capitolo 4- abituatici

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"gli opposti si incuriosiscono perché profumano di nuovo..."

POV CHIARA
Maddalena mi porta verso le celle femminili. Le ragazze sono quasi tutte nelle stanze. Mi ha spiegato che tra un po' ci sarà l'ora d'aria, perché quando possibile provano a non far combaciare quelle maschili e femminili, dati gli ultimi avvenimenti.
Nel corridoio incontro alcune ragazze che mi guardano male. Iniziamo bene. Io rivolgo a loro lo stesso sguardo, e così fino a quando non arriviamo in quella che sarà la mia futura stanza.

<ragazze, guardate chi vi ho portato.>
dentro ci sono tre ragazze, stavano probabilmente parlando dei fatti loro. Ma a differenza delle altre sembrano più simpatiche. Mi sorridono subito e si alzano per presentarsi.
<ciao, sono Silvia.> si presenta la prima. Una ragazza molto bella, devo ammetterlo.
<io sono Kubra.>
<io Gemma.>
<sono Chiara.>
le altre due mi sembrano l'opposto. Kubra si alza per presentarsi, con una voce sicura di se. Mentre Gemma parla a bassa voce, un po' timorosa.
<ti lascio con loro. Fatele vedere un po' il posto.> e così Maddalena se ne va.
<tranquilla che siamo simpatiche, sei capitata bene con noi.> dice Kubra, ributtando si sul suo letto.
<potevi capitare con Viola. Quella tiene qualche rotella fuori posto.>
<fidati, stalle lontana.> dice poi Gemma.
Noto che Silvia è l'unica che tra le tre ha un accento napoletano marcato.
Io non rispondo, provo solo a sorridere.
<vieni dentro dai, non mordiamo.> continua Silvia, venendomi incontro e facendomi "accomodare" nella cella.
<ti vorrei far fare un tour o una cosa del genere, ma come vedi, è molto piccolo lo spazio.> mi spiega poi.
<dormirai nel letto a castello sopra il mio Chiara, va bene?> dice Gemma ed io annuisco, andandomi a sedere sul letto vicino al suo.
<tanto tra un po' Gemmina se ne andrà e ti metterai sotto, vicino a noi.>  dice Silvia andando ad abbracciare l'altra.
<non lascerò Gianni qui da solo.>
<ohhh riecco che ricomincia.> dice invece Kubra, tirando un cuscino in faccia all'amica.
Iniziano così a lanciarsi i cuscini, fino a quando una guardia urla dal corridoio che è l'ora di andare via. Così io seguo le ragazze, tutte entusiaste, che vanno fuori.

Ci fanno mettere in fila per uscire ed io ne approfitto per guardarmi intorno. Rivedo le stesse ragazze di poco fa a guardarmi male e così distratta da loro, non mi rendo conto che quasi vado addosso a qualcuno.
<che c'è chiattì, ti mancavo?> ecco, ci mancava lui.
<ma te stai sempre in mezzo.>
<sei te che mi capiti sempre vicino.>
<e togliti.>
raggiungo le ragazze al campo da pallavolo e lui va con i ragazzi verso l'interno.

<conosci Micciarella?> chiede Silvia, mentre stiamo facendo dei passaggi con la palla.
<lascia perdere, storia lunga.>
<e ja racconta, tanto abbiamo tempo.>
così ci andiamo a sedere sulla panchina dentro il campo, lasciando la palla alle altre ragazze.
Io inizio a raccontare a Silvia il mio incontro con Micciarella, senza tralasciare i suoi nomignoli ed i miei insulti nei suoi confronti.
<che poi ancora non capisco il perché si ostini a chiamarmi chiattilla, cioè è un insulto?>
<nono, sarebbe una ragazza che proviene da famiglia buona, che tiene i soldi.> mi spiega lei ed ora ha tutto più senso.
<ahh, ora capisco. Vabbè tanto rimane stronzo uguale.>
<ma sai che la vostra storia mi ricorda tanto quella di due vecchi amici.> dice Silvia con un sorriso in volto.
<ah si? Stanno qui?>
<Non più. Sono fidanzati e vivono lontani. Un giorno forse te ne parlerò.> continua lei con gli occhi lucidi. Mi sorprendo di me stessa, ma vedendola così triste, tutto di botto, mi viene voglia di abbracciarla e così faccio.
Una volta staccate dall'abbraccio, per cambiare la situazione dico la prima cosa che mi viene in mente.
<e comunque i tuoi amici saranno pure fidanzati, ma tranquilla che tra me e Micciarella non succederà niente.>
<sisi, anche loro dicevano così. Pensa che tutto è iniziato per una scommessa di lei che fece insieme a me.> dice ridendo.

Alla fine qui dentro si creano delle amicizie a quanto vedo. Però spero comunque di restarci il meno possibile, con le ragazze si sta bene per ora, ma questa non è la mia vita, questa non è casa ed io voglio tornare a vivere la mia solita vita.

ciao raga, spero che la storia vi stia piacendo. Io mi sono immaginata questa specie di contrapposizione tra la storia di Chiara e Micciarella con quella di Naditza e Filippo. Poiché loro sono una coppia stupenda e chissà, presto anche loro due lo diventeranno. ❤️🌊

non cambierò || MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora