Capitolo 3

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[sabato 17 febbraio]

Quando quella mattina la sveglia sul mio telefono suonò io ero già sveglio, ma nonostante questo rimasi a letto per un'altra oretta non sentendo rumori provenire dagli altri. Dopo aver cenato ieri sera, fortunatamente eravamo solo io, Felix e Hyunjin, passammo qualche momento a chiacchierare e poi guardare un film fino a quando non mi dileguai per andare a dormire. O meglio, me ne andai per lasciare loro un po' di privacy e intimità. So che non sono la tipica coppia che si salta addosso ogni due secondi, ma le smancerie le apprezzo soltanto se scritte su un libro.
Quando mi decisi di alzarmi per prepararmi e darmi una sistemata, presi dallo zaino l'occorrente e mi rifugiai nel bagno. Ero concentrato a chiudermi i jeans tirando su la zip quando una porta venne spalancata alle mie spalle facendomi cacciare un urletto e saltare sul posto. «Oh Santa Madonna!»
«Oddio scusa, non pensavo ci fossi tu...» Sentii le guance andare a fuoco e rimasi bloccato con le braccia a mezz'aria come a proteggermi mentre fissavo Minho fermo sulla porta del bagno con una mano davanti gli occhi. No rettifico, la mano era sul volto, ma le dita erano aperte all'altezza degli occhi per consentirgli di vedere la mia figura mezza nuda.
Il suo sguardo percorse più volte il mio petto scoperto, scendendo sui pantaloni non del tutto allacciati, per poi risalire sul mio volto e ripercorrere lo stesso tragitto di prima aggrottando le sopracciglia e arricciando le labbra in quella che mi sembrò una smorfia. D'istinto mi girai e dopo aver afferrato la felpa velocemente me la infilai. Mi sentii meno esposto con i vestiti addosso e con un po' di fatica mi girai di nuovo verso di lui, mi chinai leggermente con la testa sentendomi imbarazzato e chiedendo scusa. Lui 'd'altro canto non si mosse nemmeno per sbaglio e rimase ancora con lo sguardo puntato sul mio corpo con un espressione indecifrabile, mi fece sentire per un momento pieno di difetti e brutto, quindi per evitare di ricevere battute per niente gradevoli sul mio fisico strinsi le labbra fingendo un sorriso ed indietreggiai per uscire. Sapevo di non avere un fisico degno di un maschio, ma il problema al ginocchio non mi permetteva di fare molto movimento quindi mi limitavo a seguire una dieta per non ingrassare eccessivamente. «Scusami, ho fatto... il bagno ora è tutto tuo.» Presi il pigiama e sgattaiolai fuori senza aggiungere altro, corsi letteralmente via vergognandomi per essermi fatto vedere a petto nudo da lui. Aish lui è così bello e io così... terribilmente me stesso!
Preso leggermente dall'ansia lanciai il pigiama sul letto sfatto ed uscii dalla camera per andare a fare colazione. «Oh buongiorno» Hyunjin mi salutò insonnolito, i capelli sparati per aria e gli occhi leggermente gonfi a causa delle ore piccole fatte sicuramente ieri sera. «Buongiorno a tutti» dalle sue spalle sbucò Felix salutando con la sua voce cupa e roca e l'aspetto messo peggio del suo ragazzo. «Vi siete presi a botte questa notte nel letto?» Dissi divertito mentre li osservavo. In risposta mugolarono e Felix venne verso di me portando un braccio sulle mie spalle, Hyunjin nel mentre era sparito sicuramente in bagno.
«Oggi Jin ha le lezioni di mattina, ti va di andare a fare un giro? Magari possiamo passare anche al negozio di Minho, non aveva detto che aveva qualcosa di tuo interesse?» Annuii e mi sedetti a tavola sbadigliando. «Per me va bene, però ti pago il pranzo! Non hai voluto i soldi per la benzina, ma almeno il pranzo oggi fattelo pagare.» Lo vidi roteare gli occhi e annuire rassegnato. La nostra amicizia non era fatta solo di confusione, tendenzialmente gli amici litigano perché ci sono di mezzo relazioni amorose non corrisposte, parole dette di troppo o addirittura soldi mai ridati indietro no? Ecco per noi non era così, letteralmente discutevamo il 90% delle volte perché nessuno dei due voleva i soldi indietro per qualcosa o perché ci facevamo troppi regali senza motivo.
Qualche minuto dopo arrivò anche il suo ragazzo, ben sistemato e vestito per andare a lezione e insieme mangiammo qualcosa mentre chiacchieravamo. Ero felice che Felix avesse vicino qualcuno come lui, la sua presenza era confortante e non ti faceva mai sentire fuori posto; rideva per ogni cosa in modo strano, delle volte ti faceva divertire solo per la sua risata.
Dopo aver finito di fare colazione aspettai che Felix si preparasse per uscire, seduto sul divano girovagai per un po' di tempo sui social. Dovetti aspettare quasi mezz'ora, fortunatamente non avevo fretta, e quando finalmente uscimmo tutti di casa Hyunjin ci salutò per andare in università.

Limbo - Han JisungWhere stories live. Discover now