1. Siamo davvero felici?

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Ora che l'ho rivisto dopo tre anni, da quando le nostre strade si sono separate, Inui non sembra più lo stesso.
Con grande gioia ci siamo tutti finalmente riuniti al matrimonio del nostro Takemichi con la sua amata Hina. È presente ogni membro di quella che una volta era chiamata Tokyo Manji Gang, detta più comunemente Toman.

Sono entusiasta di vederci tutti di nuovo insieme, radunati in un giorno così importante.
Alla fine ognuno ha inseguito il proprio sogno, tutti sembrano avere un futuro compromettente che li aspetta.

Siamo felici, felicissimi.
Non comprendo però il nodo che mi si è formato dentro da quando non l'ho rivisto più. E in questo giorno, quando i miei occhi hanno incontrato i suoi, mi è sembrato che questo fottuto nodo abbia cominciato a stringersi.

Durante la celebrazione cerco di rimanere concentrato, ma vedendo la sua chiara chioma tre posti avanti a me mi è quasi impossibile sorridere ai due giovani sposi nel loro giorno felice.

Inui. Mi ripeto il suo nome nella testa tante di quelle volte che quello stesso sembra divenire fastidioso dentro di me, ho il bisogno di farlo uscire, di pronunciarlo con le mie labbra.
E così faccio.
Quando però sento la mia voce dire il suo nome mi pento, pensando che non l'ho solamente mormorato.
Trasalisco quando vedo Inupi voltarsi di lato, cercando qualcosa o qualcuno tra i banchi.

Mi avrà sentito?
Prego di no, percepisco il mio volto accaldarsi, i pensieri confondersi. Lo guardo. Lo fisso. Scuoto la testa, deglutisco e spazzo via ogni sentimento verso di lui.
«Tutto bene?» Mi domanda Kisaki, il mio amico e socio in affari da ben tredici anni, guardandomi da dietro le sue sottili lenti.
«Sì.» Affermo nell'immediato «Tutto bene.»

Non ho mai confessato a nessuno del vero rapporto tra me e Inui. Tutti sanno che era stato il mio più caro amico d'infanzia, che mi ero innamorato di sua sorella Akane e che lei era disgraziatamente deceduta per un incidente. Ma solamente lui sa il mio più profondo segreto. Quello che ogni volta che lo guardavo, dopo la morte di Akane io vedevo in lui il viso di lei e questa cosa mi ha tormentato per tutti gli anni a seguire.
Forse è soprattuto per questo che ho preferito chiudere i ponti con lui.

Ma allora perché adesso ho timore a guardarlo? Perché il mio cuore ha un ritmo irregolare pensando di averlo di nuovo accanto? Non penso più ad Akane da anni, sono riuscito a dimenticare il dolore che ho provato per la sua perdita.
Difatti Inui non me la ricorda più. Ora non vedo Akane tre file di banchi davanti a me.
Vedo lui. Solo lui.

Ma se provavo qualcosa per lei, perché in questo momento sento di provare qualcosa per lui?
Ovvio che mi sbaglio, io ero innamorato di Akane. Eppure ora sto pensando a lui, non a lei. Eppure voglio guardare lui.
Odio guardarlo.
Eppure...

A celebrazione finita non mi sento meglio. Peggio in realtà, sapendo che si darà presto inizio ai festeggiamenti e che non avrò più modo di ignorarlo. Ci spostiamo al luogo del ricevimento. Io e Kisaki salutiamo tutti con calore.
Quando il mio socio in affari si ferma a chiacchierare con Mikey io mi dileguo da quella conversione e comincio a cercare Inui con gli occhi. Non so perché lo sto facendo, ma non c'è stato attimo da quando l'ho rivisto che non ho pensato a lui.

D'improvviso lo vedo e sgrano gli occhi. Sembra sorridere dolcemente a Tanju e a Shinichiro, mentre sono occupati in una piacevole conversazione. Poi volta distrattamente lo sguardo alla sua sinistra, dove sono io. Incrocia i miei occhi e io mi sento mancare.

Un istante dopo mi si para dinnanzi la mia visuale la faccia di Baji arrossato sulle guance (probabilmente già brillo) che mi saluta caloroso.
«Ohi, Koko che mi dici? Rivelami il segreto di come continui a sopportare quel pazzo incoerente di Kisaki.» esclama ridendo.
Ancora scombussolato e col cuore in gola spiaccico qualche parola confusa, con un forzato sorriso sul volto.
Baji fa per rispondermi, quando subentra Chifuyu che lo sorregge da sotto le braccia, con il viso mortificato.
«Perdonalo, Koko. Sono dieci minuti che siamo arrivati e già si è messo a discutere col cameriere perché non voleva servigli dell'altro Champagne.»

Quella stramba situazione mi fa finalmente dirottare i miei pensieri malinconici a qualcosa di più allegro.
«Sembrate quasi una coppietta di sposini voi due, lo sapete?» Dico io, ridendo.
I due mi guardano negli occhi e posso ben notare come la pelle fin troppo chiara di Chifuyu assume velocemente i colori rosei del volto del suo compagno.
Baji squadra il corpo dell'amico con malizia, mostrando poi la lingua che si faceva spazio tra i denti.
A quello sguardo Chifuyu arrossisce ancora di più e comincia così a fissare me col volto sudato «Ora è meglio che lo porti via per fargli superare la sbronza, ci vediamo dopo Koko?»
«Si, a dopo, ragazzi!»

Lì vedo allontanarsi bisticciando, mentre Baji si sorregge all'amico e gli sussurra qualcosa all'orecchio che fa diventare Chifuyu rosso come un pomodoro. Sorrido e penso che quello che ho detto prima.
Una coppia di vecchi sposini.

Solo ora mi accorgo di essere rimasto da solo. Allungo lo sguardo e mi sento il cuore mancare di un battito quando sorprendo Inui intento a guardarmi.
Lo guardo anche io e lui non si impegna a distogliere lo sguardo, anzi i suoi occhi continuano imperterriti, seppure da lontano a squadrare il mio corpo da capo a piedi.
Inizia a formicolarmi il ventre, ma riesco a scacciare subitamente questa sensazione dentro di me.

Ormai è diventato impossibile ignorarci, così muovo il passo lentamente verso di lui, fino a trovarci a meno di un metro di distanza.
«Ehi, Inui!» Esclamo sorridendo e alzando un braccio.
«Koko.» Dice lui.
La sua voce, il mio nome sulle sue labbra.
Non vedendolo muovere un solo muscolo facciale deglutisco, pensando che sarà forse la conversazione più difficile della mia vita.

«Come va il lavoro? Ti piace cooperare con Shinichiro?» Gli chiedo, mantenendo sicuramente un'espressione da ebete.
«Sono solo il suo assistente, ma sì, non mi dispiace lavorare con lui. Mi guadagno da vivere.»
Annuisco e gli permetto di continuare.
«E tu, invece? La tua TK & CO' con Kisaki sta fruttando parecchio. Vi vedo sui giornali.»
«Mi segui?» Gli domando di getto, ma me ne pento subito.
«Talvolta, quando mi capita di passare davanti al giornalaio e vedere la tua faccia sul giornale.»
«Wow, beh...sì, sta andando bene con Kisaki. Ce la caviamo bene, ecco.»
Lo sguardo di Inui si concentra dietro di me, vedendo il mio socio parlare ancora con Manjiro.
«Sembrate un'ottima squadra.» Dice impassibile, mentre i suoi occhi tornano su di me.
«Lo siamo. Lavoriamo bene insieme.»
«Mi fa piacere.» conclude distogliendo lo sguardo.

Ci sono degli attimi imbarazzanti di silenzio tra noi e non so più come proseguire quella tormentata conversazione.
Dal suo volto posso scrutare che non sembra molto propenso a riprendere la parola, anzi forse addirittura trova spiacevole avermi davanti.
Preferisco chiudere qui la questione per il momento.
«Bene, forse è meglio che io ora...»
«Sei sparito.» mi interrompe facendomi perdere un altro battito cardiaco.
Lo guardo. Inui tiene lo sguardo puntato per terra, mentre le sue mani si nascondono dentro le tasche della giacca.

«Inui io, ecco...ho avuto molto lavoro da fare in questi ultimi anni.» Mi rendo conto che forse la mia capacità nel mentite in questo momento sta vedendo molto meno «Sai, la società è cresciuta solo nell'ultimo anno e io e Kisaki siamo stati sommersi di lavoro.»
«Immagino sia così.»
Sa che sto mentendo, mi conosce troppo bene. Ma sono troppo orgoglioso, così lo ripago con la stessa moneta.
«Anche tu però non è che ti sei fatto sentire.» borbotto.

Lui mi fissa con occhi rigidi e poi fa una cosa che non mi aspetto. Si avvicina col busto, la distanza tra i nostri volti si accorcia rapidamente e, mentre deglutisco lui si ferma a pochi centimetri dal mio viso e mi fissa con le sue iridi impenetrabili e le sopracciglia serrate.
Io sbatto le palpebre più volte, non rendendomi ben conto della situazione, fino al momento in cui apre bocca.
«Sei felice, Koko?»
«C-come?»
«Rispondimi.»
Non capisco dove vuole andare a parare «Beh, i-io...»
«Non mentirmi.»

Ho paura di quello sguardo, ho paura di quelle iridi, ho paura di lui.
Ma allo stesso, fottuto tempo, mi innamoro di quello stesso sguardo, mi innamoro di quelle stesse iridi, mi innamoro di lui.
Merda.

«Inui.» soffio con le labbra.
«Dimmi, Koko.»
«Siamo davvero felici?»

...

Spazio autrice:
Ricomincio col "botto" e no, Bakugo non c'entra. Comunque spero che il primo capitolo vi piaccia e neh...ci vediamo presto col prossimo!

Dove il mondo non ci tocca - Koko x InuiWhere stories live. Discover now