(ITA) KUROKO NO BASKET ONESHOTS

KUROKO X SISTER!READER - FAMILY

Hello! Come state? Oggi torno con una storia su Tetsu, visto che non compariva da un bel po', e ho pensato a una storia piuttosto particolare. Spero vi piaccia! <3

Quando hai scoperto che entrambi i tuoi genitori se n'erano andati per sempre, la vita tranquilla e felice che avevi sempre condotto si è interrotta in un soffio. Ricordi ancora le lacrime di tua zia, quand'è entrata di corsa a casa tua con la tremenda notizia, e ancora meglio ricordi le tue. All'età di soli nove anni hai dovuto sperimentare il dolore di una perdita simile: l'incubo di ogni bambino. Tua madre e tuo padre erano usciti di casa solo per pochi minuti, ma un veloce salto al supermercato dietro l'angolo è stato sufficiente perché un pirata della strada te li portasse via per sempre. Tua zia, l'unica parente stretta che hai, non ha potuto prendersi cura di te a lungo con il suo stipendio da centralinista; quindi eccoti qui, in lacrime davanti alle porte dell'orfanotrofio in cui trascorrerai chissà quanti anni della tua vita. Ti aggrappi ai pantaloni di tua zia con ogni forza che hai in corpo, ma non è sufficiente a trattenerla. In men che non si dica lascia al direttore le tue poche cose ed esce dall'edificio, mentre tu vieni indirizzata in un grande stanzone: la camera comune, dove dormirai insieme agli altri bambini. Con un pianto incessante ma sommesso per non farti sgridare sistemi ciò che possiedi e cerchi di abituarti al nuovo ambiente.

"Sei nuova?" – chiede una voce.

Girandoti noti un ragazzino con i capelli e gli occhi celesti.

"Sì."

"Come ti chiami?"

"(Cognome e nome). Tu?"

"Io sono Kuroko Tetsuya."

"Sei qui da tanto?"

"Non ho ricordi di essere mai stato in un posto diverso."

La sua risposta ti lascia in corpo una sensazione che non sai descrivere o categorizzare: è uno strano intruglio di pietà e compassione nei suoi confronti, ma anche di sollievo nel non essere stata sfortunata come lui, e di grande preoccupazione: è qui da tutta la vita, eppure non è ancora stato adottato.

"Non ti consiglio di lasciare il tuo orsetto sul letto, gli altri bambini te lo ruberanno subito." – ti dice mentre osserva i tuoi gesti – "Ti consiglio di nasconderlo sotto il cuscino, così penseranno che la protuberanza sia il pigiama appallottolato e non lo toccheranno."

"Ho capito. Grazie del consiglio."

Dopo qualche minuto di silenzio tombale, gli fai la domanda che ti eri riproposta di evitare in preda alla curiosità.

"Senti... come mai sei qui da così tanti anni ma non sei ancora stato adottato?"

"Perché io sono come un'ombra. Le persone non si accorgono di me, a volte è come se non fossi nemmeno presente; quindi, quando dei genitori vengono per adottare un bambino, il direttore si dimentica che io sono ancora qui."

Le sue parole ti lasciano spiazzata e in un nanosecondo maledici la tua lingua lunga, non solo per aver costretto Kuroko a parlare di un argomento così intimo e doloroso, ma anche per aver peggiorato ancora di più le tue aspettative su questo posto.

***

I giorni seguenti sono un vero strazio per te, che non riesci ad accettare la perdita dei tuoi genitori; continui a sperare che un giorno torneranno da te e ti accoglieranno tra le loro braccia sussurrandoti che è tutto a posto, che era solo un brutto scherzo. I pasti lasciano decisamente a desiderare: nulla in confronto ai manicaretti che tua mamma preparava ogni giorno. Inoltre, nonostante l'avvertimento, il tuo pelouche è diventato di dominio pubblico nel giro di una settimana, lasciandoti praticamente priva dell'unico oggetto che ancora ti legava a casa. Il solo conforto che hai avuto – ma che è stato fondamentale – è provenuto proprio da Kuroko: un ragazzo taciturno e serio, ma anche educato e molto sensibile. Con il passare degli anni, per quanto tu ti sia fatta diversi amici, lui ha sempre avuto qualcosa in più: è per te come un fratello maggiore, che sa sempre consigliarti al meglio e capire i tuoi sentimenti. Un giorno sei riuscita a dirglielo, a spiegargli quanto lui per te sia importante, e anche lui ha affermato di vedere in te la sorellina minore che ha sempre desiderato ma che non ha mai avuto.