosi e si permise di percorrerli, scendere sul sedere e strizzarlo piano, per poi congiungersi con le sue labbra. Si avvicinò all'orecchio di felix, e anche se urlò, felix lo sentì a malapena 
"scusami, se volevi qualcosa di romantico..." disse, riferendosi sicuramente alla toccata di culo alquanto esplicita.
"va bene, hyunjin" continuò felix "puoi farmi quello che desideri"
A quella frase, hyunjin lo baciò. 
La musica in quel momento era così forte che hyunjin non riusciva a capire se nei drink che aveva bevuto c'era una droga - come LSD, che tipicamente non causa "allucinazioni" ma amplificazione sensoriale ed emotiva, esperienze mistiche e spirituali, cambiamenti nella percezione di sé e della realtà. - oppure che la droga di quella sera fosse felix.
"seguimi, allora" ma anche se felix avesse provato a ribattere, non avrebbe potuto, perché hyunjin lo aveva trascinato nel bagno senza che potesse fare o dire nulla per ribattere. 
Lo sbatte' al muro e gli tolse i pantaloni. 


Dovevano fare presto, bastava anche solo una volta.
Hyunjin non aspettò consensi, appena la sua zip fu abbassata da felix e la sua erezione liberata, gliela infilò dentro senza pietà e felix urlò per il dolore, ma la mano grande di hyunjin gli tappo' la bocca.
"shhhhh, altrimenti ti sentiranno..." disse, iniziando a scoparlo in piedi. 
Lo sentiva pulsare dentro di lui, lo sentiva crescere, mentre hyunjin sentiva una stretta forte, evidentemente per via del fatto che lo avesse messo dentro quando felix era completamente asciutto, ma non gli importava.
Dovevano fare presto, perché non dovevano essere scoperti. La musica appariva ovattata, le orecchie sembravano tappate e il contesto - ovvero il fatto che fossero in un bagno del cazzo, puzzolente e sicuramente scomodo - non aiutavano hyunjin, ma l'espressione sul volto di felix gli bastava. 
Quella strana ma bellissima espressione contorta dal puro piacere di essere scopato, dal puro piacere di volerne sempre di più, di chiedere di farlo venire. 
Gli bastava quella. 
"h-hyunjin..." e poi, con che voce glielo disse. Era così debole e bassa che hyunjin parve stimolato ancor di più. Chiuse gli occhi e si fece forza, aumentando la velocità delle spinte, amando sempre di più quel momento, quella giornata. 
Venne dentro di lui, e venne molto. Forse perché era in piedi. 


"hyunjin..." felix ansimava, cercando ossigeno. Fu bello guardarlo e dirgli "continuiamo quando decidiamo di tornare a casa, amore mio" disse hyunjin
Felix gli rivolse uno sguardo confuso e interrogativo.
"come mi hai chiamato?" era incredulo
"amore mio..." ripeté hyunjin.
Allora non aveva sentito male. Gli prese le guance e lo baciò d'istinto. 
"ti amo anch'io" disse felix e sorrise.
Hyunjin gli mise le mani sui fianchi. "sapevo che ce l'avrei fatta"
Di nuovo, felix lo guardò confuso.
"a fare cosa?" disse.
"a capire che cosa provassi per te"


ᴹʸ ᵈⁱᶜᵏ ⁱˢ ʸᵒᵘʳ ᵖᵃˢˢⁱᵒⁿ || ʰʸᵘⁿˡⁱˣDove le storie prendono vita. Scoprilo ora