6- Un aiuto inaspettato.

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"Ti ha detto di lasciarla andare non ci senti o non capisci?" è una voce familiare, quando mi giro trovo Adam.

"E tu chi sei, cosa vuoi?" chiede con sguardo di disprezzo Omar.

"Ti ha detto di lasciarla e quindi è meglio se lo fai. Non puoi trattenerla contro la sua volontà."

"Altrimenti cosa eh?"

"Altrimenti una denuncia con una lunga serie di accuse ti farà pentire di esserti solo avvicinato a lei." pronuncia Adam con calma e con un sorriso fiero.

"Non finisce qui, tu me la pagherai e tu Basma mi devi ancora una risposta." risponde con un tono frustrato.

Non ne posso più ed è meglio finirla qui, chi è lui per pretendere delle risposte da me?

"Senti Omar, io non ti devo alcuna risposta. Io non c'entro nulla con la tua vita e tu non c'entri nulla con la mia. Che il modo in cui mi senta sia legato a te o meno non voglio dirlo e tu non mi puoi obbligare. Per favore questa discussione finiamola qui, tanto avrai delle cose più importanti da fare come occuparti della tua ragazza!" calco un po' sull'ultima parola, se è intelligente capirà.
Mentre pronuncio queste parole ho un po' di timore, però almeno capirò se stanno insieme o se sono solo amici.

"Come fai a sapere che ho una ragazza?" Avevo totalmente ragione. Se è fidanzato è meglio per me che io mi dimentichi di lui.

"Non che sia importante, semplicemente vi ho visti che vi stavate abbracciando amorevolmente al cinema."

"Ed è questo il motivo per cui mi stai evitando?" mi domanda.

"Perchè pensi possa essere questo il motivo? Non lo è assolutamente e probabilmente non c'è nemmeno un motivo preciso." spero immensamente che finisca qui, non so neanche come io sia riuscita a dire queste cose. Forse la presenza di Adam mi fa sentire un po' al sicuro.

"Ora vado, ho da fare. Basma se ho fatto qualcosa di sbagliato perdonami e mi dispiace per prima, credevo fossimo amici e che tu potessi dirmi cos'hai.." si gira e se ne va.

Ed è qui che Omar si sbaglia, noi non siamo amici, non siamo mai stati amici o almeno per me. Io ho sempre voluto essere qualcosa di più ma dato che non è possibile, preferisco staccarmi un po' da lui almeno fino a quando non perdo i miei sentimenti per lui.

Sussurro un grazie ad Adam per avermi aiutato.

"Questo non fa di noi amici che sia chiaro, ancora non ti sopporto e ricordati di non provare a dire una parola su quel che hai sentito o altrimenti non ti succederà nulla di buono."

"Come se ci tenessi ad essere tua amica. Per essere chiara, ti ho ringraziato per educazione e quel disprezzo che provi nei miei confronti, è una cosa ricambiata. Ah e un'ultima cosa, non mi spaventi con le tue minacce anzi mi fai venire più voglia di dire a tutti cosa ho sentito. Se vorrò aprirò bocca nessuno me lo vieterà!" dopo aver pronunciato quelle parole sento che in tutti e due si è alimentato un odio reciproco, dopo sguardi omicidi mi volto per andare via.

"Fai attenzione con le persone che ti circondano, che tu le conosca o meno. Non è una cosa da tutti i giorni ritrovare un bel ragazzo alle spalle a proteggerti." fa in modo che lo senta.

"Lo so, non ho bisogno né del tuo consiglio né del tuo aiuto. Ce la faccio da sola!" rispondo senza girarmi a guardarlo.

E' stata una giornata veramente pesante e piena di emozioni, ho bisogno di schiarirmi le idee quindi vado al parchetto e lo trovo vuoto. Mi siedo su una panchina e rifletto.

*

Si è fatto tardi quindi torno a casa. Sono stanchissima.

"Basma, sei tornata."

"Sì, mamma. Com'è andata la tua giornata?" le domando mentre prendo un bicchiere d'acqua.

"E' andata bene. Io e tuo padre ci siamo divertiti tanto, ci è sembrato di essere tornati giovani. Proprio come una volta." risponde apparentemente felice.

"E' bello che abbiate trovato del tempo per divertirvi insieme. Ma dov'è papà, perché non lo vedo qua?"

"Si è stancato, è andato a riposare un po'." pronuncia ridendo.

"Perché ridi? Che gli hai fatto fare per renderlo così stanco?" le chiedo ridendo a mia volta.

"Ti ho detto che sembravano i vecchi tempi. Abbiamo fatto di tutto, dal rincorrerci all' arrampicarci sugli alberi."

"Mi fa piacere molto vederti sorridere, mamma. Che Allah ti lasci sempre sorridente e felice."

"Amin, figlia mia." mi abbraccia forte.

"Vado a farmi una doccia." comunico io.

"Va bene, vai."

Quanto è rilassante farsi una doccia calda. E' l'ideale dopo aver corso.

Prendo lo shampoo, ne metto un po' sui capelli, massaggio bene poi li sciacquo.

Passo il sapone sul mio corpo e con un po' di acqua lo risciacquo per bene.

Mi avvolgo nell'accappatoio e mi dirigo verso la mia stanza. Se fosse per me, non uscirei dal bagno.

Appena finisco di cambiarmi, mi arriva una videochiamata da parte di Melissa e Hajar.

Io: "Ciao ragazze."

M e H: "Ciao Basma." pronunciano all'unisono.

"Com'è andata la vostra giornata?" domando mentre mi distendo sul letto.

"Ma sì, le solite e monotone giornate." risponde Melissa.

"Lo stesso vale per me. E tu invece?"

"Lasciamo stare, è stata una giornata strana e stancante."

"Che è successo?" chiedono le mie amiche contemporaneamente. Il fatto che l'abbiano chiesto tutte e due nello stesso tempo, mi fa capire che sono proprio curiose.

Racconto loro tutto ciò che è successo sta mattina.

"Quindi hai affrontato Omar. E' un bene." afferma Melissa seriamente.

"Già."

"Ma cosa più importante è stata salvata dal suo principe azzurro! Da Adam!" esclama con occhi sognanti Hajar.

"Lui un principe? Non farmi ridere. Veramente, non lo sopporto. E' così odioso, crede di avere il comando su tutto, crede di potermi dir cosa fare e cosa no. Lo odio e per lui è la stessa cosa."

"Certo come no.." mormora sempre Hajar.

"Vabbè ragazze ne riparliamo poi un'altra volta. Io vado." ci saluta Melissa.

"Anche io devo andare, vi saluto." continuo io.

"Va bene dai. Ci vediamo."

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