capitolo 1

683 75 25
                                    

Ciao ragazzi! io e Dalixdesix nella scrittura di questa storia, abbiamo deciso di mettere '🔥' per ogni scena spicy che ci sarà.
I personaggi principali sono due, ovvero la prima coppia ma ovviamente ci saranno anche i personaggi secondari a rendere la storia più interessante 🤭
Ecco come io e dali ce li siamo immaginati:

Lorenzo Bauer (23):

Matteo Walker (27):

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Matteo Walker (27):

Christian Brooks (27):

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Christian Brooks (27):

Christian Brooks (27):

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Alessia Miller (26):

Alessia Miller (26):

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Iniziamo !!


Matteo' s pov:

Non è stato facile. Non è stato facile disfarmi dei suoi occhi, del suo viso angelico e dal suo aspetto. Lorenzo.
Era l'unica musica che c'era nelle mie orecchie da anni. Le lettere spiccavano nel mio cervello ogni istante, anche quando ero con altri, mentre affondavo dentro di loro e venivo, pensando a Lorenzo. Lorenzo però era il mio passato, e anche se un lato di me lo voleva dimenticare, l'altro lato voleva solo pensare a lui e a mandare a fare in culo il mondo.
Mi affacciai alla finestra, scrutando il cielo notturno: riuscivo a scorgere qualche stella che veniva successivamente coperta dallo smog e dalle nuvole. Da lontano vidi un gruppo di ragazzi e mi iniziai ad irritare.
Odiavo i ragazzini, ma, solo qualche istante prima di prendere la pistola e puntarla mi accorsi della chioma riccia e nera che cappeggiava con un sorriso sornione sulle labbra. Parlava ai due ragazzi dietro di lui e nel mezzo c'era uno più minuto e tutto biondo.
"Christian!" Chiamai avanzando verso di lui, e il suo sguardo si girò e si posò direttamente su di me, abbassando il capo mentre io lo guardavo dritto negli occhi.

"Si capo?" Rispose

"Dentro. È tardi e hai bisogno di riposo, ma prima passa da Alessia. Ti cercava."

Uno sbrilluccichio gli passò attraverso gli occhi color nocciola, e appena mi sentì nominare il suo nome, sfrecciò dentro l'edificio.
Scrutai meglio i ragazzini con lui.
Il fiato mi mozzò e gli occhi mi si sgranarono. Sentivo il cuore che gli usciva dal petto e la sua bocca si schiuse leggermente.
Si nascose dietro le ampie spalle del ragazzo alla sua sinistra, sperando di sfuggirmi.
Lorenzo.
Il ragazzo che ho cercato per anni, quello che è rimasto impresso nel mio cuore più di chiunque altro. Lui.
Lo volevo, lo desideravo. Desideravo possederlo, desideravo tenerlo chiuso con me come in una cella, e non lasciarlo andare via mai più.
Osservai meglio la sua espressione e notai che era spaventato, non avevo la minima intenzione di fargli del male, perché aveva paura?
'cazzo!' pensai tra me e me.

Mi presi il mio tempo per ragionare, e arrivai alla conclusione che non agirò adesso. Girai i tacchi e mi avviai nell'edificio come aveva fatto Christian. Infilai le mani in tasca e sfilai il pacchetto di sigarette che c'era, accendendomene una.
Avrei tirato qualche informazione in più su Lorenzo a Christian più tardi.
Dio, rivedere i suoi occhi mi aveva fatto toccare sia il paradiso che l'inferno.
Immaginai il suo corpo minuto e stretto mentre lo tenevo appiccicato a me. Pensando a Lorenzo, il mio angelo più grande, non mi accorsi di Christian.

"Cazzo Christian me l'hai portato davvero?"

Un mini sorriso si increspò sulle sue labbra, e rispose

"Ovvio capo. Conoscevo questi due ragazzi, e mi hanno detto che conoscevano Lorenzo, e io, naturalmente, ve te l'ho  portato come hai chiesto" mi disse.

Io lo guardai avvicinandomi.

"Voglio che tu gli stia sempre vicino. Se gli succede qualcosa non rivedrai mai più la luce del sole, Christian"
Dissi con autorità e con un pizzico di sarcasmo, e lui annuì.

"Sei congedato, puoi andare" dissi e lui mi rivolse le spalle e uscì dalla porta.

Rimanemmo solo noi due. Finalmente oserei dire, mi avvicinai al dio greco che avevo davanti agli occhi e lui fece un passo indietro.

"Perché sei spaventato?" gli chiesi.

Passarono circa dieci secondi prima di sentire la risposta.

"Non sono spaventato" rispose.

"I tuoi occhi non mentono dolcezza" dissi avanzando con un altro passo.

"Non ti avvicinare!" Mi urlò contro Lorenzo.

Rimasi stupito, che fine aveva fatto il bambino dolce e innocente che conoscevo? Perché era così aggressivo?
Cosa gli avevo fatto?

"Tu sai più di chiunque altro che non oserei mai mettere mano su un diamante come te".

Non stavo mentendo. Lui per me era un diamante. Un diamante così raro da fare invidia ai più ricchi. Un diamante quasi intoccabile, quasi, perché solo io potevo permettermelo, forse non adesso, ma un giorno potrò dire che questo diamante è di mia proprietà.

"No!" Disse.

"Io so cosa sei, non voglio aver a che fare con mafiosi come te!" Mi urlò contro.

'no!!' una vocina stava andando di matto nel mio cuore, ma sapevo che quella era la verità. Era impossibile che un mostro come me venga amato da un diamante come lui. Lo sapevo eppure...
Eppure non riuscivo ad ignorare quelle parole. Lo so che mi tormenteranno a vita. Perché questo sono io.

"Loren-"

"Zitto!" Disse

Mi avvicinai ancora di più e lui fece lo stesso però indietreggiando.
Fece qualche passo indietro finché non cadde sul divanetto di pelle che c'era dietro di lui.
Non volevo spaventarlo più di quanto lo era già, però decisi di fare un mossa pericolosa ma anche alquanto piacevole.
Lo spingo lasciandolo scivolare con la schiena fino a poggiarsi sulla base del divano, e permetto al mio corpo di raggiungere il paradiso che ha sognato da sempre, cadendo tra le sue braccia.
Lorenzo non si mosse, non emise neanche un suono.
Il silenzio avvolse la stanza.
Però quel silenzio parlò al posto suo.
Gli ero mancato, lo sapevo.
Potevo sentire il suo respiro appesantirsi a causa del peso del mio corpo su di lui.
Era caldo, provai una sensazione di piacere quasi come se fossi appena tornato a casa dopo milioni di anni. Quel piacere mi provocò un leggero sonno e non ci misi tanto ad addormentarmi avvolto tra le ali del mio unico e prezioso Morfeo.

--------------------------------------------------------------
E niente ragazzi, siamo giunti alla fine del primo capitolo!!
In totale sono 1048 parole😰💀
Vi piace come la stiamo scrivendo?
Noi pubblicheremo un capitolo ogni 1/2 settimane
💋💋
Dalixdesix

The Cruel BossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora