14- Numero di telefono.

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Adam's POV

E' giunta l'ora di uscire da scuola, mi incontro fuori con Amir.

"Mangiamo prima qualcosa poi andiamo in biblioteca?" mi chiede il mio amico e io confermo.

"Dove andiamo?" mi domanda sempre Amir.

"Dove vuoi tu."

"Va bene, conosco un posto dove si mangia bene. Andiamo lì."

Gli faccio cenno di sì e lo seguo.

Dopo aver finito di pranzare, ci dirigiamo in biblioteca.

Appena varchiamo l'ingresso, noto Basma seduta nella stessa postazione dell'ultima volta in cui l'ho vista qui in biblioteca.

"Ohi Adam guarda, laggiù c'è Basma. Andiamo a chiedere a lei, almeno la conosciamo e può aiutarci, meglio che chiedere a qualcuno che non conosciamo e sentirsi in soggezione." esclama Amir.

"Preferisco sentirmi in soggezione che chiedere aiuto a quella là, tralasciando il fatto che, non so te, ma io non la conosco. Chiediamo a qualcun altro." gli rispondo disinteressato.

"Dai fratello, chiediamo a lei. Io la conosco da un po' e ci aiuterà sicuramente, dai. Mica ti mangia. Su seguimi." insiste il mio amico trascinandomi con lui da un braccio.

"Ehi Basma." saluta Amir avvicinandosi. Basma alza lo sguardo un attimo per poi tornare sui documenti che aveva davanti a lei.

"Ciao, di che hai bisogno?" risponde poco dopo.

"Ecco ho bisogno di un aiuto." continua il mio amico.

"Capisco ,di che si tratta?" dice lei distrattamente mentre mette i fogli nel cassetto.

"Ecco so che la biblioteca ha bisogno di dipendenti, vero?" chiede Amir.

"Sì è vero, sei interessato?" chiede mentre porta l'attenzione sul mio amico.

"Sì,ho bisogno di un lavoro e la biblioteca non sembra male. Sapresti dirmi cosa bisogna fare e che documenti portare per poter fare una domanda di lavoro?"

"Si, ecco non hai bisogno di chissà che documenti. Devi semplicemente portare il tuo CV, dei documenti di identità, poi devi compilare e firmare dei documenti che posso darti tranquillamente io. Ovviamente più esperienza hai meglio è, ma quel che conta è quanto diligente sarai al lavoro, quindi non devi preoccuparti." risponde lei con estrema semplicità.

"Grazie mille Basma." continua il mio amico.

"Di nulla." risponde lei sorridendo mentre gli dà dei documenti.

"Allora faccio che compilarli ora." dice Amir mentre si sta per allontanare e io seguirlo ma Basma ci ferma.

"Un attimo. Hilal Adam avresti dovuto già portare ieri il libro che hai preso in prestito, per caso ce l'hai dietro?" chiede rivolgendosi a me.

"Si ecco qui." prendo il libro dallo zaino e glielo porgo.

"Bene, grazie." continua lei con tono professionale.

Dopo un po' Amir finisce di compilare i fogli che gli sono stati dati prima e li porge a Basma.

"Già finito?" chiede lei sorridendo ad Amir.

"Già." risponde lui ricambiando il sorriso.

Vorrei tanto anche io uscirmene con le stesse espressioni che usa lei quando Hajar mi sorride. Ripeterei volentieri le sue stesse parole ad Amir, ma si vede che io sono più maturo quindi evito.

"Perfetto ho solo bisogno del CV e della fotocopia di un documento d'identità."

"Va bene, il CV ce l'ho sul cellulare posso mandartelo via e-mail, la fotocopia però del documento d'identità non ce l'ho."

"Ok, allora il CV me lo mandi sull'email della biblioteca che ti do ora e lo stampo, se hai un qualsiasi documento d'identità qua, me lo dai e faccio la fotocopia qui." continua lei.

"Va benissimo, grazie Basma, mi hai reso le cose più facili." risponde il mio amico mentre cerca la carta di identità.

Mentre loro due comunicano, io sono qua in piedi a guardarli come un pesce fuor d'acqua.

Non sapendo che fare e non essendo utile in questo momento, mi allontano e vado a prendermi un caffè.

Basma's POV

Mentre aiuto Amir con quello che c'è da fare, Adam si allontana. Si sarà annoiato non avendo nulla da fare ma non me ne può fregar di meno.

"Ok qui abbiamo finito con i documenti, ora devi solo prendere un appuntamento per il colloquio." dico io.

"Va bene e quando posso già fare il colloquio?" mi chiede Amir attentamente.

"Già dopodomani puoi venire a fare il colloquio alle 17.00 ." gli rispondo mentre controllo i giorni e gli orari.

"Perfettissimo!" continua lui sorridendo eccitatamente.

"Come mai tutta questa felicità?" gli chiedo io rilassandomi un attimo con altrettanto un sorriso sul volto.

"Niente di che, semplicemente ho bisogno di un lavoro e non vedo l'ora di cominciare presto."

"Capisco."

Non molto tempo dopo Adam si avvicina di nuovo a noi. Non mi sono mai sentita a mio agio con lui e dopo ciò che è successo a scuola, ancora peggio.

"Hai finito?" chiede lui ad Amir. Quest'ultimo risponde con un "Sì."

"Allora andiamo?" chiede sempre Adam

"Andiamo tra poco, non mi dispiacerebbe girare un po' qui in biblioteca. Almeno se vengo preso ho già un po' di confidenza con questo luogo." risponde l'amico.

"Scusami?" un ragazzo alto, moro e di un fascino non da poco, si avvicina a me.

"Dimmi." rispondo io con tono gentile.

"Ecco volevo chiederti se potrei avere il tuo numero di telefono. Sai, è da un po' che vengo qua e veramente vorrei conoscerti. Oltre ad essere molto carina sei molto professionale e gentile quindi vorrei conoscerti un po' di più." chiede con un sorriso in grado di far perdere la testa.

"Mi dispiace, non posso darti il mio numero. Anche se vorrei non potrei, spero che non te la prenda." gli rispondo.

E' vero che farebbe perdere la testa a tutte le ragazze ma a me no, o almeno non più del dovuto.

Si é bello tuttavia, non mi scorderò mai del motto "Deen over dunya."

Se voglio un amore lo voglio halal. Halal e soltanto halal, non lo voglio in nessun altro modo.

"Oh capisco, no tranquilla non me la prendo. Me ne farò una ragione." dice ridendo, ricambio con un sorriso e dopodiché si allontana.

"Non era bello abbastanza per questo l'hai rifiutato?" chiede Amir poco serio.

"No, era piuttosto bello lo ammetto ma il mio numero non lo do a nessun ragazzo. Sono musulmana e le relazioni haram non le voglio." rispondo io pacatamente.

A quelle parole intravedo sul volto di Adam un lieve sorriso.

Subito dopo Amir si allontana per vedere un po' com'è la biblioteca e Adam lo segue.

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