•capitolo 63

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POV. BLAKE
"Ti giuro Scar,sono a corto di idee,è dalla sera del colloquio che ci sto lavorando a questa cosa per la rivista,ma zero non ho idee." dico sconfitta ed esausta.

"Cazzo,non credevo che fare la giornalista,fosse stato così difficile." mi lamento ancora posando la penna.

Domani devo consegnare la relazione,e non ho idee. Cavolo,è più complicato del previsto. All'inizio,sembravo un uragano di idee,ma poi si sono tutte sciupate man mano.

Ci vorrebbe,un'idea spumeggiante e unica. Il problema è dove trovarla?

Sta mattina ho fatto un giro in centro,per trovare qualche idea,da sviluppare,ma nulla... niente di niente.

E ora mi ritrovo qui su questa scrivania a sbuffare e a lamentarmi,come facevo al liceo durante l'ora dei compiti... e Scarlett non mi sta aiutando.

Appoggio la guancia sul palmo della mia mano e il gomito sulla scrivania.

"Secondo te mi sta bene?" si volta Scarlett tenendo per mano un vestito di Gucci e posandolo sul suo corpo.

"Scarlett!! Così non mi aiuti,neanche un po'!! Comunque si ti sta benissimo,ma io opterei per il vestito azzurro cielo."

"Dici? Comunque,perchè non provi a intervistare uno stilista?" chiede sedendosi di fronte a me.

"Ci ho pensato,ma non vorrei risultasse un cliché. E poi non è questo che sta cercando la rivista." sbuffo.

"Sai cosa ci vorrebbe,qualcosa di impressionante,non lo so unico,tipo Parigi è la capitale della moda parigina... sarebbe come parlare di Milano." spiego,più a me stessa che a lei.

"E se proponessi di parlare di un vestito?" propone.

"Un vestito? Si ci può stare,il problema è che non posso far uscire un vestito,sai ci vorrebbe una collezione,a meno che... io non proponga uno spazio dove si suggerisce i vari vestiti di marca per le varie occasioni." mi si accede la lampadina.

"Scarlett,sei un genio,allora dentro quella testolina c'è qualcosa!!" esclamo esaltata.

"Grazie." dice sarcastica lei.

Si alza dalla sedia e torna a scegliere il suo vestito per sta sera io intanto mi metto a lavorare al computer.

Cerco di elaborare al massimo l'idea.

~il giorno dopo~

Mi sveglio di scatto. Ma che cavolo,mi sono addormentata sulla scrivania? Non mi sono nemmeno accorta.

Guardo l'orario sulla sveglia,sono quasi le 10 e tra un'ora devo essere li. Metto a caricare sia il portatile che il telefono e mi alzo.

Vado a farmi una velocissima doccia e mi asciugo in fretta. Indosso una maglietta nera e i jeans pre-mamma,non mi sta più niente. Metto le converse bianche basse. Prendo tutto il resto ed esco.

Trovo Nate giù a fare colazione.

"Giorno pic-"

Lo interrompo o farò tardi.

"Si,ciao,addio." dico aprendo la porta e uscendo.

Prendo le chiavi della macchina ed entro. Guido fino alla rivista,con attenzione,dopo tutto sono incinta.

Parcheggio li vicino e scendo. Controllo di avere tutto.
Portatile,okay.
Cellulare,okay.
USB,okay.
Relazione,relazione? Dove cazzo è la relazione.

Oh no.

Prendo in fretta e furia il telefono e digito il numero di Nate.

"Nate!! Sei già uscito?" domando facendo avanti indietro. Probabilmente la gente che mi vede mi prenderà per una menomata.

Un Amore Tatuato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora