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Anche questa volta non so se quello che sto facendo sia giusto ma in questo momento mi trovo alla reception a pagare la camera, pronta per la cena con Paulo e gli altri e con le valigie pronte per essere portate a casa sua. Ovviamente la camera era già stata offerta "da un amico", ora che non c'è più Antonella sarà molto più complicato per entrambi mantenere le distanze.
O: "Paulo non dovevi"
P: "Sei e sarai mia ospite, non ti preoccupare"
O: "Non mi farò mantenere finché rimango qua sappilo"
P: "Basta che mi dedichi del tempo e per me siamo pari"
Arrivano Nicola e Lorenzo Pellegrini ed entriamo nel ristorante, ci sediamo e poi ordiniamo. Ad interrompere la cena è il mio telefono che squilla, "Lauti", corro in bagno e rispondo, non ci sentivamo da quando sono partita perché lui ovviamente non approvava questa cosa.
L: "Quindi quando torni?"
O: "Beh in realtà non lo so, ho trovato un lavoro qua l'italia mi piace" non era vero del lavoro, ma forse era l'unico modo per essere credibile.
L: "Capito, ciao Oriana"
Mette giù di colpo e io so benissimo che lui sta male per questa cosa, ma io cosa posso farci? sono stata una vita in argentina ed era tutto monotono, dall'arrivo di Paulo nella mia vita è cambiato qualcosa e in questo momento voglio brio nella mia vita, quindi questa è la decisione giusta.
O: "Scusate era mia sorella"
NZ: "Tranquilla, allora che si fa dopo cena?"
LP: "Io vado a dormire, sono un po' più vecchio di te"
P: "Andrei anche io a dormire"
O: "Eddai Paulo"
P: "Che c'è hermosa?" dice poggiando il suo braccio sulle mi spalle e con gli occhi che mi fissano, senza accorgercene rimaniamo qualche istante fissi con gli sguardi che non riescono a cambiare direzione.
Nicola fa un colpo di tosse e noi ritorniamo alla realtà.
O: "Dicevo di fare qualcosa"
NZ: "Tranquilli ragazzi, facciamo un'altra volta"
Paghiamo e poi andiamo alla macchina, salutiamo e poi dritti a casa.
I miei occhi si illuminano quando vedo il cancello della villa ci Paulo aprirsi, un giardino enorme contornava la villetta bianca a due piani con delle finestre tutte in vetro che davano sulla piscina.
O: "Wow"
P: "Vieni, te la mostro"
Entriamo e dopo aver fatto il tour della casa mi porta in camera da letto.
P: "Io dormirò nella stanza qua affianco, questa è tutta tua"
O: "Grazie, per tutto"
P: "Figurati, ti aspetto giù per un film?"
O: "Si"
Inizio a tirare fuori dalla valigia il minimo indispensabile per stasera e poi il resto lo farò domattina, mi lavo, mi metto il pigiama e raggiungo Paulo in salotto. Mi poggio sul divano e poco dopo l'inizio del film il sonno si fa strada in me, inclino la testa sulla sua spalla e lui l'accoglie dolcemente portando anche la sua mano sul mio viso accarezzandolo delicatamente, questi piccoli gesti sono quelli che mi mandano in palla e lui non lo sapeva perché oltre al sesso noi non ci siamo mai toccati troppo.

DestinoWhere stories live. Discover now