Capitolo 7

7 2 6
                                    

Questa cosa del perdere conoscenza inizia ad essere fastidiosa.

Aspettai pazientemente che una ragazza, più grande di me di qualche anno che si occupava di eventuali feriti, finisse di bendarmi il braccio.
Già, cosi entrambe le braccia erano fuori uso, anche se la ferita alla spalla si era quasi del tutto rimarginata e movimenti non mi causavano più dolore: non troppo, almeno.

Sospiral profondamente, lasciandomi cadere sullo schienale della sedia su cui ero seduta, cercando di evitare gli sguardi dei tre ragazzi in piedi davanti a me.

Sussurrai un 'grazie' alla ragazza che mi aveva medicato, Jessica mi sembra si  chiamasse, mentre usciva dalla stanza, lasciandomi sola con quelle tre belve; e dico tre perché Logan, anche se era presente, era come se non ci fosse: era immobile da quando era arrivato, seduto in un angolo, chinato in avanti, i gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani.

Non ho idea di cosa avesse e non azzardai a chiedere.

"Come ti senti?" inizio Emily, decidendo di iniziare la conversazione con calma.

Ma io di calma non ne avevo, non più.

Non dopo tutto quello che era successo.

Non dopo tutto quello che avevo passato.
E non sapevo neanche cosa o come fosse successo. O perché.

Non sapevo e non capivo niente.

Quindi si, la mia calma si era del tutto esaurita.

"Possiamo evitare i girl di parole e andare dritti al punto?"
"Diana, non sto scherzando" ritentò la ragazza "Ci interessa davvero come stai"

"Siamo preoccupati" continuò Victoria "Negli ultimi giorni non hai mangiato praticamente niente e ora questo" allargò le braccia
"Fidati, se ti fossi vista quando ti abbiamo trovata anche tu ti chiederesti come stai" diede loro man forte Chris

Aggrottal la fronte di fronte a quel giro di parole, ma non dissi nulla.
In fondo non ce l'avevo con loro; non sapevo neanche con chi ce l'avessi.

E questo che succede quando non c'è un 'nemico fisico': si finisce per prendersela con chi non ha fatto niente, con chi cerca solo di aiutarti.

Ecco perché le persone fanno di tutto per trovare qualcuno da definire come il 'cattivo', il 'nemico'.
Tutti hanno bisogno di sfogare la nostra rabbia, la nostra frustrazione; però dobbiamo stare attenti a come lo facciamo e su chi riversiamo nostri problemi.

Feci un respiro profondo, cercando di non risultare troppo aggressiva, nonostante  il fuoco che mi ardeva dentro.

"Sto bene" li rassicurai

Bugia, bugia, bugia

"Davvero. Ma non ce la faccio più.
Non posso andare avanti cos" sospirai pesantemente, lanciando un'occhiata a Logan, ancora immobile.
"Ho bisogno di sapere che sta succedendo, che mi sta succedendo"

I ragazzi si scambiarono uno sguardo che non riuscii a decifrare e, per qualche motivo, mi mise una strana agitazione addosso.

"Ecco, a questo proposito"
"Cosa?" interruppi il discorso di Chris, un brutto presentimento che mi attanagliava.

"Be'" si grattò la nuca, con fare nervoso "Non lo sappiamo esattamente"

Un respiro tremolante lasciò le mie labbra

"Non sappiamo cosa ti stia succedendo, ma lo scopriremo" mi rassicurò Victoria
"Esatto" continuò Emily "Non hai idea di quanti ragazzi erano terrorizzati a morte da quello che erano in grado di fare, ma alla fine hanno imparato a controllarsi"

La Rosa dell'Inferno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora