Capitolo 43

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I giorni passano e la situazione di Edoardo non migliora,sto iniziando a perdere le speranze e ad iniziare a pensare a come sarebbe la mia vita senza di lui. Fa male,ma devo rimanere con i piedi per terra,non posso fantasticare troppo,se qualcosa dovesse realmente andare male potrei ricevere la batosta più forte della mia vita.

Ho scoperto di essere incinta di un maschietto e sono super felice. L'unica cosa che mi aiuta ad andare avanti in questo periodo è lui. Rosa e Carmine si sono messi insieme finalmente,Viola è stata trasferita in un altro penitenziario a causa delle varie risse che faceva scattare. A Gaetano è stata data la messa in prova mentre oggi Totò sarà trasferito a Poggioreale. Non posso credere ad una cosa del genere,ma continuava a fare caos e combinare disastri qui dentro e tutto questo ha portato al suo trasferimento,e dati i suoi 18 anni,non sarà possibile trasferirlo in un altro penitenziario minorile.

"Totò" lo richiamo facendolo girare verso di me prima che potesse entrare nella volante della polizia . Gli vado incontro e lo abbraccio

"mi mancherai assaj" dice accarezzandomi i capelli

"pur tu assaj"

"fatemi sapere di Edoardo,se avete novità non esitate a farmelo sapere" si stacca da me ed io annuisco "e nun te preoccupà" mi accarezza la spalla "ca c stà o mar for"

"c vuò ricere?" chiedo confusa

"di non perdere le speranze" mi fa l'occhiolino per poi andare via.

Non è un addio,questo è poco ma sicuro,ma sapere che un mio caro amico andrà a Poggioreale dove ci sono i veri criminali,come mio padre,mi fa male. Se quest'IPM viene definito un inferno,quel posto è mille volte peggio.

"Elì tieni una visita questo pomeriggio" mi dice il comandante

"ma comm comandà la settimana scorsa siamo andati all'altra visita"

"e c'aggia fà ij,hanno chiamato" fa spallucce

"va buon"

Così nel pomeriggio mi sistemo e scendo nel cortile aspettando il comandante

"ma quindi si tu addivent o boss,ij song o frat ro boss" sento dire a Micciarella credo si chiami,il fratello del ragazzo che si preoccupa troppo di chi deve comandare ora che Edo non c'è

"finché Edoardo non torna si" gli sorride Cucciolo,il fratello

"e chi t'adda rit ca tu si o nuov boss?" chiedo avvicinandomi

"sono l'unico che è in grado di farlo"

"ah si? e chi te ric ca nun pozz esser ij,vist ca song ra uagliona de Eduard" lo provoco

Voglio solo divertirmi non mi importa di comandare qui dentro

anche se l'idea di avere tutti ai miei piedi non mi dispiace affatto

"ma tu tien a creatur...nun adda fà sforz" dice

"nun me sforz tranquill"

"ELISA JAMMUNGEN" mi chiama il comandante

"mo m n'aggia ir...c verimm" gli volto le spalle e salgo sulla volante insieme al comandante.

Arriviamo all'ospedale e mi accompagna davanti al reparto di Edoardo

"pcché stamm ca?" chiedo

"Ho pensato che volessi salutare Edoardo prima di fare la visita" dice

"grazie comandà" gli sorrido per poi andare nella stanza di Edo.

Lo guardo e sorrido "ei" mi avvicino a lui stringendogli la mano "mi manchi Edo,ij nun sacc comm aggia fà senz e te,ppe favor torn ca" sento una lacrima rigarmi il volto.

Quello spiraglio di luce-Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora