#3 - SFIDA

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Siamo a un passo dalla terza cerimonia di eliminazione. In questo step verrà decretata la squadra vincitrice di questa terza puntata, quindi il team che risulterà immune all'eliminazione.

Le storie che hanno l'onere e l'onore di sfidarsi per i propri compagni di squadra sono:

- Questa non è una favola Disney di BlondeAttitude_ per le Penne al vento

- Black is resistance di nephaelibatha per le Menti in fuga

Giudici LatSakunosuke, QueenOfVilebloods, XJonSnowX, Niijika, MirkoTerrana e CloyThePhoenix incollerò i due estratti in questo capitolo e avete tempo fino a MARTEDI' 18 APRILE 2023 ALLE ORE 20:59 per leggere i due estratti e lasciare un voto da 1 ...

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Giudici LatSakunosukeQueenOfVilebloodsXJonSnowXNiijikaMirkoTerrana e CloyThePhoenix incollerò i due estratti in questo capitolo e avete tempo fino a MARTEDI' 18 APRILE 2023 ALLE ORE 20:59 per leggere i due estratti e lasciare un voto da 1 a 10 a entrambi tramite messaggio privato alla pagina. Allegate anche una motivazione valida.

L'estratto con un totale più alto donerà l'immunità da eliminazione a tutta la sua squadra, ciò vuol dire che le sfavorite nella sua squadra potranno tirare ancora un sospiro di sollievo.

Vi lascio gli estratti:

Da Questa non è una favola Disney:

Mi ritrovai a fianco un tizio sulle sue. Sembrava estremamente annoiato da tutta quella baraonda, fumava anche lui una sigaretta, poggiato mollemente con la spalla al muro e gustandosela in una maniera parecchio differente da come le divoravamo noi nei cessi della scuola. L'unico contatto con la festa sembrava il suo dito medio che tamburellava il ritmo della musica sul drink che teneva tra pollice e indice, contro la coscia.

Fin quando non mi tanò a guardarlo.

«Ho finito i popcorn, se no te li offrivo.» lo apostrofai acida e solo allora mi concessi un rapido esame: belloccio, sulla trentina, con un certo charme e quell'eleganza non scontata da persona sicura di sé e della propria "presenza scenica".

«Ti sei imbucata?» mi chiese secco, ignorando completamente il mio appunto e senza fare più niente per nascondere un sorriso divertito.

«E tu, ti sei imbucato?»

«Diciamo che non faccio parte degli invitati.»

«Nemmeno io, e me ne vanto.» replicai, azzardando forse più di quanto avrei dovuto con uno che sicuramente era più simile a loro che a me.

«Fai bene, tieniti fuori dal branco il più a lungo possibile, c'è gente famelica.» disse, piantando gli occhi in una direzione che mi parve subito essere quella delle tre oche sulla sessantina con Luca in mezzo a fare il galletto, «E la fame a volte ti fa perdere la dignità.»

Fui certa che facesse riferimento alle matrone che alzavano i calici verso il mio amico d'infanzia, abbeverandosi senza staccargli gli occhi di dosso. Non mi veniva in mente nulla di diverso dall'aggettivo "patetiche" a guardare quel gruppetto, guidato da un'ossuta vegliarda che aveva evidentemente fatto il tagliando mammellare e che ostentava con orgoglio quell'anacronismo dentro un abito che costava cifre con troppi zeri.

«Ma chi è, la vecchia baldracca col vestito pesca?»

«È mia madre.»

Da Black is resistance:

Cygnus aveva smesso di accarezzare la figlia e ora le aveva preso la mano, ma la delicatezza erasvanita dal suo tocco. Di colpo Narcissa sentì il dolore alla tempia sparire, assorbito da unasofferenza più grande, terribile e sconosciuta, il cui seme giaceva a metà strada tra lo stomaco e il cuore. Petit, il suo adorabile coniglietto grigio perla, non c'era più. Ed era colpa sua. Ancor prima che potesse rendersi conto della tangibilità di quel pensiero, sentì gli occhi caricarsi di lacrime, come se quel dolore avesse innescato una valvola intimamente collegata al pianto di cui lei ignorava l'esistenza.
«Ascolta bene quanto sto per dirti, Narcissa, perché non lo ripeterò» disse Cygnus, la voce di nuovo indurita. Il rimprovero implicito nel suo tono bastò ad arrestare le lacrime proprio sul confine delle palpebre. «Si perdono tante cose nella vita. Questo è solo l'inizio per te; ora sei piccola e non te ne rendi conto, ma in futuro subirai altre perdite, e io non potrò essere sempre qui al tuo fianco a consolarti. Dovrai imparare a cavartela da sola, a essere forte per te stessa e per le persone a cui tieni. Il segreto di noi Black è resistere». Narcissa si sforzò con tutta se stessa per far entrare ogni parola nella testa, ma il dolore continuava a premerle sul petto, e una lacrima sfuggì al suo controllo. Cygnus la cancellò con un dito, correggendole lo sguardo.
«Niente lacrime, specialmente davanti agli altri. Le lacrime ci rivelano, e noi non possiamo farcivedere da nessuno, o ci distruggeranno. Intesi?»Narcissa si affrettò ad annuire, concentrando le poche energie che le erano rimaste nello sforzo di trattenere il pianto. Intanto il dolore che sentiva nel petto stava germogliando e cominciava asolleticarle la gola.«E impara a prenderti maggiore cura delle cose a cui tieni. Se ami qualcosa devi proteggerlo contutta te stessa».

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