Capitolo 15

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Eren si svegliò di colpo, glie era sembrato di aver sentito la porta chiudersi di scatto. Però dando un'occhiata rapida non gli sembrava di scorgere nessuno nella penombra della stanza. Si mise una mano sulla fronte, sentiva ancora girare la testa e così affondò la testa nel cuscino.

Aveva deciso che si sarebbe consegnato alla polizia dopo aver bruciato la lettera. Avrebbe portato con sé la sua amata giacca, la sua maschera e il suo amata quaderno dove lui disegnava i cadaveri delle sue vittime. Avrebbe raccontato tutto: come sceglieva le vittime, il suo modus operandi, cosa se ne faceva dell loro sangue.

Tutto per salvare Luna.

Si mise a sedere, prese il proprio accendino e iniziò a bruciare la lettera. La guardava quasi incantato mentre diventava polvere , mentre le parole sembravano venire divorate dal fuoco, proprio come una bestia affamata.

Si alzò lentamente e fece un gesto per prendere il cappotto  blu, ma quando la sua mano toccò il legno dello schienale della sedia girò di scatto la testa.

Il suo travestimento...era sparito.

Luna camminava così velocemente che sembrava quasi correre, ogni muscolo della gamba sembrava gridare dalla fatica . Aveva paura di aver sbattuto la porta quando era uscita dall'appartamento. Aveva ripassato più volte il piano, e aveva cercato i modi per essere il più credibile possibile, aveva paura di essere talmente credibile che l'avrebbero condannata. Ma non le importava.

Arrivata davanti alla centrale fece un grosso respiro per darsi coraggio, poteva farcela. Strinse la maschera tra  le mani , ma prima che potesse entrare un poliziotto uscì, probabilmente per svolgere il suo turno , e quando la vide sgranò gli occhi. Si stava chiedendo probabilmente se quello a cui stava assistendo era un miraggio o la pura realtà, forse uno scherzo assurdo fatto da una stupidata adolescente . Senza perdere tempo le corse addosso buttandola a terra, pronunciando le tipiche parole la ammanettó e la condusse all'interno della centrale.

" Quindi sei tu Bloody Painter?"
"Sì, sono qui per costituirmi " disse la ragazza appoggiando la maschera.
"Ho aspettato un po', in verità ho iniziato ad uccidere con l'arrivo del nuovo studente, sperando che la colpa cadesse su di lui. Il sangue ha un'ottima consistenza, meglio della pittura ad olio! Non deve essere nemmeno diluito con la trementina o altre stronzate! È economico...E sulla tela fa proprio un bel effetto" cerco di essere il più convincente possibile.
Intanto il poliziotto non aveva chiesto espressione, né tanto meno sembrava essersi scandalizzato.
" Capisco , dove sono ora questi quadri. Te ne sei disfatta?"
"No! Un pittore non distrugge mai le proprie opere! Semplicemente, le ho messe al sicuro, non potrei mai ucciderle! Sono come una parte di me" e si portò una mano al cuore.
" Strana affermazione da una che uccide gente solo per il loro sangue"
E dopo un' altra serie di domande alla fine decisero di portarla in cella in attesa di cosa fare.

La notizia arrivò su ogni telegiornale già la sera stessa.
Eren non amava particolarmente la televisione, ma chi sa per quale caso, proprio quella sera lui decise di guardarla.
La sua reazione ovviamente ve la potete già immaginare , a sentire quelle parole gli si strinse il cuore.
Il senso di colpa pervase il suo corpo .
Era colpa sua, se solo non avesse dato retta ai suoi sentimenti!
Si sedette su una sedia portando una mano alla fronte e si mise ad analizzare con logica la situazione.
Il telegiornale non ha riferito il nome della persona, ma lui sa per certo che è Luna perché è l'unica a sapere dove abita: lato positivo lo Slenderman non lo cercherà più.
Fortunatamente in Italia la condanna a morte non c'è, quindi in caso l'acusassero la pena massima sarebbe l'ergastolo . Ma come fare a tirarla fuori? Ed è stata abbastanza credibile? Avrà ingannato la polizia?
Così decise di aspettare.

" Quindi si è consegnato" pensò tra sé e sé Puppeteer leggendo un giornale trovato nella spazzatura.
Onestamente, non se l'aspettava. Conoscendolo pensava avrebbe cercato una soluzione alternativa di costituirsi o uccidere la ragazza, molto probabilmente sarebbe scappato .
Subito pensò di andargli a parlare, non per salvarlo o per fargli pentire della sua scelta, l'unica cosa che voleva sapere era la ragione.
Per lui non fu difficile entrare nelle prigioni , quello che fu veramente difficile fu trovarlo, cercò in tutta la zona maschile del carcere minorile, ma niente . Alla fine per farsi un giro e per schiarirsi le idee si fece un giro anche nella sezione maschile.
La notizia era quindi una bufala?
"Puppeteer?" Una voce di donna lo chiamò di sottovoce con evidente sorpresa.
"Luna?"
Difficile dire chi dei due fosse più sorpreso.
Cosa aveva fatto di così grave da farsi incarcerare ? Forse sapendo di ciò che aveva fatto Eren ha deciso di combinare qualcosa per incontrarlo.
"Che ci fai qui?"
La ragazza attese un minuto , come in cerca delle parole più adeguate.
"Perché io sono Bloody Painter"

Amo il colore del sangue || Bloody PainterWhere stories live. Discover now