Sento la testa completamente pesante, non avevo un dopo sbronza da anni ormai.
Mi giro e riconosco la cella, mi alzo sbuffando e vado verso la porta -dove ormai ho imparato la posizione esatta anche senza vederla -
Io: "Ditelo che ormai è diventata questa la mia stanza" -dico urlando -
Sento la porta aprire e Tony entrare a braccia conserte, seguito da Fury e Maria.
Io: "Salve, posso restar da sola con Jack Sparrow?"
Tony: "No" -dice con voce ferma-
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, poi resto a guardare Fury, che ha un'espressione seria e decisa.
Io: "Dobbiamo parlare, Fury. Sono stanca di non sapere le cose" -dico, mantenendo il contatto visivo -
Fury: "Stark, Hill, potete andare, ci penso io a lei, non può farmi niente lì"
Dopo un attimo di esitazione, i due escono dalla porta lasciandomi sola con lui.
Fury: "Cosa c'è?"
Io: "Voglio risposte."
Fury: "Quali?"
Io: "Mi hai detto di non interferire, come faccio se le cose che so non accadono?"
Fury: "Accadranno"
Io: "Quando?"
Fury: "Questo non posso dirtelo, non posso dirti il futuro"
Io: "Okay allora dimmi il passato, perché son stata catapultata qui?"
Fury: "Tu sei la nostra spia migliore, ti abbiamo dato una possibilità"
Io: "Io non sono una spia! Son cresciuta in un paese distante km da qui, per me eravate solo dei film e basta"
Fury: "Questo è quello che ricordi tu."
Io: "Allora spiegami, perché mi succedono cose che non so spiegare! Mi succedono in presenza di altri, altri che vogliono spiegazioni perché sono ignari di tutto ciò e io non so darle!"
Fury: "Chi intendi per altri?"
Io: "Nat."
Fury: "Non devi portare nessun membro della squadra nel tuo mondo, sei impazzita?" -dice avvicinandosi alla cella e parlando a bassa voce -
Io: "E come so che è il mio mondo se non so neanche riconoscerlo? Ho ricevuto una chiamata dalla tua spia sotto copertura, risalente a giorni se non mesi fa. Sai invece cosa mi ha detto quando l'ho incontrata nel mio mondo? Che erano passati due giorni." -dico, imitando il suo tono di voce -
Fury: "Il tempo scorre diversamente fuori da qui"
Io: "Spiegami perché Nat e gli altri hanno dei ricordi che io non possiedo"
Fury: "Non posso dirtelo, manderei all'aria l'intera operazione"
Io: "Sono una cazzo di operazione adesso?!" -dico sbattendo il pugno contro il vetro -
Fury: "Avrai le risposte, adesso pensa solo a gestire la tua rabbia, non vogliamo casini" -dice allontanandosi e avvicinandosi alla porta -
Io: "Chi è mio padre?"
A quella frase si arresta sul posto e mi guarda.
Io: "Wanda mi ha mostrato ciò che ha detto Visione, dice che mio padre ha promesso il mio potere a qualcuno"
Fury: "Il tuo potere?"
Io: "Devo parlarne con lei, per aver più risposte"
Fury: "E perché mi chiedi l'identità di tuo padre?"
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Roma-New York
FanfictionSalve! Questa è la prima storia che scrivo, come vedete dalla copertina la storia tratta di una ragazza, Valentina, che entra nel mondo degli Avengers, ma non in un modo classico. Lei non è a New York, non frequenta scuole lì e non si nasconde per i...