Rape pt.3

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L'ultimo ricordo che ho è Jungkook che allunga una pistola verso Jimin e spara.
Non so al 100% cosa è successo dopo ma sono certa che ora mi trovo in ospedale.
Inizio a sfiorarmi per capire se Jungkook ha colpito anche me, ma nessun foro di proiettile, più che altro sento dolori articolari e muscolari un po' ovunque.
Così nella ricerca di uno specchio sul comodino, mi sporgo oltre la tenda che mi separa dall'altro letto e noto che nel letto accanto, circondato da una miriade di tubicini c'è Jimin.
Il mio respiro si blocca e un picco di adrenalina in corpo mi spinge ad alzarmi di scatto per avvicinarmi quanto più possibile.
Ovviamente i dolori si espandono una volta in piedi, ma non mi importa, pochi passi e sarò accanto a Jimin.
Quello che dovevano essere appena 2 passi, sono diventati 2 minuti eterni di piccoli passi, come se il letto fosse distante 100 metti e non uno e mezzo.
Raggiungo Jimin mi siedo accanto al suo corpo cercando di non coprire nessun tubicino e porto una mano sul lato del suo volto non coperto dal cerotto.
-Jimin..-
Lui sembra dormire, spero non sia in coma o non so se lo sopporterei.
-Jimin, sono Y/n..ti prego svegliati...ti prego-
Poi la porta della stanza si apre e come se il mio cervello avesse mandato un messaggio indiretto al mio corpo, mi metto sul chi va la, e afferrando il vaso sul mio comodino lo punto verso la porta.
-Y/n? Che ci fai in piedi?-
Per fortuna è solo Namjoon, così inizio a rilassarmi ma la forza nel mio corpo è così bassa che quasi svengo.
Per fortuna lui mi prende in tempo e mi ristende sul mio letto, togliendomi il vaso dalle mani.
-scusa non volevo farti male..è che io..io..-
-stress post traumatico..hai sentito un rumore e hai reagito male..so che non volevi farmi male-
Lui mi accarezza e i miei occhi iniziano a lacrimare.
-mi dispiace tanto, non arrabbiarti con Jimin, volevo solo della compagnia tutto qui.. te lo giuro-
-non sono arrabbiato per Jimin, sono arrabbiato con me stesso, non dovevo andare a lavoro..non dovevo lasciarti sola, mi dispiace tanto-
Io lo abbraccio forte e scuoto la testa. Non è colpa sua. Non è colpa sua!
-non è colpa tua..-
-ascolta qui fuori c'è la polizia, vuole che tu racconti tutto quello che ricordi, ce la fai?-
Annuisco anche se non so se davvero ricorderò tutto ma voglio provarci. Devo riuscirci, per me e mamma sopratutto per Jimin. Jungkook deve pagare!
-allora li lascio entrare, prego..-
Due poliziotti sulla quarantina entrano e dopo avermi fatto alcune domande generali su chi sono per accertarsi che sapessi chi sono e che dunque sono nelle facoltà di parlare in modo lucido, iniziano a farmi mille domande, mi lasciano raccontare tutto quello che ricordo o almeno fin dove ricordo.
-dopo che il sospettato vi ha minacciato di uccidere Jimin, cosa è successo?-
-non..non lo ricordo..io..-
-non si preoccupi va bene così, non vogliamo che si stressi troppo, vogliamo inoltre informarla che stamattina è stato arrestato il sospettato e che ora sarete al sicuro da lui per sempre-
Il mio cuore è molto più leggero, ma alla improvviso come se dei lampi nella mia testa prendessero vita, inizia a girarmi la testa.
-Y/n che succede? Dottore vi prego! Presto! Mia sorella..mia sorella!-
I dottori accorrono ma nel frattempo io svengo e come se stessi sognando torno al preciso momento in cui Jungkook ci minaccia.
Mentre Mingyu e Yugyeom abbassano la guardia convinti che io spari a Jimin, punto la pistola dritta verso Jungkook.
Ma lui scoppia a ridere.
-come sei divertente piccola, lo sei davvero tanto lo sai? Sparate allo stronzo- ordina Jungkook.
Ma questa volta con una mossa fortuita sparo in pochi secondi prima a Mingyu e poi a Yugyeom. Dritto in mezzo alla fronte.
Presa dall'euforia di essere riuscita a sparigli, non mi accorgo di Jungkook che prontamente mi toglie la sua pistola dalle mani e la punta verso Jimin.
-sei una brutta Troia bastarda! Ma ora prima ucciderò lui, mi svuoterò di nuovo le palle con te e poi ti ucciderò. Muori bastardo!-
-no!- così mi butto su di lui e anche se il colpo parte, non sono sicura che abbia ucciso Jimin. Non ho il tempo di verificare, so solo che lo ha colpito, ma non dove.
Le urla atroci di Jimin mi distraggono,non mi fanno concentrare sul vero problema. Jungkook!
Che in questo momento è a terra. Con un calcio, allontano la pistola dalle sue mani, mentre lui tirandomi per i piedi mi fa cadere in terra e salendo su di me inizia a riempirmi di pugni in viso e sul costato. Sbatte la mia testa più e più volte a terra mentre mi urla qualcosa.
-ti uccido puttana ti uccido! Se non sei mia non sarai di nessun altro!-
-Jungkook..- sento la voce di Jimin che lentamente si spegne e Jungkook che invece continuando a colpirmi gli urla.
-guarda la tua fottuta principessina morire, perché presto toccherà a te-
Ma appena due secondi dopo, in sottofondo, fuori dalle finestre, anche se ovattato, il rumore delle sirene della polizia lo allarma. Tanto da farlo scattare in piedi e nella foga di scappare, mi calpesta anche passandomi letteralmente sopra.
-Y/n ti prego apri gli occhi, ti prego!- la voce di mio fratello mi sveglia dal sonno, il suo abbraccio mi riscalda abbastanza anche se i dolori tornano in un baleno.
-Dio mio! È viva! Eccola! È viva!-
-io..io..ricordo..Jungkook lui..-
I poliziotti sorpresi iniziano a scrivere tutto quello che in sogno ho ricordato dell'accaduto e dopo aver controllato anche il letto di Jimin per assicurarsi che stesse ancora in vita, ci garantiscono che metteranno Jungkook in prigione e anche per molto tempo.
-ora è tutto finito, andrà tutto bene capito? Vedrai che andrà tutto bene-

3 anni dopo.
Dichiarazione di colpevolezza di Jungkook per i capi d'accusa:- di stupro di primo grado nei confronti di Y/s/n. -tentato omicidio nei confronti di Y/s/n e Park Jimin.
È condannato a scontare due ergastoli più 12 anni.
Io e Jimin negli ultimi tre anni ci siamo ripresi, entrambi abbiamo dovuto fare molta fisioterapia e psicoterapia.
I sintomi del disturbo post traumatico non sono stati semplici da combattere. Talvolta ancora ci svegliamo entrambi nella notte in piene crisi, ma per fortuna vivendo ora insieme riusciamo l'uno ad aiutare l'altro.
Questo accaduto ci ha sconvolto la vita ma ci ha anche permesso di unirci ancora di più.
Jimin ha dovuto sottoporsi a diversi interventi maxillo-facciali per ricostruire per bene il lato sinistro del suo viso.
Ogni tanto lo vedo li allo specchio e mi chiede sempre se lo amo anche se non è più bello come prima. Io ovviamente gli ricordo che per me non è cambiato nulla, che lui per me resta sempre l'uomo più bello su cui i miei occhi si possano posare.
Inoltre solo qualche mese fa mi ha chiesto di sposarlo e anche se abbiamo entrambi solo 19 anni, io ho detto si. Ho detto si perché ne abbiamo passate più noi insieme in 3 anni e mezzo che altre coppie che stanno insieme da più di 20 anni, inoltre ho detto si, sopratutto perché lo amo alla follia e non potrei fare a meno di averlo nella mia vita per sempre.

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