INCONTRO CASUALE

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ETHAN

Non sono riuscito ad ottenere il suo numero di telefono, avrei tanto voluto salvarlo in rubrica sotto il nome Visetto Angelico.

Ora so dove abita, non avrebbe voluto che la accompagnassi a casa, ma non poteva andarsene in giro mezza nuda, perciò è stata costretta a cedere e darmi l'indirizzo.

Incredibile. Non siamo molto distanti, e sicuramente da bambini prendevamo lo stesso autobus per andare a scuola. Perché non la ricordo? Giungiamo davanti alla casa e prontamente vediamo Edoald che la sta aspettando. Ma che cazzo! Possibile non abbia altro da fare?

Parcheggio davanti al vialetto e devo ammettere che apprezzo almeno non sia invadente e rimanga ad aspettarla sui gradini, senza invadere i nostri spazi.

"Eccoci, siamo arrivati, la tua guardia del corpo ti sta aspettando. Cosa dirà adesso che mi ha visto?"

"Nulla. Lo sapeva già!"

La guardo felice che gliel'avesse scritto nei suoi messaggi.

"Bene. Emhm ... scenderei ad aprirti la portiera, ma meglio evitare. Tirerei troppo l'attenzione e il tuo amichetto potrebbe trovarci gusto."

"Sei troppo pieno di te, Ethan Hans. Non sei il suo tipo. Anche se non ti disdegna."

Sogghigno. "Vedi? ... meglio non scenda mezzo nudo, potrebbe cambiare idea."

"Tu non sei gay, non ti farebbe mai avance." Sorride dicendomelo. L'aria con cui lo guarda è angelica, come il suo viso. Deve volergli un gran bene, e se è così, non dev'essere poi male. A parte il nome del cazzo. Alzo la mano e lo saluto, lei mi guarda e penso di aver segnato un punto a mio favore nel suo cuore.

"Scommetto ti sarebbe simpatico, sai, lui vede molto in là rispetto agli altri. Ha sempre sostenuto tu fossi diverso da come vuoi far apparire. Io ammetto ero molto più negativa."

"Oh beh, me ne sono accorto!" serro gli occhi. Devo salutarla, e non ho la ben minima voglia. Devo raggiungere Brian e ... Roger, e trovare una scusa per la mia scomparsa.

"Giornata insolita, ma piacevole!"

"Già... ora devo andare ... grazie ancora per il libro."

"Ne ho molti altri, quando vuoi!" sorride imbarazzata, ed è bellissima. Gli occhi sembrano ancor più verdi al riflesso del sole che picchia contro il parabrezza. Ora devo proprio salutarla.

"Ciao visetto angelico. Meglio che vada a vestirmi."

Apre la portiera e scende, poi si china all'interno.

"Fra un'ora devo venire a prendere Luky, ti riporto la T-shirt."

"Voglio che tu la tenga. Considerala la t-shirt della pace!"

"Non era il caffè?"

"Nhn. Quello non ha funzionato. Abbiamo litigato ancora."

"Ok."  Chiude lo sportello, ma poi bussa al finestrino, che abbasso.

"Se non mi saluti domani, capirò."
Mi fa un sorriso e le rispondo con il mio solito sogghigno arrogante.

"Mi scuso già adesso. Dopo anni, non è semplice uscire da un personaggio stronzo."

"Ciao Ethan... ci si vede." Sbuffa agitando la mano allontanandosi e andando da Edoald, che mi fa un sorrisetto contraccambiando il saluto di prima con un'aria da "Lei è la mia migliore amica"!

"Spero molto presto." Borbotto tra me e me prima di mettere in moto e andarmene.

Devo ammettere che nonostante mi abbia infastidito la sua riluttanza a credermi, ho passato la giornata più bella e interessante della mia vita. Scoprire tra l'altro che ha le mie stesse passioni mi rende euforico, forse è un segno che davvero devo smetterla di fare quello che gli altri si aspettano chi io faccia. Non vedo l'ora di chiudere con questa scuola e con tanti di quelli che la frequentano. Mi spiace dirlo, ma in primis, sono felice che Roger non venga all'università con me e Brian, così come sono felice che smetterò di imbattermi in Charlot e Dana che scommetto non perderanno tempo a trovarsi qualcun altro con cui divertirsi, cosa che ultimamente non mi interessa più.

SCOMMESSA D'AMOREWhere stories live. Discover now