Fourth district pt.5

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I giorni che rimangono sono oramai 3, e per Jungkook e i suoi amici è estenuante il continuo cercare di battersi e convincere le altre bande a arrendersi.
Non tutti hanno accettato e questo per loro non significa altro che mettere in pericolo ancora di più Y/n.
-Jungkook guarda è arrivato un dvd, prendi il pc- urla Namjoon.
Jungkook corre a prendere il suo portatile e appena inserisce il DVD, il video delle strazianti torture e scosse alla sorella non fa altro che farlo innervosire di più.
Vedere la sorella in quella gabbia come una bestia, in preda a convulsioni, vederla trattenere lacrime e urla gli stringe il cuore fino a ridurlo quasi a pezzi.
Poi quello sguardo finale, quella richiesta silente d'aiuto.
-Y/n...io non posso aspettare che tutti si convincano che cosa è giusto fare o meno! Attacchiamo da soli il terzo distretto! Voglio andare a riprendere mia sorella! Ora!-
Ma Yoongi lo ferma e dopo averlo voltato verso Hoseok lo costringe a guardare.
-vuoi ridurti così anche tu? Non possiamo attaccare da soli la loro base, lo capisci? Siamo in tre loro saranno in migliaia-
Cerca di farlo ragionare il maggiore.
-preferisco morire allora che vedere mia sorella in quel modo!-
-Jungkook ti prego dobbiamo pensare a un piano- si aggiunge Namjoon.
-un piano? Non abbiamo ancora molto tempo! 3 giorni e quelle fottute bande del cazzo del quinto distretto non vogliono collaborare!- urla disperato Jungkook.
-allora che si alleino con noi contro il terzo distretto. Non hanno voluto arrendersi al terzo distretto, allora che lo combattessero con noi- spiega Namjoon.
-hai ragione. Diversa motivazioni, diversa risposta. Io penso a informare quello del quinto distretto, tu Namjoon quelli del quarto ok?- propone Jungkook.
-vengo con te- risponde Yoongi.
-no! Tu resti qui accanto a lui chiaro? Appena tutto il piano sarà pronto allora verrai con noi- lo blocca il minore.
-va bene..speriamo funzioni!-
-funzionerà!-

Sono 4 giorni che non mangio nulla, ieri sera mi sono arresa all'idea almeno di bere anche se quell'acqua era più calda del piscio. Ma non posso continuare così o il mio corpo cederà.
Di dormire non se ne parla neppure. Ci ho provato ma quando non sai più ne se è mattina ne se notte, ne che ore sono, il tuo corpo va in tilt così come la tua mente.
Inoltre degli stronzi non hanno fatto altro che darmi scosse per quella che forse è stata un'ora interminabile.
Ho contato i secondi ogni volta.
Sento una chiave entrare nella serratura della porta della stanza e di nuovo quell'uomo in bianco entra seguito da un suo uomo in nero.
-apri la gabbia-
-ma signore..-
-ho detto apri questa cazzo di gabbia ora!- urla il capo.
L'altro apre la porta della gabbia e dopo aver consegnato le chiavi in mano al capo, esce dalla stanza.
-quando sono stato l'ultima volta a casa tua, tua nonna era ai piedi implorante. Mi importava di risparmiare la vita dei suoi nipoti e di prendere la sua. Gli ordini erano chiari, dovevo farvi fuori, ma una promessa è una promessa. Lei mi ha offerto in cambio la sua vita e ora tu sei viva. Perché non le fai un favore e parli mh? Se mi dirai la base di tuo fratello e i suoi amichetti ti risparmierò la vita-
-fottiti!- gli urlo lanciandogli contro il pane e la ciotola che avevo a portata di mano.
Lui prende il telecomandino dalla tasca e dopo avermi guardato dritto negli occhi preme per 5 interminabili secondi il tasto rosso e di nuovo delle scosse mandano in tilt il mio corpo.
Continuo a mordermi le labbra fino a farle sanguinare pur di non urlare e dargli soddisfazione, finché lui smette e si abbassa alla mia altezza.
-no no, perché rovinare queste belle labbra così mh? Perché piuttosto non mi fai sentire le tue belle urla?-
-perché piuttosto non te ne vai al diavolo?!-
Gli rispondo consapevole delle conseguenze. Lui preso da uno scatto d'ira mi afferra il viso e mi porta a un palmo dal suo volto. I suoi occhi sono neri e le sue labbra si allargano formando un grande ghigno compiaciuto.
-ho altri modi in cui posso farti urlare, ma sono un gentiluomo-
-fallo e Jungkook ti ucciderà!-
-ma io non lo vedo da nessuna parte o sbaglio? Sai...in fondo, forse ne vale la pena andare contro i miei stessi principi da gentiluomo no? Magari lo registriamo anche e mandiamo a tuo fratello che ne dici? Pensi che impazzirà prima o dopo averti vista nuda sotto di me e sentita urlare?-
Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi e anche volendo rifiutarmi, le mie gambe sono troppo deboli. Riesco a muoverle appena.
-da dove iniziare?-
Così attraverso un'altro tasto del suo telecomando attiva la telecamera e con le sue mani inizia a esplorare il mio corpo.
Mi palpeggia prima per qualche secondo per poi strapparmi completamente la maglietta.
Le sue mani spingono le mie spalle contro le sbarre della gabbia per tenermi ferma mentre con le labbra inizia a lasciare baci dal mio collo alle mie clavicole.
Cerco di respingerlo con le mani ma è troppo pesante.
-mhhh la tua pelle è così buona. Mi viene voglia di mangiarti- così mi morde e presa alla sprovvista non riesco a trattenermi e un urlo di dolore esce dalle mie labbra.
-oh ma finalmente, hai sentito Jungkook? Questo è solo l'inizio-
Con una mano scende a palparmi un seno e io quasi mi sento morire.
Non ho mai permesso a nessuno di toccarmi, non voglio che la mia prima volta sia con uno come lui, non voglio.
-sai come mi chiamo piccola?-
Ma io non rispondo.
-ma che sciocco certo che non puoi saperlo. Mi chiamo Taehyung. E sai perché ti ho detto il mio nome? Perché così quando lo urlerai si scalfirà per bene nella mente di tuo fratello-
Appena la sua mano arriva al bottone del mio pantalone per la prima volta in assoluto lo guardo negli occhi. Non voglio implorarlo, non voglio ma i miei occhi forse parlano più delle parole.
I suoi occhi spaventosi. Sono quasi neri e dentro non ci vedo niente di umano.
-oh non guardarmi così o me lo fai diventare di mar..-
Ma all'improvviso un'altro uomo in bianco irrompe nella stanza con il fiatone.

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