Capitolo 5

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"Voglio una spiegazione"
"E io voglio un drago, ma non si può avere tutto dalla vita"
"Vuoi un drago?"
"Tra le altre cose"
"E che ci fai con un drago?" scossi la testa
"Non importa"

La stanza iniziava a farsi opprimente, anche se tutti mi stavano a distanza, anche troppo, mentre il silenzio aleggiava tra di noi
Eravamo in uno studio, da parecchio tempo ormai, tutti tranne Emily, che aveva l'ultimo turno di allenamento
La prima mezz'ora era passata cercando di farmi passare l'attacco di panico che mi era venuto nel vedere quella scatola
La seconda mezz'ora successiva era trascorsa con me che litigavo con gli altri, o meglio con Logan, perché non volevano dirmi cos'era successo.

"Ricominciamo" feci un respiro profondo, cercando di calmarmi "Potreste gentilmente dirmi cos'è successo?"

"Mmm" fu la risposta di Logan "Non sei convincente"

E lì persi del tutto le staffe

"Senti, è da tutto il giorno che cerco di capire che diavolo è successo perché, se non lo avessi capito, non me lo ricordo" sbottai "Non mi ricordo niente, zero, nada però vorrei saperlo. E voi lo sapete cos'è successo, perché c'eravate, quindi ditemelo e facciamo la finita"

"Discorso convincente"

Sbarrai gli occhi, pensado a vari modi in cui avrei potuto pestarlo a sangue, rompergli qualche osso o magari farlo stare zitto per un po'

"Questo non è per niente carino"
"Fottiti"
"Cos'è questo linguaggio?"

"Ora basta!"

Ci voltiamo entrambi verso Victoria, che aveva appena urlato mettendo fine al nostro battibecco

"È da tutto il giorno che sopportiamo le vostre litigate e non ne posso più.
Perciò smettetela di comportarvi come due bambini e state zitti"

Respirò profondamente, come se avesse trattenuto il fiato fino a quel momento

Il silenzio regnò nella stanza

"Finalmente" sospirò Chris
"Allora" iniziò Victoria "Ora ti spieghiamo cos'è successo e tu" puntò un dito contro Logan "Prova a dire una parola e ti strappo la lingua"
"Meno male che ero io quella aggressiva" borbottai
"Come scusa?" lo sguardo omicida della ragazza si posò su di me
"Niente" alzai le mani in segno di resa

Mi sedetti su una delle sedie

"Sono tutt'orecchie"
"Be', non ti serviranno a granché le orecchie" precisò Chris, facendomi aggrottare la fronte
Uno sbuffo di Logan mi fece voltare
"Taci" gli intimò Victoria

Quella ragazza a volte mi faceva davvero paura; sapeva essere adorabile e dolce, ma quando si incazzava era meglio non essere nei paraggi. Per non parlare di quando era arrabbiata con te.

E Logan, con mia grande soddisfazione, ubbidì; cosa strana, dato che potevi anche puntargli una pistola alla tempia, ma lui non avrebbe mai fatto ciò che gli veniva ordinato.
Se c'era una cosa che avevo capito di lui era che non amava farsi dare ordini, anzi, di solito era lui a darli: era una sorta di capo tra i ragazzi, che andavano da lui se avevano qualche problema; era un punto di riferimento.
Credo di non averlo mai visto ridere; e con ridere non intendo quelle risate di scherno che talvolta mi rivolgeva
Non so perché ce l'avesse tanto con me.
Non si comportava così con gli altri: lo preferivo di gran lunga in stile 'grande capo buono e giusto'; almeno era più sopportabile. Almeno finché non mi dava ordini con quel tono saccente che mi riservava

Lo osservai, mentre aggrottava la fronte, come se si stesse concentrando
Era parecchio fastidioso il non sapere cosa o chi stesse ascoltando: poteva benissimo star parlando con Chris così come poteva star ascoltando i pensieri di Victoria o i miei.
E proprio per questo motivo, mi stavo impegnando per trovare un modo di tenerlo fuori dalla mia mente: non avevo fatto chissà quali grandi scoperte in merito, ma lui stesso si era lamentato del fatto che gli risultasse più difficile entrare nella mia testa
La mia soddisfazione era salita alle stelle

La Rosa dell'Inferno Where stories live. Discover now