Capitolo 56

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*Non può essere lei* 

*Ma.. Lei è lì..* 

La cella si apre, con il bottone premuto dalla mia mano, che però non ho minimamente controllato io.

Sof: "Finalmente, non ne potevo più" -dice venendo verso di me -

*Non può essere lei..*

Sof: "E chi dovrebbe essere, Scott?" -dice alzando gli occhi al cielo - "Comunque, testa di cazzo, mi hai detto di buttare i miei pantaloni e invece guarda un po' cosa mi hanno fatto ritrovare?" - dice lanciandomi un oggetto, che prendo al volo - 

Lo guardo e non riesco a crederci: è il mio anello. 

*I pantaloni..* 

Sof: "I pantaloni, già" -dice con un sorriso sul volto -

La guardo negli occhi e la scruto da testa a piedi. Nella mente mi scorrono i ricordi di quel duello, finché non arriva una frase che si fissa nella mia testa: "Dov'è il Re?" 

Sofia non lo avrebbe mai chiamato così, lo avrebbe insultato e chiamato nei peggio modi, ma mai 'il Re'. Il mio sguardo è confuso e cerco di aver in mente tutti i dettagli di Sofia, quel giorno che è stata uccisa: era vestita diversamente.

Alzo gli occhi di scatto, non essendomi accorta che avevo fissato i suoi pantaloni tutto il tempo. 

*Ma certo! I pantaloni!* 

Io: "Da quanto sei qui?!" -dico andandole vicino -

Sof: "Boh, qualche ora" -dice scrollando le spalle -

Io: "Io.. Io ti ho vista morire.." 

Sof: "Sono sempre stata qui" -dice avvicinandosi, facendomi indietreggiare - "Cos.. Cos'hai?" 

Io: "Non è possibile.. Sei una specie di allucinazione? Un altro incubo?" -dico aggrottando la fronte -

Sof: "Oddio, posso schiaffeggiarti come fece Nat la prima volta?!" -dice con un sorriso a 32 denti -

Porto i miei occhi a fessura e le rispondo con tono di sfida: "Mh.. No (?)" 

Neanche il tempo di finire la frase che mi arriva uno schiaffo: "Adesso la mia vita è completa" -dice con tono soddisfatto -

Corro ad abbracciarla e lei ricambia subito, stringendomi sempre di più: "Mi sei mancata, ho lottato con tutte le mie forze, finché non ho premuto il tuo anello per sbaglio" -dice sull'incavo del mio collo - 

Io: "Ritiro quello che ho detto di buttare quei pantaloni" -dico piangendo sulla sua spalla e facendole fare una risata nasale -

Sof: "Adesso ti piacciono, eh" 

Io: "Aspetta, fammi capire" -dico staccandomi e guardandola negli occhi - "Mentre io ero a farmi quasi uccidere, tu eri qui?" 

Sof: "Allora, io ricordo di aver litigato con mio.. Walter" -dice abbassando lo sguardo - "E poi non lo so, mi ha presa di forza e mi ha buttato dentro una cella da sola" 

Sento aprire la porta con forza, facendoci sobbalzare entrambe: "Valentina!" 

*Oddio ancora lei* -dice sbuffando -

Sof: "Chi è.. Oh! Ciao bionda!" -dice sorridendo e salutandola con la mano -

*Bionda?* 

Sof: *Non è la personificazione dell'intelligenza* 

*Ma non mi dire* 

Deborah: "Oddio Sofia eccoti!" -dice correndo ad abbracciarla - "Ma non eri morta?" -dice con un sopracciglio alzato - 

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