•capitolo 30

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POV. BLAKE
Mi guardo allo specchio e sono orgogliosa di quello che indosso. È un vestito rosa lungo stretto sui fianchi e una scollatura non troppo volgare. Delle decolte rosa anche esse con un tacco 12. Prendo la borsetta del trucco ed estraggo l'eyeliner nero. Ne applico un po' sulla parte superiore degli occhi. Applico anche una buona quantità di mascara. Il mascara non basta mai. Sulle guance metto un po' di blush,ma non troppo. Sulle labbra applico del gloss trasparente.
Esco dal bagno e trovo Nate intento a parlare al telefono.
"Si,grazie. Anche a te! Non fare cazzate,ci sentiamo. Ciao." conclude attaccando.
"Sei meravigliosa." mi sorride.
"Grazie." mormoro.
Si avvicina lentamente a me e mi cinge la vita.
"Sei estremamente sexy,se non fossimo in ritardo ti prenderei ora,qui su questo pavimento." sussurra al mio orecchio.
Spalanco gli occhi alla sua affermazione.
"Non fare promesse che non riusciresti a mantenere." lo stuzzico.
"Tesoro,io mantengo ogni promessa.. E se c'è una cosa che voglio mantenere proprio ora è quello di scoparti adesso." mormora aumentando la presa sui miei fianchi.
"Sei troppo modesto." dico strappandogli un innocuo bacio.
"Ora andiamo è tardi." dico dandogli una leggera pacca sul petto facendolo ridere.

Arriviamo davanti al Ministor Palace. (palazzo inventato)
L'autista della limousine ci apre la portiera e Nata,dopo essere sceso,mi allunga la mano.
"Grazie signore."
"Prego signora."
Ci dirigiamo all'ingresso e un alto e grosso signore è posto li davanti. Ha una auricolare nell'orecchio collegato a un walky toky.
"Signori,gli inviti." afferma serio.
Quasi mi inquieta la sua serietà.
Apro la pochette e gli porgo l'invito che precedentemente avevo messo dentro,si tra un doppio senso e l altro.
Lo apre e velocemente lo legge e poi controlla una lunga lista.
"Crawford,potete entrare." ci fa cenno.
Entriamo e un immenso salone ci accoglie. Un enorme lampadario di cristallo è appeso al soffitto e emana una luce stratosferica. Le pareti sono di un nero sbiadito con ornamenti d'oro,su di esse sono appese locandine della campagna messa in atto. Vicino all'ingresso c'è un enorme cartellone con il logo di tutte le società e associazioni che contribuiscono a questo meraviglioso progetto.
I camerieri scorrazzano da una parte all'altra trasportando enormi vassoi pieni di calici di champagne.
Le persone nella sala sono per lo più signori sui 40-50 anni,e un po' mi sento a disagio. Non so mai andata spesso a questo tipo di eventi e in più mi ritrovo sempre in imbarazzo e fuori luogo.
"Blake,vieni c'è Aaron." dice intrecciando le nostre dita.
Arriviamo da Aaron,che è intento a parlare con un uomo sui 50 anni direi,ma non appena ci vede lo liquida.
"Blake,Nate sono cosi contento che siete venuti!!" esclama abbracciandoci.
Almeno con lui non mi sento troppo a disagio.
Aaron inizia a parlare di quanto la sua campagna stia andando bene e all'inizio seguo il discorso,ma poi inizia a parlare di quote,tagli e numeri,e li mi perdo. Mi limito ad annuire per non fare la figura della solita ignorante stupida in matematica,ma che ci posso fare,la matematica non è il mio forte,non siamo amiche,ne ora e ne mai!!
Con la coda dell'occhio guardo Nate e lo vedo piuttosto annoiato. Non lo aggradano a sufficienza i discorsi a quanto pare,e ora che ci penso me lo ha dimostrato parecchie volte,non solo su questo argomento,ma in generale.
Gli rivolgo uno sguardo che risponde con un ghigno.
A che pensa ora? Ma perchè ho avuto la brillate idea di guardarlo.
Aaron è intento a parlare con gusto e io cerco di capirci qualcosa,che non mi accorgo nemmeno che Nate ha posato una mano sul mio fianco.
"E tu Blake che ne pensi?" domanda ad un tratto.
Okay prepara un discorso coerente e grammaticale subito,ora,adesso!!
"Sostengo senza ombra di dubbio questo progetto è magn-" non riesco a terminare la frase perchè sento la mano di Nate scendere sempre più in basso.
Oh merda.
"È magnifico,perchè di queste cose se ne parla molto ma nessuno fa qualcosa di conc-" mi blocco di nuovo.
Sento la mano di Nate scivolare sempre di più.
"Qualcosa di concreto su temi cosi impo- ahh" mi scappa un gemito quando sento la mano di Nate sul mio sedere che strizza con enfasi.
Ripete lo stesso gesto più volte. Lo guardo in cagnesco e lui mi rivolge un sorrisetto innocente.
Stronzo!
"Blake tutto okay?"
"Ehm si certo." farfuglio imbarazzata togliendo velocemente la mano di Nate dal mio sedere.
Vedo un cameriere passare e afferro velocemente un calice e ne bevo metà. Lo champagne scivola giu nella mia gola,dandomi un po' di sollievo.
"Scusate." dico ai due ragazzi per poi svignarmela in Afganistan. Almeno mi piacerebbe in questo momento,ma mi purtroppo mi devo accontentare di un divanetto in disparte.
Mi siedo su di esso e finisco il mio champagne. Appoggio il bicchiere sul tavolino di vetro davanti a me.
Mi passo una mano nei capelli e ripenso alla figura di merda che ho appena fatto,chissa che penserà ora Aaron che sono una depravata. Si probabilmente.
"Scusate signori,vorrei rubare alcuni minuti." sento la voce di Aaron al microfono e per poco non mi spavento dato che come una stupida mi sono messa vicino a una cassa,che fra parentesi nemmeno ho notato.
Aaron riporta di nuovo il microfono alle labbra.
"Per prima cosa sono felicissimo di vedervi qui stasera e soprattutto cosi numerosi. Seconda cosa voglio ringraziarvi,per aver contribuito sia moralmente che economicamente a questo mio progetto. Per me aiutare ragazzi,bambini con problemi gravi sono argomenti che mi toccano molto. Spero,anzi sono sicuro che questo progetto avrà successo,perchè aiuterà molte famiglie e bambini in Africa. Quindi bhe grazie a tutti!! Si lo so faccio abbastanza schifo con discorsi,ma queste cose che ho detto,le ho dette con il cuore. Grazie ancora e buona serata!!!" conclude Aaron.
Il suo discorso,è stato magnifico,parole dette con il cuore in mano. Sono cosi contenta per lui e il suo progetto.
Noto in lontananza un contenitore di plastica con un cartellone sotto con su scritto 'beneficienza'.
Wow,oltre a mettere in piedi un progetto in Africa,Aaron sta raccogliendo soldi per la beneficenza in generale. Voglio contribuire.
Mi avvicino al contenitore,che a quanto pare ha molto successo dato che molte persone sono li a donare banconote e assegni anche.. Il contenitore è gia pieno a metà.
Tiro fuori la pochette ed estraggo il portafoglio. Prendo tutte le banconote che ho e le infilo dentro,non bado a spese diciamo.
"Brava!" esclama una voce alle mie spalle.
Nate.
"Che vuoi?" domando secca.
"Niente sono venuto a donare qualcosa anche io." afferma infilando un assegno.
"Bene." dico fredda.
"Andiamo Blake non te la sarai mica presa per poco fa? Era solo uno scherzo." sbuffa cingendomi la vita.
Gli tolgo la mano e lo guardo.
"Uno scherzo!? Uno scherzo!? Mi prendi in giro,ho fatto una figuraccia,chissà che pensa tuo cugino di me ora!" sbotto incazzata.
"Volevo solo giocare." si difende.
"Bhe,ti informo che il gioco non mi è piaciuto per niente!!" esclamo.
Lui abbassa gli occhi.
"Anzi sai una cosa me ne vado!!" dico irritata andandomene.
Cerco con gli occhi Aaron e lo trovo a parlare con dei signori.
"Aaron." lo richiamo con un gesto della mano.
"Blake."
"Sono venuta a salutarti." lo informo.
"Ma come?? Proprio sul più bello,adesso c'è il karaoke e poi la band.." lo interrompo.
"Lo so,mi dispiace,è che non mi sento bene." dico abbassando gli occhi.
"Ah no,se non stai bene,vai immediatamente a casa. La salute prima di tutto. Buona notte." dice abbracciandomi.
"Grazie anche a te e buona serata."
Aaron,è dolcissimo e molto serio e preciso,ci tiene ad alcune cose e si vede che ha dei valori. Eppure non si direbbe a guardarlo con tutti quei tatuaggi,ma del resto la gente non va mai giudicata dall'esterno,anche se spesso si tende a farlo.
Ma tutta questa saggezza??
Esco dal salone e mi dirigo verso la mia limousine.
"Andiamo all'hotel Pieter."
"Mi scusi signorina,ma il signorino Nate?" domanda premuroso.
"Tornerà in taxi." dico cercasi di trattenere la calma.
"Si signorina." annuisce e mette in moto la limousine.
Adesso gioco io!!

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