È la vita e la morte stessa cap.76

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Steve

E non riesco a dormire.

Sono disteso sul letto.

Il mio corpo è qui, ma la mia testa è altrove.

La paura di ritrovarmi una chiamata improvvisa mi spaventa parecchio.

Ed è per questo che rimango sveglio.

Per accettarmi che non arrivi.

Sono di spalle, Cam mi avvolge fra le sue braccia.

Ha le gambe intrecciate alle mie.

Nonostante notassi dal suo sguardo le mille domande che avrebbe voluto farmi, non l'ha fatto.

Si è preso cura di me in silenzio, perché sa benissimo quanto io ne abbia bisogno.

Una volta arrivati a casa siamo entrati in doccia.

Mi ha lavato i capelli, mi ha perfino messo il balsamo, come la prima volta che abbiamo fatto il bagno insieme.

Mi ha massaggiato il corpo con molta delicatezza.

Mi ha sfiorato i segni dei morsi, e i graffi sulla schiena.

Come se avesse voluto curarmi quelle ferite che lui stesso mi ha procurato.

E poi ha appoggiato la sua testa sulla mia fronte.

E siamo rimasti seduti in silenzio sul piatto doccia, senza mai dire niente.

Senza mai aprire bocca.

Nella tranquillità più assoluta.

E poi mi ha dato la mano.

Mi ha aiutato ad alzarmi e mi ha asciugato i capelli.

Mi ha viziato di coccole premurose.

Ha avuto rispetto del mio dolore.

Del mio carattere solitario.

Mi ha rispettato, nonostante morisse dalla voglia di sentirmi parlare.

E adesso è avvinghiato a me, come se mi stesse urlando, "non ti lascerò mai."

E io glielo lascio fare.

Anche perché è vicino senza togliermi la libertà di soffrire.

Senza farmi sentire in dovere di dire o fare necessariamente qualcosa.

Ma lui è ancora sveglio.

Lo sento dal suo respiro che non è ancora rilassato dal sonno.

Sta aspettando che mi addormenti per primo.

Perché non vuole lasciarmi da solo.

E io, infine, decido di rispettare anche lui.

Gli rivolgo la parola, gli do quello di cui ha tanto bisogno.

Il bisogno di sentire la mia voce.

«Cam...»

«Amore!»

«Vuoi sapere cosa mi ha detto?»

In tutto ciò, gli do ancora le spalle.

«Solo se te la senti.»

E in realtà, non so neanche io se sono pronto a farlo.

Ma sento la necessità di condividere quelle parole con lui.

La necessità di sapere cosa ne pensa.

«Ha detto che nonostante non riesca ad accettarmi, vuole vedermi realizzato. Mi ha detto di volermi bene, di fare qualcosa per me stesso. Mi ha detto di realizzare i miei sogni e... di sposarmi.»

"L'Angelo e il Diavolo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora