silenziose lacrime

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Pablo pov:

Sto camminando per le vie di Barcellona, completamente deserte a causa del mal tempo; il mio pensiero è costantemente rivolto a Maya.
Quella ragazza...cosa mi sta facendo.
Sono passati ormai cinque giorni dalla festa, le cose non sembrano essere cambiate per Maya, ma per me no...
Mi manca moltissimo, anche se so che in questo periodo non posso incontrarla per via delle numerose partite importanti e i duri allenamenti.

Sono riuscito ad uscire per andare a fare due passi in riva al mare e finalmente rilassarmi dopo allenamento.
In questo periodo devo essere concentrato e non mi devo distrarre, non devo deludere nessuno, inclusa Maya perchè le devo dimostrare che ci tengo veramente.

Maya pov:
Mi sento uno schifo.
Sta mattina i miei genitori hanno litigato pesantemente per via dei soldi e del lavoro, non sono mai andati d'accordo e credo che mai lo faranno.
Si sono detti cose orribili e mia madre ha deciso di chiedere il divorzio, non so se sia vero però penso
di sì, perchè mia madre è una donna molto determinata e se prende una decisione la mette in pratica.
Sono a pezzi, penso che tutte le colpe siano mie.

Per non farmi veder piangere dai miei ho deciso di uscire per prendere una boccata d'aria al mare, anche se piove.
Le mie condizioni sono pessime: mascara colato, occhiaie enormi e capelli che sembrano quelli di uno spaventapasseri. Almeno sono sicura di non incontrare nessuno.

Mi siedo su un muretto poco distante dal bagno asciuga, accovaccio le gambe cerco di calmarmi sia fisicamente che mentalmente, anche se non ci riesco e pian piano il fiato comincia a diminuire sempre più: mi sta venendo un attacco di panico.

Pablo pov:
Ormai sono quasi arrivato alla fine della spiaggia...comincia a fare sempre più freddo, così decido di arrivare alla fine della spiaggia e tornare indietro.
Durante il ritorno , ad un tratto vedo una figura femminile molto simile a Maya accovacciata su un muretto, tremante.
Più mi avvicino più penso che le cose non vadano bene, sta tremando e piangendo.
Mi avvicino e la abbraccio in modo di riscaldarla in qualche modo.
Sta avendo un attacco di panico.
Decido di aiutarla incitandola a respirare lentamente fino a quando non capisco che le è ritornato il respiro regolare.
Lei senza dire una parola mi abbraccia, io la stringo più a me, accarezzandole i capelli.
Anche quando piange è stupenda.

Rimaniamo qualche minuto così, fino a quando lei non incomincia a parlare chiedendomi perchè fossi qui e soprattutto ringraziandomi.
Non le voglio chiedere perchè stava piangendo, sennò sarei troppo invasivo, per questo mi limito ad accompagnarla a casa.
Durante il tragitto Maya e silenziosa e anche un pochino imbarazzata, lo si può capire per via del suo visino leggermente rosso e il nasino arricciato.

Arrivati vicino ad una gelateria, lei mi guida verso una casa bianca con un grande portone verde e le aiuole perfettamente posizionate.
Si gira verso di me e timidamente mi abbraccia dicendomi:- ti voglio tanto bene Pablo, grazie per tutto-.
Subito dopo si avvicina e si mette in punta di piedi e mi da un bacio sulla guancia. Dopodiché svanisce dietro le mura di casa.

Io resto impalato davanti al portone, imbambolato da quel suo gesto.

AUTRICE:
Hola gente!
Scusate se sto pubblicando poco, ma sono davvero impegnata e inoltre mi si è rotto pure il telefono! ( Per questo sto scrivendo dall'Ipad)
Vi dispiace per Maya e la sua famiglia? Speriamo che si aggiusti tutto.❤
Un beso💋
Alla prossima!
~Ally❤💋

Cuore Di Ghiaccio❄️ ~ Pablo GaviWo Geschichten leben. Entdecke jetzt