Capitolo 9

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"Bene da oggi cominciamo con i permessi" inizia la direttrice. Stamattina ci ha convocati tutti sul terrazzo "ovviamente non vi saranno dati a tutti contemporaneamente,ma tranquilli un pò per volta avrete tutti i vostri permessi" iniziamo tutti a festeggiare

"oggi potranno uscire Edoardo,Elisa e Carmine,Filippo e Silvia,rientrerete domani pomeriggio"

"ja che sfaccim devo vedere mamma ed Enzo dopo la lite dell'altro giorno" sbuffo

"tranquilla pccré no stai sola sta volta ci sto io con te" mi accarezza la spalla mio fratello .

Poche ore dopo ci troviamo tutti e 5 davanti al cancello che si sta per aprire. Sapore di libertà,anche se per poco.

"Silviè che ne dici se stasera andiamo a ballare?" le propongo

"Non se ne parla" mi blocca Carmine

"ja Cà nu caga o cazz" lo spintono

"per me va bene c verimm dop" mi manda un bacio.

Arriviamo davanti casa

"sei pronta?"

"No,possiamo tornare all'IPM?"

"ma c ric" ride "dai" mi prende la mano e saliamo le scale

"mà" la richiama

"e voi due che state facendo qua?"

"ci hanno dato il permesso oggi,dobbiamo rientrare domani pomeriggio"

Senza dire nulla vado in camera mia buttandomi sul letto

"a chiss è comod"

"e ti credo quelli dell'IPM fanno schifo" ride Carmine sedendosi accanto a me "Elì"

"mh?"

"cerchiamo di passare questa giornata tranquillamente va buon?"

"ci proverò ma non ti prometto niente"

"si propr na cap e cazz" mi scompiglia i capelli

"i capelli strunz" scoppiamo a ridere entrambi.

Prima di raggiungere Silvia in discoteca,la sera,prendo il motorino e vado vicino al mare. Quanto mi era mancato.

In questo momento ho come un flashback,io ed Edoardo all'IPM che guardiamo il mare. Chissà che starà facendo adesso fuori dal carcere...

"silvè si bellissima" la abbraccio

"ja parli tu"

Indosso un semplice tubino nero con dei tacchi del medesimo colore. Entriamo nel locale e,dopo aver bevuto un cocktail,iniziamo a ballare. Questo sapore di libertà mi piace. Dopo un pò mi si avvicina un ragazzo,col quale inizio a ballare. Dopo qualche minuto ci troviamo fuori a fumare

"quindi tu sei una detenuta dell'IPM?" mi chiede

"eh si"

"e per cosa?"

"io.." non riesco a dirlo

"o sacc ij pcché...hai ucciso mio cugino Francesco Romano"

"t-tu" mi punta la pistola contro

"e mo devi pagare"

Sono ferma immobile e non so cosa fare,non so come difendermi. Poi d'un tratto,il ragazzo che ho davanti cade per terra

"Edoardo?" spalanco gli occhi "che sfaccim c fa ca?" chiedo avvicinandomi a lui

"quello che facevi tu,ballavo"

Quello spiraglio di luce-Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora