Capitolo 36

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Per tutto il giorno rimango chiusa in cella,stesa sul letto con un foglio e una penna in mano. Scrivere mi aiuta a riflettere,a mettere in ordine ciò che frulla nella mia testa

"Carmine nun c può sta ca" sento Liz gridare e subito dopo mio fratello entra nella mia cella

"c cazz è success?" chiede

"o ma ciao anche a te fratellino" scendo dal letto andando vicino alla finestra per poi accendermi una sigaretta

"pcché nun si sces a mensa"

"nun tenev fam" invento

"e pcché nun te crer?"

Faccio spallucce. Lui fa un sospiro per poi avvicinarsi a me

"mi spieghi cosa è successo?"

"n-non ne voglio parlare..."

"c stiv pur Eduard ca er preoccupat ppe te" alle sue parole mi scappa una risata sarcastica

"Eduard? preoccupat ppe me?"

"è success coccos cu iss? o sapev"

"tiene un figlio" butto fuori prima di fare un tiro alla sigaretta

"Un figlio?" chiede confuso ed io annuisco

"me l'ha nascosto e mentre sua moglie teneva in braccio il loro figlio,lui e-era con me" sento gli occhi lucidi

"t l'agg rit ca chill strunz nun te merit"

"o ma che scena commovente" sento la voce di Viola

" ma c re? t si nammurat e me? me staje sempr appress" la guardo

"mh no preferisco tuo fratello" dice osservando Carmine

"hai saputo di Ciro?" chiedo ignorando la sua provocazione

"si..ma non m'importa,era solo un perdente...uno che si fa ammazzare dal padre di un piecuro"

"ij te sfond" la guardo male per poi partire verso di lei ma vengo bloccata da Carmine "t piac piglià mazzat dì a verità" le urlo contro

"Elì calmati,t vuol sul provocà"

"ma c re ca?" arriva Rosa

"Viola vattin" la caccia Carmine

"tolgo il disturbo" la rossa fa l'occhiolino a mio fratello per poi andare via

"sta cessa" dico dopo che Carmine mi ha lasciata andare

"piecr...nun dovrest stà ca" gli dice Rosa avvicinandosi a noi

"e fratm,può star ca quant vuol" le rispondo accendendomi un'altra sigaretta

"l'hai appena finita...non esagerare" mi riprende mio fratello

"fatt e cazz tuj"

"piecr...te ne puoi andare? voglio parlare con tua sorella" dice Rosa lasciandomi sorpresa

"nun a lass sul cu te"

"Cà" lo richiamo ricevendo la sua attenzione "vattin stong buon"

"a cena devi scendere però...mh?"

"ma che credi? che non ho mangiato? nuj ca dintr tenimm e riserv" dico aprendo il cassetto del comodino

Dopo essersi fatto scappare una risatina,Carmine va via

"m'adda ricere coccos?" chiedo alla ragazza di fronte a me

"tenit nu bell rapport tu e fratt" dice con occhi malinconici

non oso immaginare come si senta dopo aver perso entrambi i suoi fratelli..

"si..iss è a cos chiù mportant ppe me"

Dopo pochi secondi di silenzio interrompe il ghiaccio dicendo "eri davvero amica di Ciro?"

"inizialmente mi odiava,e si aggia esser sincer lo odiav pur ij...però dopo grazie ad Edoardo avevamo fatto amicizia" spiego

"m dispiac ppe comm ta trattat Eduard"

faccio spallucce "dovevo capirlo già prima ca er nu strunz"

"però t pozz ricere na cos?" dice guardandomi negli occhi

Il suo sguardo è identico a quello di Ciro ed in questo momento ho un dejavu,quando Ciro mi ha portata nei bagni per parlarmi di Edoardo

Annuisco alla sua domanda "agg vist comm te uard Eduard,e a Carmela nun l'ha maj uardat accussi"

"anche se fosse? tiene un figlio" faccio un sospiro "poi tu non dovresti essere contenta di sta cosa? Edoardo ed io insieme?"

"iss ma spiegat tutt cos e te,e si è over chill ca m'aia rit potrei evitare di ucciderti" dice facendomi ridacchiare

"piacere sono Rosa Ricci" mi porge la mano sorridendo

"Elisa Di Salvo piacere mio" ricambio il sorriso stringendole la mano.

Rosa Ricci è appena stata gentile con me..


Decido di andare in sala comune,dove trovo Filippo e Cardio seduti. In mano ho il foglietto con ciò che ho scritto stamattina

"principè" Cardio mi viene incontro dandomi un bacio sulla guancia

"cos'è?" chiede Filippo indicando il foglio che ho in mano

"una cosina che ho scritto stamattina" glielo porgo e lui lo legge

"forse morirò,forse ti mancherò

sei come veleno e non so se tornerò

forse morirò,forse ti mancherò

libera nel cielo ed è lì che volerò

ho un nodo stretto in gola come fosse una cravatta

ero sulla strada buona ma poi mi sono persa

non tornare ancora anche se son distrutta

è scaduta l'ora,ma ora non mi dire resta"

Finisce e mi osserva

"allor?" chiedo

"l'hai scritta tu?"

"beh si"

"è na bomb Elì" Cardio mi avvolge le spalle con un braccio

"siete seri?" chiedo osservandoli

"certo che sono serio,questa può diventare una canzone"

"a puoi far tu a bas?" chiedo a Filippo

"certo,ecco ci devo lavorare ma si può fare"

Quello spiraglio di luce-Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora