12| THE PLAN

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-Chishiya, è abbastanza! Smettila.-

Niragi ormai aveva perso i sensi, ma Chishiya non si fece fermare da ciò: continuava a coprirlo insistentemente, su qualsiasi parte del corpo, senza mai fermarsi.
Potevo notare tutta la sua rabbia espandersi sempre di più.

I suoi occhi completamente spenti, non mi rivolsero la minima attenzione.
Quasi non lo riconobbi.

-Hey, torna in te! Leghiamolo da qualche parte e fai preparare Arisu.- gli proposi, afferrandolo saldamente per le spalle evitando che potesse ancora accanirsi sul moro, ormai svenuto.

-Usciamo.- pronunciò, mentre io ero ancora dietro di lui ad avvolgerlo con le braccia. Quel semplice gesto, si trasformò involontariamente in un abbraccio, non so per quale motivo.
Spostai le mie braccia verso il basso, abbracciando la sua vita e poggiando la mia testa alla sua schiena, chiudendo gli occhi per qualche secondo.

Mi vergognai ad ammetterlo a me stessa, ma in quell'abbraccio ritrovai qualcosa di me che in tutto quel tempo avevo perduto. Ma non so esattamente cosa. So solo che mi beai del suo calore.

Poi però mi staccai, per evitare fraintendimenti ed imbarazzi.

Legammo Niragi con delle corde precedentemente preparate da Chishiya, per poi uscire.

-Senti, visto che siamo già qui fuori, perché non proviamo a trovare noi la cassaforte? La porta è anche aperta.-
Feci una domanda più che lecita, a mio parere.

-No, dobbiamo scendere e controllare che nessuno si sia accorto di nulla.- affermò con tono rude.
Sembrava ancora visibilmente arrabbiato.

-Chishiya...-
lo chiamai, prima che potesse allontanarsi da me.
-Grazie per esserti preso cura di me e della mia ferita e...anche per aver collaborato prima contro Niragi.- continuai.

Non conoscevo bene Chishiya, avevo bisogno di altre informazioni per elaborare dei giudizi pratici su di lui, ma in quel momento sentivo il bisogno di ringraziarlo.

-Finalmente stai imparando ad apprezzarmi.- scherzò lui.

-Forse non sei tanto male come pensavo, anzi, forse sei tutt'altro.- affermai, incredula ddl mio stesso commento.

-Addirittura prima mi hai anche abbracciato per qualche secondo. Sarà stato il colpo che hai preso alla testa quando Niragi ti ha sparata, a farti diventare così sentimentale.- ironizzò sul mio gesto imbarazzante.

-Era il mio modo per ringraziarti.- specificai imbarazzata, continuando a camminare al suo fianco per raggiungere il piano inferiore.

D'un tratto, risentii quel calore così familiare.

-Tu...per cosa mi staresti ringraziando, esattamente?- domandai ironicamente, riprendendo il mio commento precedente, quando Chishiya senza alcun avviso, mi tirò a sé, circondandomi in un abbraccio forte, quasi...necessario.

La situazione era enormemente strana. Mi sentii in un altro universo, come se quella persona che mi stava stringendo fosse un'altra.
Era impossibile fosse davvero Chishiya.

-Io non sono come te, non uso gli abbracci per ringraziare.- specificò, ancora stretto a me. Lo sentii respirare piano e a fondo. Per caso si stava...godendo il momento?

-E per cosa li usi, allora?-

-Per scusarmi. Lo faccio raramente.- rispose superficialmente alla mia domanda.

-E per cosa ti staresti scusando?- gli chiesi, scostandomi da lui di poco per poterlo guardare in viso.

-Chishiya! Dove sei?- Kuina, dal walkie-talkie, richiamò l'attenzione di entrambi.

𝑪𝑯𝑰𝑺𝑯𝑰𝒀𝑨 - 𝑮𝑨𝑴𝑬 𝑶𝑽𝑬𝑹 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora