Capitolo 3- sognatrice

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POV LAVINIA
<mo te lo faccio vedere.>
<almeno ti dirò da chi hai fatto salutare tuo figlio. Ti evito una figuraccia, dovresti essermi grata.>
<oh Miriam ti sono grata per questo grande favore.> dico con tono ironico, cambiandomi questa maglia che porta un prurito assurdo.

Dopo aver finito di riempire le macchinette sono tornata a lavorare al bar, ma fortunatamente questo pomeriggio non c'era il pienone, perciò la pesantezza non è stata troppa.
Appena ho raccontato della pallonata e del video saluto a Miriam lei è letteralmente impazzita.
Dice che le ha ricordato in parte una scena di un film, ma io dico che è lei a farsene troppi. Ovviamente ha insistito per vedere il video, ma dato che stavamo lavorando non mi era sembrato il caso.

Ora che sono le 16:30 ed il nostro turno è finalmente finito ci stiamo cambiando con lei che insiste per vederlo.
<e dai Laviiiii, per favoree.>
<tieni, basta che non rompi più.> le lancio il telefono che prende al volo. Sapendo la password lo sblocca senza problemi e va subito nella galleria.
<No vabbè non ci credo. Amò ma hai capito da chi ti sei fatta toccare il telefono?> mi gira lo schermo, facendomi vedere il video ancora stoppato all'inizio.
<ti ho detto che non mi ricordo. Però giuro che ho il nome sulla punta della lingua.>
<e ci credo, abbiamo parlato di lui stamattina.> oddio finalmente ho capito. <Lavinia sul tuo telefono c'è un video di Paulo Dybala, cazzo!> urla estasiata, mentre io provo a farle abbassare la voce.
<No ti prego voglio sentire la sua voce.> Fa partire subito il video, alzando il volume al massimo.
<cazzo pure la sua voce è sexy.>
<abbassa Mí!> le strappo praticamente è il telefono dalle mani, ma lei rimane con aria sognante.
<sai, già mi immagino le uscite a quattro. Io, te, Dybala e il faraone.>
<continua a sognare Miriam.> la prendo in giro, mettendomi il giubbotto.
<ma guarda che sono seria.> si sbriga lei a finirsi di vestire, per poi seguirmi, fuori dalla porta.
<secondo me potremmo escogitare qualche strategia.> insiste lei, sistemandosi il cappuccio della felpa messa a caso.
<perché ovviamente loro verranno appresso a noi.>
<mi sottovaluti tesoro?> risponde ridendo, ma fingendosi offesa.
<non sto sottovalutando te, ma loro sono calciatori Mí, hanno un mondo a parte. Ti pare che vengano a vedere due ragazze che lavorano in un bar?> le spiego io, iniziando a tirare fuori le chiavi della macchina.
<si, ma lavoriamo al bar di Trigoria. Bisogna ricordarlo.>
<ah, allora cambia tutto.> la prendo in giro.

Lei si piaccia davanti a me e mi mette le mani sulle mie braccia, costringendomi a guardarla. 
<sono seria Lavi. Facciamo qualcosa per svoltare la nostra vita!>
<svolterò la mia vita finendo di studiare.> sposto le sue mani dalle mie braccia.
<e dovresti fare lo stesso anche te se non vuoi finire disperata come Maura.>
<con una bambina come la sua mai!>
<ancora con questa bambina ahahaha.>
<incontrala e poi ne riparliamo ahahah.>
<dai sognatrice, io vado a casa.> la saluto con un forte abbraccio.
<salutami Matteuccio.> sorrido al soprannome che da a mio figlio e ci stacchiamo dall'abbraccio.
<e pensa alla mia idea!> mi urla mentre sto salendo sulla macchina.
Le lascio solo un cenno con la mano e poi entro, chiudendomi la portiera.

Una volta dentro metto in moto la macchina, accendo la radio e dopo un bel respiro sono pronta per tornarmene a casa.

eii, capitolo un po' di passaggio per questo molto corto rispetto agli altri. Spero vi piaccia ❤️

Famiglia||Paulo Dybala Where stories live. Discover now