la festa

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Maya pov:
Sono appena uscita dall'università; mi trovo a pochi passi da casa.
Mentre cammino ascolto la musica della mia playlist preferita, fin quando non mi squilla il telefono:è Sira.
Appena accetto la chiamata lei inizia uno dei suoi discorsi sul nostro legame d'amicizia, dicendomi quanto mi adora e che sono la sua preferita...ciò vuol dire che c'è qualcosa sotto.
La conosco troppo bene.
Di solito per convincermi,inizia sempre i suoi soliti discorsetti da far venire il diabete, manco in una coppia si dicono tutte queste smancerie!
Infatti, c'è sempre qualcosa sotto: mi ha invitata ad una festa.
Personalmente, io odio le feste. Vedere gente che balla, persone che si baciano,via vai di alcool e musica a tutto volume mi mette i brividi.
Quindi decido di rifiutare, non sapendo  che Sira mi ha già scritta nella lista degli invitati. SIRA TI UCCIDO.
La odio quando fa così.

La festa sarà questa sera; mi dovrò vestire in modo elegante,ma non troppo, senza vestiti eccessivi e tacchi scomodi da indossare.

Tornata a casa, mi metto subito a studiare per degli esami che dovrò dare fra poche settimane e...nemmeno mi rendo conto che sono già le 21:00.
Corro subito a scegliere il vestito da indossare e opto per qualcosa di semplice,ma di scena: un vestitino azzurro chiaro che risalta le mie forme e delle comode scarpe da ginnastica.
Mi finisco di preparare e Sira mi viene a prendere sotto casa.
Arrivate alla festa, Sira ed io entriamo in pista e incominciamo a ballare. Mi sento gli occhi addosso e non ne so il motivo.
Dopo poco decido di smettere e con una scusa, vado nel balcone dove si respira aria a pieni polmoni, e posso distaccarmi da tutta quella musica assordante.
Peccato che poi, arriva dal nulla una persona, che purtroppo non vorrei vedere, sedersi vicino a me.
Pablo.

Ei Maya...che ci fai qui?

Potrei farti la stessa domanda.

Sono qui perchè non riesco più a stare fra tutta quella gente..tu immagino per lo stesso motivo, o sbaglio?

Si...è stata Sira a portarmi qui. Sono stata una stupida ad accettare.

Ma no dai, almeno mi hai rivisto!

Mi è bastato vederti alla partita.

Dai sappiamo entrambi che volevi a tutti i costi rivedermi!

Contaci e speraci mio caro.

Certo neña!

Smettila con questo soprannome! Non ti sopporto.

Va bene neña.

Pablo!

Passiamo una mezz'oretta insieme, ad osservare le stelle e a parlare.
Lui mi da la sua felpa, anche se io la rifiuto più volte, la indosso e sento tutto il suo profumo.
Pablo mi propone di andare a ballare e, anche se non voglio, non riesco a dirgli di no.
Ballare con lui mi provoca farfalle nello stomaco e sensazione mai provate prima.
Dopo aver ballato, mi accorgo che Sira è scomparsa. La provo a chiamare, e lei mi dice che è tornata con Ferran.
Io ci rimango male e Pablo se ne accorge, mi propone di andare con lui e accetto.
Durante il tragitto ci scambiamo giusto qualche parola, ma in compenso tanti sguardi.
Appena scendo dalla macchina lo saluto e gli do un bacio sulla guancia, a quel gesto lui mi sorride e io arrivo al portone, non mi ero ricordata della felpa che dovevo restituirgli, ma non riesco a girarmi e a tornare in dietro in tempo, che lui è già partito.
Arrivata a casa mi strucco, metto il pigiama e mi addormento con tanti ricordi impressi nella testa e la sua felpa addosso.

AUTRICE:
Vi sta piacendo la storia? Se volete, commentate scrivendo qualche parere vostro o magari, mettendo una stellina✨🌟
Mi scuso per gli errori! Sono alle prime armi😅
Un beso!😘

~Ally❤💋


Cuore Di Ghiaccio❄️ ~ Pablo GaviМесто, где живут истории. Откройте их для себя