•capitolo 36

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POV. BLAKE
Esco dalla doccia e avvolgo il mio corpo nell'asciugamano.

Vado in camera a prendere l'intimo e i vestiti,che prima avevo lasciato sul letto. Nate mi lancia una fugace occhiata e poi abbassa lo sguardo.

Con passo svelto torno in bagno.
È da ieri che non parliamo e oggi dobbiamo tornare a Milano. In più sta sera dovrò affrontare mia madre.

Mi tolgo l'asciugano e mi infilo il reggiseno e le mutandine.
Guardo la mia pancia e mi metto di profilo. Non è ancora visibile nulla.

Io e Nate dovremo parlare di questo prima o poi,io sicuramente non abortisco! Andrò contro tutto e tutti se è necessario.

Indosso la maglietta di superman,che è abbastanza larga e dei leggins neri morbidi e infine le mie converse bianche alte.
Mi do una rapida spazzolata ai capelli e mi metto solo un po' di mascara.

Prendo le nostre ultime cose che abbiamo in bagno e vado a metterle nella valigia.

La porta si apre di colpo e attira la nostra attenzione.

"Ve ne andavate senza salutare!?" esclama ridendo Aaron.

Io abbasso lo sguardo e Nate guarda altrove.

Mi dispiace cosi tanto per lui,ma ha scelto proprio il momento peggiore o migliore (?) non saprei.

"Okay,non é giornata!" dice fingendo un sorriso.

"Comunque in ogni caso!! Buon viaggio!! Ah,non dimenticatevi di me!!" esclama venendo ad abbracciarci.

Ricambio l'abbraccio solo per non dare ulteriore dispiacere ad Aaron e lo stesso fa Nate.

"Ah dimenticavo,tra qualche giorno,verrò a Milano,per alcune cose di lavoro. Spero di trovarvi!!"

"Certo." afferma Nate.

È la prima parola che gli sento pronunciare da stamattina.

Dopo ore di viaggio finalmente atterriamo. Nate non mi ha parlato per tutto il viaggio,ogni tanto mi fissava. Aveva lo guardo del tipo:è colpa mia sto casino. Bhe da una parte si,ma per fare un bambino bisogna essere in due.

Sinceramente non so di cosa si incolpa,però spero solo che non mi lasci,cioè dai non credo,non è uno di quei bastardi,che nel momento del piacere si è in due e quando sono cazzi sei tu da sola,non penso proprio! Deve metabolizzare la cosa,ma cazzo anche io sono scioccata. Anche io ho 18 anni cazzo!!

Scendiamo dall'aereo e ritiriamo le nostre valigie. Appena scendiamo dalla scala mobile scorgo in lontananza l'autista di mia madre. Faccio un profondo respiro.

"Brad." lo saluto.

"Signorina Blake." mi fa un cenno con il capo e prende le mie valigie dirigendosi verso la limousine.

"Ehm,Brad... ti raggiungo subito."
Annuisce.

Mi volto verso Nate.

" T-tu, vieni c-con... me?" farfuglio.

"Devo andare da Matias,ci vediamo!" esclama guardando altrove,per poi andare dalla direzione opposta.

Non riesce proprio a guardarmi negli occhi!?

Esco dall'aeroporto malinconica e raggiungo la limousine. Brad la mette in modo e si infila nel traffico mattutino milanese.

Pensavo che avrei affrontato mia madre... con Nate. Abbiamo iniziato questo viaggio insieme e sto iniziando a pensare che arriverò a destinazione da sola,se non lo sono già.

Prendo il telefono e digito il numero di Scarlett.
"Ehi tesoro.. Come stai?? Sei atterrata?"

"Si,adesso." dico con voce spezzata.

Un Amore Tatuato 2Where stories live. Discover now