un Ozgür particolare

113 24 7
                                    

Fu il mio primo bacio e probabilmente anche il suo perché ci staccammo imbarazzati e restammo in silenzio per l'intera notte anche se ero più che certo che ne io né lei dormiva, quando la luce filtrò dall'esterno uscii con cautela e mi spogliai tuffandomi per poi riemergere sotto la cascata fu un toccasana per la stanchezza mi voltai e la vidi sulla riva.
- ehi!
Le sorrisi e continuai a lavarmi sotto al getto freddo ma corroborante della cascata lei mi raggiunse senza rendersi conto che il suo intimo candido era reso semi trasparente dall'acqua non riuscivo a staccarle gli occhi da dosso lei sorrise e fu come una scossa che mi attraversò da capo a piedi soprattutto quando si avvicinò così tanto da sfiorarmi...
- Sei sicuro di essere un Ozgür?
Chiese senza mai staccare gli occhi dai miei...
- Beh presumo di sì perché?
Lei piegò la testa per guardarmi meglio...
- perché sei totalmente diverso da tuo fratello sia fisicamente...
Accompagnò la frase con una lieve carezza al mio petto senza rendermene conto dalle mie labbra sfuggì un mugulio di approvazione che le piacque perché me la ritrovai tra le braccia...
- un Ozgür particolare e fantastico..
Sussurrò sulle mie labbra io istintivamente leccai le goccioline sulle sue...
- Ah Alixia stai giocando col fuoco ed io...
Sospirai prima di confessare la mia totale inesperienza lei sospirò e intrecció le dita dietro il mio collo...
- io...sono vergine proprio come te e...ora che siamo in pericolo forse è il momento di provare com'è l'amore.
Le accarezzai i fianchi spostando la testa a guardarla.
- sei sicura?
Lei scosse la testa ridendo...
- non sono sicura di niente perché tu sei così dolce che penso di essere in uno strano sogno!
Spinsi i fianchi contro i suoi certo ero vergine ma non un idiota sapevo perfettamente che ne ero attratto come una falena ad una fiamma la portai verso il prato e la feci sdraiare restammo a fissarci per un tempo indefinito poi fu pura magia un incontro di bocche e mani per la prima volta mi sentii vivo non so se fu stata una cosa ben fatta o no ma dal suo sorriso compresi che le era piaciuto ci lavammo ridendo e in quel preciso istante si compì il mio destino mai sarei stato come mio padre mi voleva avrei passato la vita a difendere tutte le Alixia del mondo.
Arrivammo al porto di Istanbul che era ormai buio avevo un discreto gruzzolo in tasca avevo preso tutto il contante nella cassaforte di papà pagai un vecchio marinaio che riuscì a farci imbarcare su un peschereccio diretto in Grecia da lì sarebbe stato più facile prendere un aereo...
- Mike ma...come facciamo con i passaporti?
Le accarezzai il viso...
- non ti fidi di me?
- si che mi fido però...
La baciai zittendola...
- fidati senza però.
Le sussurrai sulle labbra e lei sospirò.
- ok!
C'era un viavai che non mi piaceva e la portai nella stiva...
- resta qui vado a parlare con Hamen!
- non lasciarmi sola Mike!
Le presi le mani
- tranquilla qui sei al sicuro e torno subito!
Corsi fuori eravamo già a qualche metro dalla banchina quando vidi mio padre e Dilan mi nascosi con l'aiuto di Hamen.
- scappi nientemeno da Ozgür?
Mi guardai bene dal dirgli chi ero...
- ho salvato Alixia da loro purtroppo non sua madre.
Dissi all'uomo che ci stava salvando da morte certa.
- Allora hai fegato ragazzo dove siete diretti?
Non mi fidavo più di tanto e quindi mentii...
- in Italia ho parenti li!
Lui si mise la pipa in bocca e annuì...
- va a riposare il viaggio è lungo!
Tornai da Alixia dopo aver dato un ultima occhiata alla mia Turchia poi scesi giù lei era ranicchiata in un angolo ma mi corse tra le braccia...
- Non lasciarmi più da sola!!!
Sorrisi tenendola stretta eravamo solo due ragazzini eppure la vita ci stava già mettendo a dura prova.
- ok te lo prometto mai più!
Il viaggio fu realmente lungo più di 3 giorni senza cibo solo acqua quando arrivammo al porto del Pireo era buio e salutai Hamen che non ci degnò di uno sguardo avevo troppa fame per pensare a quel comportamento trovammo una locanda dove c'era un unica camera ed era a buon mercato dopo aver cenato la presi per mano...
- vieni ci servono abiti nuovi!
- ma...quanti soldi hai?
- parecchi ancora ma dobbiamo ancora trovare i passaporti!
Mi guardavo attorno cauto e vidi due ragazzi che più o meno avevano la nostra età li seguii ed Alixia non capiva quando vidi  il loro albergo presi mentalmente nota della via poi feci finta di inciampare addosso al ragazzo...
- ehi attento!
Inglese...parlava inglese e per mia fortuna lo parlavo correttamente...
- no scusa guardavo la mia ragazza!
Lui la fissò e sorrise.
- fai bene è molto bella!
Riuscii a capire che erano fratelli e che sarebbero tornati in America l'indomani e questo faceva al caso mio anche se rubare non era proprio da me li invitai a cena e poi presi Alixia per mano tornando verso la locanda coi nostri nuovi abiti.
- mi spieghi cosa succede?
- ci servono passaporti no?
Lei sgranò gli occhi mentre la trascinavo verso una macchinetta per fare fototessere...
- dai ci servono foto sorridi...
Dissi ridendo della sua espressione inorridita...
- senti piccola non abbiamo altro modo mi spiace per loro ma credo se la caveranno chiamando i loro genitori piuttosto mi preoccupa salire su un aereo in realtà.
La serata greca coi due nuovi "amici" fu piacevole avevo comprato del sonnifero e fu facile metterne un po' nei loro drink e per nostra fortuna avevano passaporti e biglietti nello zaino Alixia mi aiutò a rinchiuderli in uno scantinato aperto e feci un lavoro da professionista con le nostre foto, partimmo alle 8 del mattino diretti a New York.
- Oh mio dio c'è l'abbiamo fatta!
Fece per baciarmi sull'aereo ma la fermai...
- fa la brava sorellina che ci buttano a mare per blasfemia!
Risi con lei aveva una luce così bella negli occhi neri era pura felicità che si velò forse ripensando a sua madre...furono 11 lunghissime ore ma non potevo credere che fosse tanto facile sfuggire a mio padre.

ozgür Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora