Capitolo 3

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Luna e Eren avevano appena scoperto che le loro classi lavoravano nella stessa ora nello stesso laboratorio, cioè quello di pittura.

Dato che il lavoro che dovevano fare era lo stesso i due si misero vicini, anche perché il ragazzo confessò di non trovarsi tanto bene nella sua classe.

Le due professoresse si consultarono per cinque minuti, continuavano a guardare quelli che sembravano vari bozzetti, infine di ricomposero e una delle due si schiarì la voce, mentre l'altra attirava l'attenzione degli alunni.

"Allora noi del corso G ci siamo riuniti oggi con il corso C per fare una lavoro di gruppo"

Il silenzio creatosi si ruppe perché tutti iniziarono a scegliere i proprio compagni.

"Saremo noi a scegliere con chi dovrete andare!" urlò la professoressa di pittura del corso C, seguita da una cantilena di sospiri di delusione.

"Le coppia saranno due a due, e saranno tutti composti da un alunno della G e uno della C, che ripeto, sceglieremo noi" informò accentuando il "noi".

"Allora, il dipinto sarà ancora sulla forma umana, dato che l'abbiamo disegnata: in piedi, seduto, mentre fa un'attività fisica...in somma c'è un ultima scelta, cioè disegnare una persona dormiente" venne interrotta dall'altra "O anche morta" in quel momento Eren sembrò sorridere. Luna lo guardava perplessa, forse glie era venuta l'ispirazione.

"Comunque l'importante è che il corpo sia steso, tra poco vi diremo le copie"

In quei minuti d'attesa la corvina rifletté. L'idea di disegnare un cadavere l'attirava molto ad essere onesta. Anche perché così avrebbe potuto adoperare il suo colore preferito, il rosso sangue.

"Abbiamo finito" dissero le due insegnati con dei foglietti in mano.

Iniziarono ad elencare nomi ,finché "Luna Tironi con Eren Otis" i due si guardarono, felici di essere finiti con qualcuno che gradivano.

"Bene ora che le copie sono formate inizierete il lavoro qui, ma lo finirete a casa"

I due presero gomma e matita e iniziarono a pensare fissando il foglio bianco.

"Senti Luna...io vorrei"

"Sì lo so, vuoi disegnare un cadavere, e anche io. L'idea mi attira."

Il moro le sembrò sorpreso, non sapeva se per il fatto che gli aveva letto nel pensiero o perché non si aspettava una cosa simile.

"Come mai ti attira l'idea?" chiese mentre iniziò a scarabocchiare quello che sembrava un corpo.

"Preferirei non dirlo..." il ragazzo rimase deluso,c'era da aspettarselo, si conoscevano solo da due giorni.

Il resto del tempo stettero in silenzio, disegnando.

Luna cercò di guardare il disegno del compagno, ma il suo braccio glie lo impediva. Era curiosa di sapere come disegnava.

"Che fai? Sbirci?" Chiese lui in tono scherzo, mentre sorrideva.

La ragazza sgranò gli occhi "Bhe ecco...sono solo curiosa tutto qui"

Gli passò il foglio facendo una risatina bambinesca.

Luna sembrò rimanere incantata mentre teneva il foglio tra le mani: era stupendo. I lineamenti della donna che aveva disegnato erano perfetti, l'espressione dolorante e il sangue. Quel disegno così macabro avrebbe fatto venire la pelle d'oca a chiunque, ma a lei no.

"Eren, è bellissimo"

"Davvero?" chiese quasi stupefatto dalla sua affermazione.

"Sì" il moro riprese il disegno e lo osservò.

"Non è nemmeno il massimo che so fare"

I due si guardarono e si sorrisero, stavano proprio bene insieme.


"Allora, quando ci troviamo?" chiese Luna, mentre camminava per le affollate strade di Bergamo, piene di alunni che non vedevano l'ora di tornare a casa.

Eren iniziò a strofinare una mano sulla guancia, mentre con l'altra teneva la cartelletta.

"Pensavo a dopo domani a casa mia"

La corvina ci pensò un attimo "Per me andrebbe bene, ma io non so dove abiti"

"Tranquilla ti ci accompagno io, mangi da me"

"Gentile, spero di non dare disturbo a tua madre"

Il moro la guardò in modo strano.La luce di gioia nei sui occhi azzurri sembrò spegnersi, il suo sguardo divenne vuoto, privo di ogni emozione. Luna stava ripensando se avesse detto qualcosa di errato.

"I miei genitori sono quasi sempre a lavoro..." disse quasi sussurrando.

La ragazza avrebbe voluto credergli, ma qualcosa le diceva che mentiva.

"Oh, scusa..."

" Fa niente, non lo sapevi"

Si fermò ad una svolta.

"Io devo andare giù di qua, te invece?"

"Io devo prendere il tram, per Nembro"

"Va bene a domani"salutò Eren

"A domani" e poi si voltò iniziando a incamminarsi

"Comunque..." Luna guardò il moro.

"Pure tu sei brava a disegnare" La corvina glie fece un raggiante sorriso prima di scomparire dietro un angolo

Amo il colore del sangue || Bloody PainterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora